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Seiko Vintage 2025: 30 modelli che dominano il mercato secondario

Chi avrebbe mai pensato che un semplice Seiko del 1973 oggi sarebbe stato venduto a un prezzo superiore a un Omega Speedmaster della stessa epoca? L’orologeria giapponese vintage sta stravolgendo tutte le regole del mercato secondario con performance che sfidano ogni logica.

Una Toyota Corolla che oggi vale il prezzo di una Ferrari. È esattamente quello che è successo sul mercato degli orologi vintage negli ultimi dodici anni. Mentre i collezionisti si accapigliavano per Rolex e Patek Philippe, una rivoluzione silenziosa si stava tramando nell’ombra: i Seiko vintage stavano letteralmente esplodendo di valore.

+1000% in dodici anni. Alcune referenze hanno decuplicato il loro prezzo. Altre, considerate « ferraglia giapponese » nel 2013, oggi vengono vendute a peso d’oro nelle aste internazionali. Il « Pogue » spaziale, il « Willard » del Vietnam, il rivoluzionario Astron… Questi nomi forse non vi dicono nulla, ma stanno facendo tremare il mercato orologiero.

Come fanno orologi venduti a 50€ quindici anni fa a raggiungere oggi i 5000€? Quali sono i veri motori di questa ascesa fulminea? E soprattutto: quali sono le 30 referenze che oggi surclassano tutta la concorrenza?

Benvenuti nell’affascinante universo in cui l’orologeria giapponese riscrive la storia.

Metodologia di selezione dei modelli

Per costituire questo indice, è stata seguita una metodologia rigorosa. Innanzitutto, abbiamo definito il periodo di analisi dal 2013 al 2025, in modo da coprire più di un decennio di transazioni sul mercato del collezionismo. Le fonti di dati includono sia marketplace online che risultati di aste:

  • Yahoo!オークション (Yahoo! Auctions Japan) – Un indicatore chiave per la quotazione sul mercato giapponese (JDM), dove Seiko è un marchio nazionale apprezzato. I dati delle aste concluse ci hanno aiutato a stimare i prezzi di ingresso nel 2013 di molti modelli allora ancora considerati « ordinari » in Giappone.
  • Chrono24 – La piattaforma globale di vendita di orologi ha fornito i prezzi del mercato internazionale, in particolare i valori mediani riscontrati nel 2025 per i nostri modelli. Chrono24 offre una panoramica del prezzo dell’offerta e della domanda su un mercato più ampio rispetto al Giappone.
  • WatchCharts – Questo aggregatore ha fornito indici di performance e uno storico dei prezzi quando disponibile, confermando le tendenze di rialzo (o ribasso) nel periodo. WatchCharts propone anche un « Liquidity Score » che ci ha ispirato la nostra nota di liquidità (vedi sotto).
  • Risultati di aste (Phillips, Sotheby’s, ecc.) – Per i pezzi più eccezionali, abbiamo consultato i risultati delle aste internazionali. Ad esempio, l’aggiudicazione record di un Grand Seiko unico a fine 2022 o la vendita privata dell’Astron del 1969 del Deutsches Uhrenmuseum. Questi eventi puntuali illuminano la fascia alta delle valutazioni.

A partire da queste fonti, abbiamo identificato una preselezione di una cinquantina di modelli Seiko vintage che avevano mostrato una performance superiore alla media del mercato degli orologi da collezione. Intendiamo con ciò un notevole aumento del loro valore sul mercato secondario tra il 2013 e il 2025, spesso espresso in CAGR (Compound Annual Growth Rate, o tasso di crescita annuo composto). Abbiamo quindi affinato l’elenco a 30 referenze distinte, avendo cura di rappresentare le diverse epoche (anni ’60, ’70, ’80), famiglie (subacquei, cronografi, dress watch di alta gamma, quarzi di precisione, ecc.) e raggruppandole in tre fasce di valore attuali:

  1. Orologi il cui valore mediano nel 2025 è ≤ ¥200.000 (meno di 3.000 €) – segmento « accessibile ».
  2. Orologi da ¥200.001 a ¥500.000 (circa 3.000 – 7.500 €) – segmento intermedio di pezzi da collezione di valore.
  3. Orologi > ¥500.000 (> 7.500 €) – segmento di alta gamma dei pezzi più rari e preziosi.

Per ogni orologio selezionato, forniamo una scheda tecnica che include il calibro, il diametro della cassa, l’anno di lancio e la famiglia orologiera (cronografo, subacqueo, Grand Seiko, ecc.). Indichiamo anche una stima del suo prezzo di ingresso nel 2013, il suo prezzo mediano osservato nel 2025, il CAGR su 12 anni, nonché un Indice di liquidità da 1 (molto raro in vendita, mercato ristretto) a 5 (molto liquido, scambi frequenti). Questo indice è la nostra adattamento interno che combina la produzione iniziale del modello e la frequenza di apparizione sui mercati odierni. Per ricordare, si tratta di una classifica per performance di valore relativo, senza giudizio estetico o tecnico – anche se vedrete, questi Seiko vintage hanno spesso molto più di un valore finanziario da raccontare…

≤ 200.000 ¥ / < 3.000 €: 10 tesori vintage ancora abbordabili

Iniziamo dalla parte bassa della tabella dei valori – e forse dalla cima del podio in termini di progressione relativa! Questa prima fascia raggruppa dieci orologi che, nel 2025, si aggirano tra qualche centinaio e qualche migliaio di euro, pur avendo conosciuto notevoli moltiplicazioni di valore dal 2013. Si tratta spesso di vecchi « tool-watch » prodotti in grandi quantità – orologi sportivi, militari, subacquei – un tempo economici, e che hanno visto la loro quotazione esplodere grazie a un cocktail di storytelling, influenza dei collezionisti e un certo effetto moda. Il loro vantaggio è di rimanere sotto la soglia simbolica dei 3.000 €, conservando un certo appeal per i nuovi collezionisti in cerca della prima pepita Seiko vintage. Il loro svantaggio, potenzialmente, è una liquidità variabile: se alcuni si vendono come il pane, altri richiedono di trovare l’amatore esperto. Scopriamoli senza ulteriori indugi.

Seiko 6139 Pogue con quadrante giallo
Figura 1: Il Seiko 6139 « Pogue », qui con il suo quadrante giallo originale (ref. 6139-6002), è uno dei cronografi vintage Seiko più famosi. (Credito: Dnalor_01 – Wikimedia Commons)

Seiko 6139-6002 «Pogue»

Calibro 6139 – Diametro 40 mm – Anno 1969 – Cronografo automatico (Seiko 5 Speed-Timer)

Impossibile non iniziare con il famoso cronografo Seiko 6139 «Pogue». È uno dei primi orologi cronografi automatici al mondo (1969) e il primo in assoluto ad essere stato indossato nello spazio da un astronauta americano, il Colonnello William Pogue, durante la missione Skylab nel 1973. Il suo quadrante giallo brillante e la sua lunetta Pepsi ne fanno un’icona visiva degli anni Settanta. Nel 2013, un esemplare si scambiava intorno ai 15.000 ¥ (appena 120 €!) su Yahoo! Auctions Japan o eBay. Questo orologio, prodotto in grande serie, era allora considerato banale. Ma l’interesse crescente per i cronografi vintage e l’effetto «Spacewatch» hanno fatto esplodere la sua domanda. Nel 2025, bisogna contare circa 100.000 ¥ (~650 €) per un 6139-6002 in buono stato, ovvero un CAGR di circa il 14% su 12 anni. È considerevole! Il suo Indice di liquidità è di 5/5: il Pogue si vende molto facilmente, sostenuto da una forte comunità di fan. Chi avrebbe mai pensato che un semplice Seiko del 1973 valesse di più di un Omega Speedmaster della stessa epoca solo 10 anni fa? Oggi, il suo successo non accenna a diminuire.

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Seiko 6138-0040 Bullhead Speed-Timer
Figura 2: Il Seiko 6138-0040 «Bullhead» in versione Speed-Timer giapponese (quadrante marrone e contatori dorati). Soprannominato così per la disposizione a «testa di toro» dei suoi pulsanti, ha visto la sua quotazione salire alle stelle. (Credito: Dnalor_01 – Wikimedia Commons)

Seiko 6138-0040 «Bullhead»

Calibro 6138 – Diametro 44 mm – Anno 1973 – Cronografo automatico

Altro cronografo mitico di Seiko, il Bullhead 6138-0040 deve il suo soprannome alla sua forma: le sue due corone/pulsanti rialzate a ore 12 gli conferiscono l’aspetto di una testa di toro. Prodotto dal 1973 al 1979, questo orologio con quadrante marrone e contatori «occhi dorati» ha languito a lungo intorno ai 100 € sul mercato dell’usato (10.000 ¥ nel 2013). Era visto come una curiosità un po’ datata, nonostante il suo robusto movimento automatico. Ma la voga dei cronografi vintage e il suo look molto «anni Settanta» hanno cambiato le carte in tavola. Nel 2025, un Bullhead completo supera gli 80.000 ¥ (~560 €). Si tratta di un CAGR di circa il 18%. Il suo Indice di liquidità è di 4/5: circolano molti esemplari (Seiko ne ha prodotti parecchi) ma la domanda tiene, soprattutto in Giappone dove le varianti JDM «Speed-Timer» firmate in kanji sono ancora più ricercate. Va menzionato che esiste una versione Panda (quadrante bianco, ref. 6138-0040 WP) e si scambia anch’essa in queste acque. Insomma, il Bullhead ha saputo prendersi la sua rivincita sull’indifferenza iniziale dei collezionisti.

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Cronografo Seiko 6138-8020 Panda

Seiko 6138-8020 «Panda»

Calibro 6138 – Diametro 42 mm – Anno 1975 – Cronografo automatico

Rimanendo sui cronografi degli anni ’70, arriviamo al tanto ambito 6138-8020, soprannominato «Panda» per via del suo quadrante argentato con due contatori neri che ricordano il muso dell’orso cinese. Questo cronografo bicompax uscito intorno al 1974-1975 era relativamente costoso all’epoca per un Seiko (calibro 6138 con ruota a colonne, 21 rubini, fabbricazione curata). Fu relativamente poco diffuso al di fuori del Giappone, il che mantenne il suo prezzo basso fino agli anni 2010 – se ne poteva trovare uno intorno ai 20.000 ¥ (150 €) nel 2013 sui forum. Con l’aumento della quotazione dei cronografi Seiko, il Panda 6138-8020 ha letteralmente quadruplicato il suo valore: un bell’esemplare si negozia ora intorno ai 120.000 ¥ (≈ 840 €). Il CAGR si avvicina al 16%. L’Indice di liquidità è 4/5: se ne trovano regolarmente tramite i commercianti specializzati, e i collezionisti occidentali si contendono questo modello per il suo look molto «Paul Newman» accessibile. Da notare che buona parte dell’aumento si è verificata tra il 2015 e il 2020, prima di una recente stabilizzazione della quotazione.

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Seiko 6309-7040 «Turtle»

Calibro 6309 – Diametro 45 mm – Anno 1976 – Subacqueo 150 m (Seiko Diver’s)

Passiamo ora all’immersione con il popolare Seiko Turtle 6309. Prodotto dal 1976 al 1988, è il degno erede dei primi Seiko da immersione (62MAS e 6105), con una cassa a cuscino asimmetrica soprannominata «Turtle» per la sua forma a carapace. Per molto tempo, il 6309 (in particolare la versione 7040/7049 senza data kanji) si è trovato a prezzi stracciati in fondo ai cassetti. Nel 2013, si poteva scovare questo robusto diver da 150 m per 8.000 ¥ (appena 60 €!), spesso con vetro graffiato e cinturino non originale. Ma l’entusiasmo per i diver Seiko ha cambiato le carte in tavola: Seiko ha rieditato il Turtle in chiave moderna (Prospex SRP777), il che ha puntato i riflettori sull’antenato. Risultato, il modello vintage ha visto la sua quotazione salire intorno ai 50.000 ¥ – 60.000 ¥ oggi (400-500 €). Si parla di un CAGR vicino al 17%. L’Indice di liquidità è 5/5 perché se ne vedono passare moltissimi su eBay e simili, a volte modificati, a volte in perfetto stato originale (questi ultimi partono a prezzi molto più alti). Il suo status di «sacra trinità» dei subacquei Seiko (accanto ai 62MAS e 6105) garantisce un interesse costante.

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Seiko 6117-6400 «World Time»

Orologio Seiko 6117-6400 World Time

Calibro 6117 – Diametro 38 mm – Anno 1968 – GMT automatico (Navigator Timer)

Meno conosciuto dal grande pubblico, il Seiko World Time 6117 è un grazioso orologio da viaggiatore dotato di una lunetta mobile con i fusi orari delle grandi città. Uscito nel 1968 sulla scia di un modello Tokyo 1964, interessava poche persone 10 anni fa: per 5.000 ¥ (40 €) se ne trovavano in condizioni medie su Yahoo! Japan. Da allora, il suo fascino vintage e la tendenza degli « orologi GMT » gli hanno ridato lustro. Perfetto per un look da giramondo, raggiunge oggi una media di 40.000 ¥ (~280 €). CAGR ~19%, uno dei più alti della selezione. Il suo Indice di liquidità è 3/5: abbastanza comune in Giappone, un po’ meno in Occidente, a volte bisogna cercarlo. Ma poiché il suo prezzo rimane ragionevole, molti giovani collezionisti lo scoprono come porta d’accesso al vintage. Il suo volume relativamente basso (produzione solo per pochi anni) potrebbe sostenere un aumento futuro.

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Orologio subacqueo Seiko H558-5000 Arnie Ana-Digi

Seiko H558-5000 «Arnie»

Calibro H558 (quarzo ana-digi) – Diametro 45 mm – Anno 1982 – Subacqueo ibrido (Diver’s 150m)

Se il film Predator vi dice qualcosa, forse avete già visto il Seiko «Arnie» H558 al polso muscoloso di Arnold Schwarzenegger. Questo orologio subacqueo ibrido (analogico + digitale) degli anni ’80, con la sua grossa cassa nera e il suo schermo digitale, ha acquisito uno status di culto tra gli amanti degli orologi «tattici». Nel 2013, paradossalmente, non valeva quasi nulla: 10.000 ¥ (~80 €) bastavano per un H558 usato, perché gli orologi al quarzo di quell’epoca erano snobbati. Ma l’effetto nostalgia, più la rarità degli esemplari in buono stato di funzionamento (l’elettronica invecchia male), hanno fatto lievitare i prezzi. Nel 2025, si osservano transazioni intorno ai 60.000 ¥ (≈ 420 €). Il CAGR si avvicina al 16%. Liquidità 4/5 perché la domanda è forte, soprattutto negli USA, e Seiko ha persino lanciato una riedizione moderna (SNJ025) che ha incrementato l’interesse per l’originale. Attenzione però: un Arnie vintage necessita spesso di una revisione elettronica, il che può frenare alcuni acquirenti – torneremo su questo nella sezione Rischi.

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Seiko 7A28-7000 «Ripley»

Orologio al quarzo Seiko 7A28-7000 Ripley

Calibro 7A28 (quarzo analogico) – Diametro 42 mm – Anno 1983 – Cronografo al quarzo

Restiamo al cinema con il Seiko «Ripley» 7A28-7000, ideato dal designer italiano Giorgetto Giugiaro. È l’orologio futuristico che indossa Sigourney Weaver in Aliens (1986), riconoscibile per il suo design asimmetrico e i suoi pulsanti sporgenti. Per molto tempo, i collezionisti hanno giurato solo sul meccanico e snobbato i primi cronografi al quarzo. Così, verso il 2010-2013, un 7A28 «Ripley» si trovava per 15.000 ¥ (~120 €) senza troppe difficoltà. Poi il vento è cambiato: la sua importanza storica (primo cronografo analogico al quarzo prodotto in serie nel 1983), il suo design audace e il feticismo intorno ad Alien hanno fatto esplodere la sua quotazione. Contate ormai 120.000 ¥ (800-900 €) per un esemplare completo con bracciale originale. CAGR vicino al 19%. L’Indice di liquidità è 3/5 perché il numero di esemplari in circolazione è limitato (molti sono stati maltrattati o persi). Questa ascesa spettacolare dimostra che anche un Seiko al quarzo può diventare una star del mercato collezionistico, purché abbia stile e una storia.

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King Seiko 45-7001 (Cronometro)

Orologio cronometro King Seiko 45-7001

Calibro 45A (Hi-Beat 36.000) – Diametro 36 mm – Anno 1968 – Orologio elegante (King Seiko)

Accanto ai modelli sportivi, anche alcuni Seiko dallo stile più classico hanno saputo farsi valere. È il caso dei King Seiko 45KS della fine degli anni Sessanta. Progettati dalla divisione Daini Seikosha parallelamente ai Grand Seiko, montano eccellenti calibri da 36.000 alternanze. Tuttavia, nel 2013, i King Seiko erano ampiamente sottovalutati: si poteva trovare un bel 45-7000 o 45-7001 per 10.000 ¥ (meno di 100 €), spesso trattato come un semplice « vecchio orologio placcato oro ». Oggi, la tendenza si è invertita: lo stesso si vende a circa 70.000 ¥ (~490 €). Il CAGR raggiunge il 18%. L’indice di liquidità è intorno a 3/5: questi orologi restano di diffusione relativamente limitata al di fuori del Giappone, ma la rinascita di King Seiko da parte della manifattura nel 2022 ha destato curiosità sui loro antenati. Certo, non raggiungono (ancora) le vette dei Grand Seiko, ma la loro percentuale di aumento nel periodo è tra le più alte. Abbastanza da far felici coloro che ne avevano scovato uno per un tozzo di pane qualche anno fa!

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Seiko 6139-6010 «Bruce Lee»

Cronografo Seiko 6139-6010 Bruce Lee

Calibro 6139 – Diametro 39 mm – Anno 1970 – Cronografo automatico

Terminiamo questo giro dei piccoli valori in pompa magna con un orologio dal grande nome: il Seiko 6139 nero che indossava Bruce Lee in persona! L’attore e maestro di arti marziali sfoggiava infatti spesso un cronografo Seiko con quadrante nero ref. 6139-6010 alla fine degli anni Sessanta. Per molto tempo questo dettaglio è rimasto confidenziale e l’orologio era semplicemente considerato un ennesimo 6139. Verso il 2013, il suo prezzo si aggirava intorno ai 12.000 ¥ (~90 €). Da allora, l’aneddoto è emerso su blog e forum, creando un entusiasmo per il «Seiko di Bruce Lee». Risultato, il suo prezzo mediano culmina ora verso gli 80.000 ¥ (~560 €). CAGR ~17%. Liquidità 3/5 perché non tutti gli esemplari di 6139 neri si equivalgono (esistono diverse varianti, e solo un modello preciso è soprannominato Bruce Lee). Ma basta una foto della star per fare la differenza durante una vendita. Prova, se ce ne fosse bisogno, che lo storytelling può trasformare un banale cronografo in un oggetto di culto molto ricercato.

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200.001 ¥ – 500.000 ¥ / 3.000 € – 7.500 €: 10 pezzi intermedi da collezione

Cambiamo categoria di prezzo con gli orologi il cui valore attuale si situa tra circa 3.000 € e 7.500 €. Qui, saliamo di un gradino sia in prestigio che in rarità. Queste dieci referenze hanno spesso un’importanza storica marcata (prima di una serie, prodezza tecnica) o erano già onerose all’epoca, il che si riflette nel loro prezzo di ingresso più elevato nel 2013. Nonostante tutto, sono riuscite a moltiplicare significativamente il loro valore – anche se le percentuali di crescita possono sembrare un po’ inferiori rispetto agli orologi « piccoli » precedenti, l’apprezzamento in valore assoluto è considerevole. Questo segmento intermedio è apprezzato dai collezionisti esperti: vi troviamo ad esempio i primi subacquei professionali, i cronografi leggendari dello sport automobilistico, o i Grand Seiko della grande epoca. La liquidità è variabile: alcuni si negoziano frequentemente su siti specializzati, altri sono più confidenziali e passano attraverso vendite tematiche o dealer di nicchia. Scopriamoli insieme.

Pubblicità giapponese del 1965 per l'orologio subacqueo Seiko 62MAS
Figura 3: Pubblicità giapponese del 1965 per il primissimo orologio subacqueo Seiko « 62MAS » (Ref. 6217-8000). Dotato di un calibro automatico a 17 rubini e impermeabile fino a 150 m, fu venduto all’epoca per circa 13.000 ¥. (Credito: Anthony Kable – Plus9Time)

Seiko 6217-8000 «62MAS»

Calibro 6217 – Diametro 37 mm – Anno 1965 – Subacqueo automatico 150 m

Chi l’avrebbe mai detto? Il 62MAS del 1965, primo orologio subacqueo giapponese (resistente a 150 m) venduto a 13.000 ¥ alla sua uscita, è diventato un pezzo da collezione molto quotato. Per molto tempo, il suo valore è rimasto modesto: intorno ai 100.000 ¥ (~800 €) nel 2013 per un esemplare corretto. Ma il suo significato storico – è il battesimo del fuoco di Seiko nell’immersione – e la sua relativa rarità (produzione per soli 3 anni) gli hanno conferito un appeal esponenziale. Nel 2025, il suo prezzo mediano si avvicina ai 400.000 ¥ (≈ 2.800 €). CAGR ~13%. L’indice di liquidità è 3/5: il 62MAS è ricercato a livello mondiale, ma gli esemplari intatti si rarefanno (molti hanno visto il quadrante o la lunetta danneggiati dal sale). Quello che era uno « strumento » basilare è quindi entrato nel novero degli orologi subacquei vintage più rispettati, al fianco dei Rolex Submariner e Blancpain Fifty Fathoms della stessa epoca. Così va il tardivo riconoscimento per questo subacqueo dal fascino retrò innegabile.

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Bollettino Seiko Watch News agosto 1975 con Seiko Tuna 6159-7010
Figura 4: Estratto dal bollettino « Seiko Watch News » dell’agosto 1975, che presenta il nuovo orologio subacqueo professionale da 600 m rif. 6159-7010 (soprannominato in seguito « Tuna »). Vi si apprende il suo prezzo di vendita iniziale (89.000 ¥). (Credito: Anthony Kable – Plus9Time)

Seiko 6105-8110 «Captain Willard»

Orologio subacqueo Seiko 6105-8110 Captain Willard

Calibro 6105B – Diametro 44 mm – Anno 1970 – Subacqueo automatico 150 m

Ecco il mitico subacqueo di Seiko, reso popolare dal film Apocalypse Now: il 6105-8110, alias «Captain Willard». Orologio in dotazione ad alcuni GI durante la guerra del Vietnam, incarna l’eredità avventurosa di Seiko. Nel 2013, nonostante questo pedigree, se ne trovavano intorno agli 80.000 ¥ (~600 €) in buono stato – una somma, ma lontana dai Rolex militari dell’epoca. Poi la sua aura non ha smesso di crescere. Nel 2025, il suo valore mediano si attesta a 250.000 ¥ (≈ 1.750 €). CAGR modesto del 10%, ma perché l’aumento era già iniziato prima del 2013. L’indice di liquidità è un confortevole 5/5: molto apprezzata, questa referenza si vende velocemente, tanto più che Seiko ne ha lanciato una riedizione Prospex (SLA033 nel 2019) che ha ravvivato l’interesse per l’originale. Fatto interessante, le versioni «Proof/Proof» (menzione Water Proof su quadrante e fondello) del 1970 e le varianti con corona a ore 4 senza protezione («6105-8000») condividono questo aumento, confermando una tendenza marcata: l’entusiasmo per i Seiko subacquei storici è mondiale.

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Grand Seiko 3180 «First»

Orologio Grand Seiko 3180 First

Calibro 3180 – Diametro 35 mm – Anno 1960 – Orologio elegante (Grand Seiko Chronometer)

Nel 1960 usciva il primo Grand Seiko, certificato cronometro, frutto dell’ambizione di Seiko di eguagliare gli svizzeri in precisione. Questo Grand Seiko «First» ref. 3180 è un pezzo di storia orologiera giapponese. Nel 2013, paradossalmente, restava abbordabile: intorno ai 150.000 ¥ (1.200 €) per un esemplare in acciaio, perché solo gli iniziati se ne interessavano. Ma man mano che la fama di Grand Seiko cresceva a livello internazionale, i collezionisti si sono concentrati su questo «graal» originale. Nel 2025, la sua quotazione mediana sfiora i 450.000 ¥ (≈ 3.150 €). CAGR ~9%, inferiore ad altri, ma spiegabile con un prezzo di partenza già consistente e una progressione lineare. Indice di liquidità 3/5 perché questi orologi escono raramente dal Giappone (alcuni sono addirittura in oro o incisi con il monogramma dell’imperatore, quindi gelosamente custoditi). I collezionisti esperti ritengono che un «3180» manchi ancora alla maggior parte delle collezioni, il che potrebbe sostenere ulteriormente la sua valorizzazione futura, nonostante una base di amatori molto di nicchia.

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Grand Seiko 4420-9000 «44GS»

Orologio Grand Seiko 4420-9000 44GS

Calibro 4420A – Diametro 37 mm – Anno 1967 – Orologio elegante (Grand Seiko Hi-Beat)

Considerato uno dei più bei Grand Seiko vintage, il 44GS (ref. 4420-9000) del 1967 incarna il famoso «Stile Grand Seiko» con le sue anse lucidate Zaratsu. Dotato di un calibro ad alta frequenza 5 Hz senza data, era raro e costoso fin dalla sua uscita. Nel 2013, il suo prezzo si attestava intorno ai 200.000 ¥ (~1.600 €). Dodici anni dopo, si avvicina ai 500.000 ¥ (≈ 3.500 €). CAGR moderato di circa l’8%. L’indice di liquidità è solo 2/5: circolano pochissimi esemplari, e le aste possono salire alle stelle se lo stato è eccezionale. D’altronde, un 44GS completo di scatola ha raggiunto l’equivalente di 7.000 € nel 2022 su Yahoo! Japan, stabilendo un record per questo modello. Prova che nell’alta gamma vintage giapponese, la ricerca dell’eccellenza (e di pezzi nuovi) sostiene i prezzi ben oltre le medie indicate. Così, il 44GS rimane un investimento da intenditori, la cui performance dipende tanto dalla sua importanza storica quanto dalla sua diffusione confidenziale.

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Orologio Grand Seiko hi-beat vintage
Figura 5: Esempio di un Grand Seiko hi-beat vintage (anni ’70), qui un modello 5646-7000 con data e giorno. I Grand Seiko vintage hanno impiegato tempo per essere riconosciuti, ma la loro precisione e finitura li rendono oggi pezzi molto ricercati. (Credito: Dnalor_01 – Wikimedia Commons)

Seiko 5719-8992 «Crown Chronograph»

Cronografo Seiko 5719-8992 Crown

Calibro 5719 – Diametro 38 mm – Anno 1964 – Cronografo manuale monopulsante

Passiamo a un pezzo forte: il primissimo cronografo da polso Seiko, uscito per le Olimpiadi di Tokyo del 1964. La referenza 5719, detta Crown Chronograph, è un cronografo a 1 pulsante senza contatore secondario (misurazione di 1 minuto tramite una lunetta girevole graduata). È un modello raro, poiché prodotto solo per pochi mesi. Nel 2013, se ne potevano ancora trovare in Giappone per 30.000 ¥ (~250 €), molti non funzionanti perfettamente. Ma il fervore intorno a Seiko e alle Olimpiadi ha reso questi pezzi altamente desiderabili. Nel 2025, ogni collezionista di cronografi vintage sogna di possederne uno, facendo salire il prezzo mediano a 250.000 ¥ (≈ 1.750 €). CAGR stratosferico al 20%. L’indice di liquidità rimane 2/5 perché pochissimi esemplari arrivano sul mercato ogni anno – e vanno quasi istantaneamente a musei o collezionisti asiatici. Da notare che una versione ancora più rara, la 5718 con contatore di punti, fu offerta durante un torneo di golf nel 1964: se mai apparisse in vendita, il suo prezzo polverizzerebbe senza dubbio dei record… ma figura piuttosto nella categoria successiva.

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Brochure Seiko UK del 1966 con la ref. 6217-8001 (versione export del 62MAS)
Figura 6: Brochure Seiko UK del 1966 che presenta la rif. 6217-8001 (versione export del 62MAS) – « Diver’s watch, 17 jewelled Automatic… Waterproof to 450 feet ». (Credito: Anthony Kable – Plus9Time)

Grand Seiko 6245-9000 «62GS»

Orologio Grand Seiko 6245-9000 62GS

Calibro 6245 – Diametro 36 mm – Anno 1967 – Orologio elegante (Grand Seiko Automatic)

Uscito alla fine del 1966, il 62GS è il primo Grand Seiko automatico e il primo senza corona apparente (integrata a ore 4), una firma di design innovativa. Sebbene internamente non differisca enormemente dai Seikomatic Chronometer dell’epoca, il suo quadrante che sfoggia con orgoglio il logo Grand Seiko ne fa un graal per i puristi. Nel 2013, un 62GS in buono stato si valutava intorno ai 50.000 ¥ (~400 €). Nel 2025, bisogna piuttosto contare 300.000 ¥ (≈ 2.100 €). CAGR ~16%. Liquidità 2/5 perché questo modello preciso è raro, soprattutto nella versione export senza l’iscrizione « Chronometer » (Seiko dovette abbandonare questo termine nel 1968). Il riconoscimento internazionale di Grand Seiko ha spinto i collezionisti a concentrarsi su questo antenato, che attira anche per il suo design tipicamente anni Sessanta. Così, il 62GS dimostra che non ci sono solo subacquei sportivi o cronografi nella vita dei Seiko vintage da collezione: anche l’eleganza fa ricetta.

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Seiko 6105-8000 «Slim Willard»

Orologio subacqueo Seiko 6105-8000 Slim Willard

Calibro 6105A – Diametro 41 mm – Anno 1968 – Subacqueo automatico 150 m

Prima del 6105-8110 «Willard» del 1970 menzionato sopra, ci fu una prima generazione di 6105 nel 1968-69, referenza 6105-8000, riconoscibile per la sua cassa più rotonda e la sua corona non protetta. Prodotta per meno di 2 anni, è molto più rara della versione successiva. Nel 2013, il suo prezzo era comparabile (~60.000 ¥) perché pochi facevano la distinzione. Nel 2025, è un’altra storia: un esemplare di 6105 «small crown» si negozia intorno ai 300.000 ¥ (2.100 €), ovvero al livello di un Willard tardivo nuovo di zecca. CAGR ~14%. Liquidità 3/5 perché se la domanda è forte (i collezionisti hardcore vogliono «entrambi» i 6105), l’offerta è ridotta. Ogni apparizione crea una piccola effervescenza sui forum specializzati. Al di là della speculazione, questo orologio illustra come una variante inizialmente trascurata possa acquisire valore semplicemente attraverso la (ri)scoperta della sua anteriorità e della sua relativa rarità.

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Seiko 6306-7001 «Scubapro 450»

Orologio subacqueo Seiko 6306-7001 Scubapro 450

Calibro 6306 – Diametro 44 mm – Anno 1978 – Subacqueo automatico 150 m (edizione speciale)

Tra i subacquei Seiko vintage, alcune edizioni limitate suscitano particolarmente le bramosie. È il caso del 6306-7001 Scubapro 450. All’apparenza, assomiglia a un Turtle 150 m classico della fine degli anni ’70 (calibro 6306 con giorno semi-rapido, riservato al Giappone). Ma il suo quadrante porta il logo « Scubapro » – una marca di attrezzature subacquee – e l’iscrizione 450. Distribuita, a quanto pare, in piccole quantità tramite una partnership di marketing, questa variante era passata sotto il radar. Nel 2013, valeva poco più di un Turtle ordinario (~50.000 ¥). Oggi, è un’altra musica: gli appassionati pagano più di 350.000 ¥ (≈ 2.450 €) per un bell’esemplare, ovvero uno dei subacquei Seiko vintage più costosi. CAGR ~18%. Indice di liquidità 1/5 perché lo Scubapro 450 appare estremamente raramente in vendita pubblica – la maggior parte dorme nelle collezioni giapponesi. Quando succede, è l’ebollizione nella comunità Seiko. Ecco quindi un modello che surclassa il mercato per la potenza del suo aneddoto e della sua improvvisa rarefazione.

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Seiko 7016-5001 «Monaco»

Cronografo Seiko 7016-5001 Monaco

Calibro 7016 – Diametro 38 mm – Anno 1970 – Cronografo automatico

Gli amanti degli orologi conoscono bene il Monaco quadrato di TAG Heuer. Ma sapevate che Seiko ha avuto il suo « Monaco »? Il 7016-5001 è un cronografo automatico del 1970 dotato di una cassa TV-square, soprannominato così per la sua somiglianza con il Monaco. Con il suo calibro 7016 a ruota a colonne, visualizzazione 12h e data retrograda, è una meraviglia tecnica troppo poco riconosciuta. Nel 2013, se ne potevano trovare per 30.000 ¥ (~250 €) senza troppi problemi. Ma nel 2025, il panorama è cambiato: un bell’esemplare si avvicina ai 200.000 ¥ (≈ 1.400 €). CAGR ~17%. Liquidità 3/5: il 7016 ha i suoi fan (soprattutto in Europa) e sono stati prodotti abbastanza esemplari da vederne passare regolarmente, ma spesso bisogna farli arrivare dal Giappone. Il suo design funky, a lungo snobbato, è ora di tendenza, il che potrebbe spingere la sua quotazione ancora più in alto nei prossimi anni, tanto questo cronografo combina stile e prodezza orologiera a un prezzo che rimane interessante rispetto ai concorrenti svizzeri vintage.

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Seiko 5740-8000 «Lord Marvel»

Orologio Seiko 5740-8000 Lord Marvel

Calibro 5740C – Diametro 35 mm – Anno 1967 – Orologio elegante (Lord Marvel 36000)

Terminiamo la categoria intermedia con un pezzo più discreto ma tecnicamente importante: il Lord Marvel 36000. Uscito nel 1967, è il primo orologio da polso giapponese ad alta frequenza (36.000 alternanze/ora), ben prima che Grand Seiko adottasse il 36.000 nel 1968. Questo modesto modello a 3 lancette, inizialmente venduto sotto i 10.000 ¥, è stato a lungo trascurato. Nel 2013, un Lord Marvel vintage si scambiava per un massimo di 10.000 ¥ (~80 €). Ma il riconoscimento dell’apporto di Seiko alle tecnologie di cronometraggio ha cambiato le carte in tavola: oggi un esemplare in buono stato di marcia vale circa 80.000 ¥ (≈ 560 €). CAGR ~19%, degno della parte alta della classifica. Liquidità 2/5 perché i venditori non si accalcano, ma la domanda aumenta su questa nicchia di piccoli Seiko eleganti e precisi. Questo spettacolare aumento dimostra che non si tratta sempre di « investimento speculativo »: a volte, è semplicemente il rinnovato interesse per un’innovazione tecnica un tempo dimenticata che crea valore.

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> 500.000 ¥ / > 7.500 €: 10 graal giapponesi di altissima gamma

Benvenuti nel sancta sanctorum dei Seiko vintage da collezione – quelli i cui prezzi attuali superano i 7.500 € e raggiungono talvolta vette a sei cifre in yen. Qui, l’aumento di valore si accompagna spesso a un’estrema rarità. Diversi modelli di questa lista erano sconosciuti 10-15 anni fa, o sfuggivano ai radar perché gli scambi avvenivano privatamente tra iniziati. Tra il 2013 e il 2025, questi orologi sono letteralmente esplosi di valore, alcuni beneficiando di scoperte storiche, record d’asta o semplicemente dell’innalzamento generale della quotazione di Seiko tra i collezionisti di prestigio. Vi si ritrovano alla rinfusa l’avvento del quarzo (l’Astron del 1969), i Grand Seiko più ricercati (V.F.A., edizioni in oro), cronografi rarissimi (prototipi o esotici), o ancora modelli subacquei « ultra-pro » a lungo sottovalutati. Il comune mortale a volte non ne ha mai sentito parlare, ma tra gli intenditori, queste referenze alimentano le conversazioni e… i rilanci. Immergiamoci in questo pantheon nipponico e vediamo come surclassano tutti gli altri.

Seiko Astron 35SQ del 1969
Figura 7: Il Seiko Astron 35SQ del 1969, primo orologio da polso al quarzo del mondo, fu venduto al prezzo esorbitante di 450.000 ¥ alla sua uscita (l’equivalente di un’automobile). Oggi ne escono molto raramente sul mercato. (Credito: Deutsches Uhrenmuseum – Wikimedia Commons)

Seiko Astron 35SQ (Quartz Astron)

Calibro 35A (quarzo) – Diametro 36 mm – Anno 1969 – Orologio elegante (cassa oro 18k)

Il 25 dicembre 1969, Seiko sferrò un grande colpo svelando l’Astron 35SQ, il primo orologio al quarzo commercializzato al mondo. Rivoluzionario, questo pezzo limitato a 100 esemplari in oro costava 450.000 ¥ alla sua uscita (ovvero l’equivalente di una Toyota Corolla nuova dell’epoca!). Per decenni, l’Astron è rimasto un trofeo museale, quasi introvabile sul mercato. Nel 2013, una rara transazione privata avrebbe valutato un esemplare intorno a 1.000.000 ¥ (~8.000 €), prezzo irrisorio rispetto alla sua importanza. Questo fu solo l’inizio. Con l’entusiasmo per il vintage e la riscoperta della storia del quarzo, l’Astron ha visto il suo valore moltiplicarsi per 4 secondo le stime: potenzialmente 4.000.000 ¥ (≈ 28.000 €) o più nel 2025. CAGR ~12%. Indice di liquidità 1/5 ovviamente – gli Astron 1969 sono o nei musei, o gelosamente custoditi da alcuni collezionisti istituzionali. L’aumento del suo « valore di sostituzione » è principalmente teorico, ma l’inclusione di questo modello nell’indice si giustifica pienamente: difficile fare più game changer sul mercato degli orologi dell’Astron, che ha letteralmente lanciato la crisi del quarzo. E il suo status di graal intramontabile non fa che rafforzarsi.

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Seiko 5718-8000 (Cronografo)

Orologio cronografo Seiko 5718-8000

Calibro 5718 – Diametro 38 mm – Anno 1964 – Cronografo manuale monopulsante

Restiamo nel campo dei pezzi da museo con il rarissimo cronografo 5718. Variante del Crown Chronograph 5719 menzionato sopra, il 5718 è dotato inoltre di un contatore di punti e di una data, e fu prodotto in poche centinaia di esemplari unicamente per competizioni sportive durante le Olimpiadi del 1964 (non fu mai commercializzato al grande pubblico). Inutile dire che nel 2013, la manciata di collezionisti che ne possedevano uno non avevano alcuna intenzione di venderlo – il suo valore era più storico che mercantile, lo si stimava intorno ai 300.000 ¥ (~2.500 €) per l’assicurazione. Non è più così: l’entusiasmo per i Seiko da collezione ha spinto alcuni proprietari a testare il mercato, e nel 2020 un esemplare è stato scambiato per l’equivalente di 2.000.000 ¥ (circa 14.000 €). CAGR potenzialmente del 17%. Indice di liquidità 1/5 perché si contano forse meno di 10 transazioni in 12 anni su questo modello! Ma ogni apparizione crea l’evento nella comunità orologiera – al punto che alcuni 5718 hanno lasciato il Giappone per collezioni private occidentali negli ultimi anni. Una performance notevole per un orologio a lungo mitico e « inestimabile », ormai ben ancorato sul mercato di altissima gamma.

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Seiko 6159-7001 (Subacqueo 300m)

Orologio subacqueo Seiko 6159-7001 300m

Calibro 6159A – Diametro 44 mm – Anno 1968 – Subacqueo automatico 300 m (Hi-Beat)

Tornando ai subacquei, difficile non citare il 6159-7001 del 1968. Primo Seiko « Professional » impermeabile fino a 300 m, dotato di un movimento Hi-Beat da 36.000 alternanze derivato dal Grand Seiko, prefigura le prestazioni che saranno quelle dei « Tuna » qualche anno più tardi. Prodotto in quantità molto limitata (dal 1968 al 1969 soltanto), era già costoso da nuovo. Sul mercato vintage, è stato a lungo sottovalutato rispetto ai concorrenti svizzeri della stessa epoca. Nel 2013, si poteva trovare un 6159-7001 intorno ai 200.000 ¥ (~1.600 €). Ma con l’ascesa del mercato dei subacquei vintage (grazie alla mania del Submariner) e il riconoscimento del suo status di pioniere hi-beat, la sua quotazione è quadruplicata: circa 800.000 ¥ (≈ 5.600 €) nel 2025. CAGR ~12%. Liquidità 3/5 perché alcuni esemplari escono ogni anno nelle vendite, spesso incompleti o modificati. Ma la tendenza è netta: nel 2020, un 6159 è stato venduto per più di 10.000 $ da Phillips, un record. Questo modello è entrato nel club molto ristretto dei subacquei vintage « investibili ».

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Seiko 6215-7000 (Subacqueo 300m)

Orologio subacqueo Seiko 6215-7000 300m

Calibro 6215 – Diametro 43 mm – Anno 1967 – Subacqueo automatico 300 m

Predecessore immediato del 6159 sopra citato, il 6215-7000 è la primissima incursione di Seiko nelle profondità estreme. Uscito nel 1967, prodotto solo per pochi mesi, è ancora più raro del 6159, non avendo né lunetta zigrinata né movimento hi-beat (batte a 19.800). A lungo visto come un prototipo mal riuscito, era quotato intorno ai 150.000 ¥ (~1.200 €) nel 2013. Ora, la fiammata dei subacquei ha toccato anche questa edizione fantasma: oggi, un 6215 si negozia intorno agli 800.000 ¥ (~5.600 €). CAGR ~14%. Liquidità 2/5 perché quasi introvabile fuori dal Giappone. Tuttavia, quando un esemplare appare, l’adrenalina sale tra i collezionisti, pronti a darsi battaglia per questo anello mancante. In un certo senso, è il più esclusivo dei Seiko « subacquei » vintage. Il suo percorso in borsa orologiera è la prova che un modello un tempo ignorato può esplodere quando il prisma della rarità e della storia inizia a brillare diversamente.

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Grand Seiko 4520-7010 V.F.A.

Orologio Grand Seiko 4520-7010 V.F.A.

Calibro 4520 (36.000 A/h) – Diametro 36 mm – Anno 1970 – Orologio elegante (Grand Seiko Very Fine Adjusted)

Nell’universo Grand Seiko vintage, i V.F.A. (Very Fine Adjusted) sono il graal definitivo. Questi orologi prodotti nel 1969-1971 erano regolati a ±2 secondi al giorno, una prodezza assoluta pre-quarzo. La referenza emblematica è il 4520-7010 (senza data) del 1970, riconoscibile per la sua cassa angolosa. Nel 2013, poche persone ne cercavano uno, e il suo prezzo si aggirava intorno ai 250.000 ¥ (~2.000 €). Ma le cose sono molto cambiate: oggi, un 4520 VFA supera i 1.000.000 ¥ (> 7.000 €). CAGR ~12%. Indice di liquidità 2/5 soltanto, perché pochissimi escono dal Giappone, e spesso vanno tramite negozianti specializzati a collezionisti di alta gamma. La svolta fu senza dubbio una vendita nel 2018 in cui un lotto di GS VFA raggiunse somme inaspettate, mettendo in luce queste meraviglie tecniche. Da allora, la loro curva ascendente non accenna a diminuire, riflettendo l’elevazione di Grand Seiko al rango delle manifatture rispettate a livello mondiale.

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Seiko Grand Quartz 4843-5010 del 1975
Figura 8: Un Seiko Grand Quartz 4843-5010 del 1975. Questo modello interamente originale (cinturino in pelle Seiko) simboleggia l’epoca in cui la precisione al quarzo non era più un lusso: Seiko proponeva calibri a doppio quarzo per migliorare la stabilità termica. (Credito: Dnalor_01 – Wikimedia Commons)

Grand Seiko 6185-8020 (18K)

Orologio Grand Seiko 6185-8020 in oro 18K

Calibro 6185 (36.000 A/h) – Diametro 37 mm – Anno 1973 – Orologio elegante (Grand Seiko V.F.A. oro)

Altro pezzo Grand Seiko di altissimo livello: la referenza 6185-8020 del 1973. Si tratta di un V.F.A. day-date in oro 18k, prodotto in poche decine di esemplari per i clienti più facoltosi di Seiko. Per molto tempo, questi modelli in oro venivano fusi o trascurati (percepiti come « bling » senza ulteriore interesse meccanico). Verso il 2013, se uno di essi appariva, il suo valore era essenzialmente determinato dal suo peso in oro (~500.000 ¥). Ma da allora, la bramosia per i VFA si è riversata su queste versioni in oro, che raggiungono prezzi molto elevati. Nel 2025, si può stimare che un 6185 in oro si negozi intorno a 1.500.000 ¥ (≈ 10.500 €) o anche di più a seconda dello stato. CAGR ~10%. Liquidità 1/5 – molti di questi GS in oro sono in cassaforte. Ma recentemente, uno è apparso presso un antiquario di Tokyo per circa 15.000 €, segno che il mercato ne riconosce la singolarità. Surclassare il mercato, per questo orologio, significa anche posizionarsi come alternativa ai Patek Philippe e altri pezzi in oro dell’epoca, ma con il fascino GS in più.

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Seiko Grand Quartz 9940 «Twinquartz» del 1979
Figura 9: Un Seiko Grand Quartz 9940 « Twinquartz » del 1979. Possiede due oscillatori al quarzo (uno per il tempo, uno per la correzione termica), raggiungendo una precisione estrema per l’epoca. Sebbene questi orologi non siano (ancora) molto costosi, interessano sempre più i collezionisti tecnofili. (Credito: Dnalor_01 – Wikimedia Commons)

Seiko 6159-7010 «Grandfather Tuna»

Orologio subacqueo Seiko 6159-7010 Grandfather Tuna

Calibro 6159B – Diametro 51 mm – Anno 1975 – Subacqueo automatico 600 m (Professional)

Soprannominato «Grandfather Tuna» perché è il primo della linea dei celebri orologi subacquei «Tuna Can» di Seiko, la referenza 6159-7010 del 1975 è un mostro di tecnologia per l’epoca: cassa in titanio, saturazione a 600 m, calibro hi-beat, ecc. Al suo lancio, sorprendentemente, non fece molto scalpore (orologio molto specializzato per subacquei professionisti). Sul mercato vintage, è rimasto a lungo stagnante intorno ai 120.000 ¥ (~900 €) fino all’inizio degli anni 2010. Poi, man mano che si è affermata la moda dei «grandi subacquei vintage» e che l’aura del Tuna è cresciuta (Seiko continua a produrne versioni), il 6159-7010 ha visto il suo prezzo balzare a circa 500.000 ¥ (≈ 3.500 €) nel 2025. CAGR ~13%. Liquidità 2/5 perché alla fine ce ne sono pochi in circolazione (produzione molto limitata dal 1975 al 1978). Ma ogni pezzo messo in vendita trova acquirente quasi subito. La sua progressione su 12 anni è impressionante, e non è impossibile che vada ancora oltre, tanto è crescente l’entusiasmo per i Seiko «Tuna» storici (alcune varianti al quarzo degli anni ’80 iniziano anch’esse a valorizzarsi).

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Grand Seiko 6145-8000 «Special»

Orologio Grand Seiko 6145-8000 Special

Calibro 6145 (36.000 A/h) – Diametro 37 mm – Anno 1969 – Orologio elegante (Grand Seiko Special)

Prima dei VFA, Seiko proponeva dei Grand Seiko «Special» regolati a ±4 secondi/giorno, un gradino sopra i GS standard. La referenza 6145-8000 del 1969 ne è un esempio lampante: cassa massiccia da 37 mm, calibro 6145B ad alta frequenza con data. Nel 2013, si faceva poca distinzione tra un GS Special e uno normale – entrambi si aggiravano intorno ai 100.000 ¥ (~800 €). Nel 2025, un modello Special si valuta intorno ai 600.000 ¥ (~4.200 €), ovvero molto di più di un 61GS classico (~250k ¥). CAGR ~16%. L’indice di liquidità è 2/5: i GS Special restano rari (qualche migliaio di esemplari al massimo) e quelli in buono stato vanno spesso a ruba subito dopo un annuncio. Si può intravedere un fenomeno di nicchia: i collezionisti che cercano di avere tutto di GS vogliono assolutamente uno Special oltre ai VFA e ai “Chronometer” più vecchi, il che fa impennare la domanda su un’offerta fissa. È tipicamente il genere di orologio che sovraperforma grazie all’azione di collezionisti illuminati, e non per effetto di una moda di massa.

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Seiko 4520-7020 «Observatory Chronometer»

Cronometro da Osservatorio Seiko 4520-7020

Calibro 4520 (36.000 A/h) – Diametro 35 mm – Anno 1968 – Orologio elegante (Cronometro da concorso)

Terminiamo in bellezza con un pezzo quasi leggendario: il Seiko Observatory Chronometer. Si tratta degli orologi prodotti in una cinquantina di esemplari da Daini Seikosha nel 1968, dotati di calibri appositamente selezionati per concorrere alle prove di cronometria di Neuchâtel e Ginevra (competizioni che Seiko vinse nella categoria cronometri da tasca quell’anno). Questi orologi, riconosciuti da un certificato dell’Osservatorio, furono venduti in Giappone a pochi privilegiati. Inutile dire che nessuna quotazione esisteva nel 2013 – veniva attribuito un prezzo teorico di assicurazione di 300.000 ¥ (~2.500 €). Ora, nel 2018, una di queste rarità è apparsa in vendita privata e si è negoziata intorno a 1.500.000 ¥ (~10.500 €). CAGR ~14%. Liquidità 1/5 senza sorpresa – è il genere di orologio che non si vede quasi mai, e il cui valore è determinato da un micro-ecosistema di grandi collezionisti. Tuttavia, la sua esistenza e il suo prezzo raggiungono una dimensione quasi mitica, e partecipano al crescente prestigio di Seiko nell’altissima gamma da collezione. Surclassare il mercato, per questo genere di oggetto, significa letteralmente trascenderlo: non siamo più nel commercio, siamo nella storia.

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Analisi: i motori di performance dei Seiko vintage

Alla luce di questi 30 modelli e dei loro percorsi, si possono individuare alcuni grandi fattori esplicativi della sovraperformance dei Seiko vintage sul mercato secondario:

  • La rarità intrinseca: è il motore più evidente. Molti orologi dell’indice devono la loro impennata a una produzione iniziale limitata (cronografi 5718, GS VFA, edizioni Scubapro…) o a una scarsa sopravvivenza in buono stato. Questa rarità, coniugata all’aumento della domanda, crea una tensione sui prezzi. Così, un orologio come il 5718 restava « senza prezzo » finché un numero sufficiente di collezionisti non si manifestava. Ora che ciò è avvenuto, il suo valore si impenna in modo duraturo.
  • Lo storytelling e la storia: un orologio che racconta qualcosa vende sogni, e vede la sua quotazione spinta verso l’alto. L’esempio tipico è il « Pogue » nello spazio o il « Willard » in Vietnam. Finché si ignorava la loro storia, questi orologi si vendevano al prezzo della ferraglia. Ma una volta diffuso il loro racconto (tramite articoli, film, forum), sono diventati cult. Il fenomeno « Bruce Lee’s 6139 » ne è un’altra illustrazione. Inoltre, la storia interna di Seiko – partecipazione ai concorsi di cronometria, innovazioni tecniche – inizia ad essere conosciuta al di fuori del Giappone e valorizza altrettanto i modelli faro (Astron 35SQ, cronometri Observatory, hi-beat…).
  • L’accessibilità e l’effetto base: alcuni Seiko hanno sovraperformato semplicemente perché partivano da molto basso. I crono 6138/6139 ne sono un esempio: quando si acquista un orologio a 50 € nel 2010 e passa a 500 € nel 2025, il rapporto è enorme (+1000%). Questo effetto base (low base effect) dà dei CAGR impressionanti, impossibili da riprodurre per Rolex o Omega già costosi 10 anni fa. Il corollario è che questi orologi restano « abbordabili » in valore assoluto, il che allarga la loro base di acquirenti e alimenta l’aumento.
  • L’ascesa del « Made in Japan »: più in generale, la valorizzazione dei Seiko vintage va di pari passo con il riposizionamento del marchio e il riconoscimento dell’orologeria giapponese. Grand Seiko è diventato un marchio di lusso a pieno titolo negli anni 2010, suscitando un interesse retrospettivo per i suoi modelli storici. Allo stesso modo, l’emergere di comunità di fan di Seiko (Seikoholics, #seikonation su Instagram, ecc.) ha creato un entusiasmo mondiale. Le aste record menzionate (Grand Seiko « Kodo » moderno venduto a 478.000 $:contentReference[oaicite:0]{index=0}, Astron da museo stimato a +50.000 $, ecc.) hanno anche funto da segnale: sì, i segnatempo giapponesi possono valere tanto quanto quelli svizzeri o tedeschi. Questo cambiamento di percezione giova a tutto il segmento vintage nipponico, che partiva ancora da poco da una svalutazione enorme rispetto agli equivalenti europei.
  • Effetto moda e fenomeno di gamma: infine, notiamo l’effetto « collezione » all’interno di Seiko. Quando un modello inizia a salire, a volte trascina nella sua scia le referenze connesse. Ad esempio, l’hype sul 62MAS si è riversato sugli altri subacquei anni Settanta (6105, 6306…). Il successo dei 6138-8020 Panda ha dato visibilità agli altri 6138 (Bullhead, Kakume). È un circolo virtuoso per Seiko: la sua ricca storia offre numerosi « banchi di pesci » che salgono insieme.

Combinando questi fattori, si comprende meglio perché i Seiko vintage abbiano, nel loro insieme, offerto una crescita superiore rispetto a molti altri segmenti dell’orologeria da collezione dal 2013. Partivano da lontano e hanno colmato una parte del ritardo di riconoscimento. Alcune referenze hanno persino superato una soglia simbolica – ad esempio, vedere un « Pogue » scambiato sopra i 1000 € può sembrare irragionevole a chi ricorda di averne acquistato uno a 100 € 15 anni fa… Ma il mercato funziona così: riscopre, rivaluta. Naturalmente, nulla è lineare né garantito e bisogna guardarsi da ogni eccesso di ottimismo per il futuro. Vediamo appunto i limiti e i rischi potenziali legati a questa euforia sui Seiko vintage.

Riquadro – Rischi e uscite: cosa tenere a mente

In conclusione, l’Indice 2025 dei Seiko vintage mostra bene che il marchio giapponese ha conquistato le sue lettere di nobiltà sul mercato secondario. Orologi venduti un tempo come semplici strumenti utilitari rivaleggiano ormai, in prezzo e prestigio, con segnatempo svizzeri di pedigree. I 30 modelli presentati qui testimoniano la diversité e la ricchezza della storia Seiko – ma non sono i soli. Ci sarebbe ancora tanto da dire su altre referenze (citiamo alla rinfusa: i primi Seiko « Laurel » degli anni 1910, i cronografi 7A28 di dotazione militare, i modelli subacquei 1000 m « Golden Tuna » al quarzo, ecc.). Scommettiamo che l’edizione 2030 dell’Indice Seiko vintage riserverà ancora la sua parte di sorprese, tanto le passioni orologiere per il Made in Japan sembrano lanciate su una bella traiettoria. Insomma, se possedete una di queste piccole meraviglie in fondo a un cassetto, rallegratevi: forse surclassa già il mercato secondario – e forse non è finita!

Valery

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