In dodici anni, mentre il vostro portafoglio azionario progrediva fiaccamente, una manciata di orologi «banali» hanno silenziosamente moltiplicato il loro valore per tre, quattro, a volte cinque. Ecco l’analisi completa di questa performance misconosciuta.
Introduzione
Dimenticate tutto ciò che vi è stato detto sugli orologi come «pozzo senza fondo finanziario».
Un Seiko degli anni ’60 che oggi vale quattro volte il suo prezzo del 2013. Un Rolex Oyster Perpetual turchese acquistato a 5.500 € che ora si scambia a 15.000 €. Un Vacheron Constantin 222 che ha quintuplicato il suo valore in un decennio.
Mentre gli investitori tradizionali si concentravano sugli indici di borsa (+60% nel periodo), trenta referenze orologiere accuratamente selezionate hanno sovraperformato il mercato con una progressione media del +150%.
Ma come hanno fatto questi orologi a compiere una tale impresa?
La spiegazione risiede in tre fattori che abbiamo identificato: la rarità organizzata dalle manifatture, l’entusiasmo virale amplificato dai social network e, soprattutto, l’accessibilità iniziale di questi modelli che li ha resi ambiti da una vasta base di collezionisti.
Contrariamente a quanto si pensa, non sono state le grandi complicazioni ad aver performato meglio, ma orologi semplici e sportivi adatti allo stile di vita contemporaneo. Dei tre lancette convinti, indossabili sia con un abito che con un jeans.
Decrittazione completa di questa sovraperformance inattesa.
Metodologia dell’Indice Value 2025 Questo studio si basa su un’analisi quantitativa dei prezzi del mercato secondario su 12 anni, dal 2013 al 2025. I dati provengono da diverse fonti complementari: la piattaforma Chrono24 (dati di transazioni aggregati tramite l’indice ChronoPulse), lo strumento WatchCharts (indici di mercato e storici dei prezzi dei modelli), i risultati delle vendite all’asta (Sotheby’s, Christie’s) e le aste online (Yahoo! Japan Auctions) per le referenze più rare. I prezzi di ingresso 2013 considerati corrispondono ai valori mediani osservati nel 2013 sul mercato dell’usato per ogni modello (o, se l’orologio è stato introdotto dopo il 2013, al suo prezzo di lancio adeguato del mercato secondario alla sua uscita). I prezzi mediani 2025 sono quelli osservati nel 2025 (T2 2025) sul mercato secondario, in condizioni standard (né NOS nuovo di zecca, né stato degradato). Questi due valori permettono di calcolare il CAGR (Compound Annual Growth Rate o tasso di crescita annuo composto) sul periodo considerato, indicatore principale di performance. È stato costruito un indice “Value 2025” calcolando la media (ponderata in modo uguale) dell’evoluzione di queste 30 referenze. Su base 100 nel 2013, questo indice confrontato con l’indice globale del mercato WatchCharts rivela l’ampiezza della sovraperformance del paniere di orologi “value” rispetto al mercato medio. Il Grafico 1 (descrizione sotto) illustra questo confronto: l’indice WatchCharts Global è progredito di circa il +60% dal 2013 al 2025, mentre il nostro paniere «value» ha visto il suo valore medio più che raddoppiare (oltre il +150% nel periodo). Oltre agli indicatori di prezzo, è stato attribuito qualitativamente un indice di liquidità a ciascuna referenza (bassa / media / alta) per riflettere la facilità di rivendita del modello. Una liquidità «alta» designa un orologio le cui transazioni sono frequenti e il cui spread acquisto/vendita è basso (tipicamente un Rolex Submariner molto richiesto si rivende rapidamente). Una liquidità «bassa» corrisponde al contrario a un modello raro o di nicchia, che appare raramente sul mercato, la cui vendita può richiedere più tempo o concessioni sul prezzo (ad esempio un pezzo vintage in serie molto limitata).
Il Rolex Submariner 14060 (senza data) illustra l’efficace semplicità del design originale del Submariner. Prodotta negli anni ’90, questa versione senza data da 40 mm seduce per il suo quadrante pulito e il suo equilibrio simmetrico. Apprezzata per la sua intramontabilità e robustezza, figura tra le referenze Submariner la cui quotazione rimane solida e in costante progressione sul mercato dell’usato. Credito: Bob’s Watches
Infine, tutti i prezzi del 2025 sono stati convertiti in diverse valute (USD, EUR, JPY, SGD) al tasso della primavera 2025, al fine di sottolineare l’impatto delle fluttuazioni dei cambi. Gli importi sono espressi al netto delle spese (né commissione di piattaforma né spese di importazione, che saranno trattate nella sezione Rischi e Uscite).
Risultati globali e tabella riassuntiva
Sull’insieme dei 30 orologi che compongono l’Indice 2025, il CAGR medio è del +9,5% annuo, una performance nettamente superiore a quella dell’indice globale WatchCharts (circa +4–5%/anno nel periodo 2013–2025). In altre parole, laddove l’intero mercato dell’usato ha visto in media il valore degli orologi aumentare di circa il +60% in 12 anni, il paniere “value” ha, invece, più che raddoppiato il suo valore. Questa sovraperformance si è particolarmente accentuata durante gli anni 2020–2022: la febbre speculativa post-Covid ha beneficiato in modo sproporzionato i modelli più ambiti (sportivi in acciaio a produzione limitata, pezzi «hype», orologi da collezione), poi il calo del 2022–2023 è stato moderato per questi stessi modelli grazie alla forte domanda di fondo dei collezionisti. Nel 2024–2025, il mercato secondario si è globalmente stabilizzato (12 trimestri consecutivi di leggero calo da metà 2022), ma le referenze del nostro paniere hanno resistito meglio, grazie a fattori strutturali: rarità reale (offerta limitata by design), desiderabilità mantenuta dai social network o dallo storytelling, o semplicemente forte valore d’uso atemporale (icone polivalenti ricercate in ogni periodo).
Rank
Orologio (referenza)
CAGR 2013–25
Prezzo 2025 EUR
USD
JPY
SGD
1
Rolex Oyster Perpetual 41 «Turchese» (124300)
≈ 20 %
15.000 €
$16.800
¥2.445.000
S$21.900
2
Omega Speedmaster «Silver Snoopy Award» 2015
≈ 15 %
30.000 €
$33.600
¥4.890.000
S$43.800
3
Vacheron Constantin 222 «Jumbo» (1977)
≈ 14 %
50.000 €
$56.000
¥8.150.000
S$73.000
4
Seiko 6217-8000 «62MAS» (1965)
~12 %
4.000 €
$4.480
¥652.000
S$5.840
5
Universal Genève Polerouter (1954)
~12 %
3.000 €
$3.360
¥489.000
S$4.380
6
Cartier Tortue Monopoussoir CPCP (2000)
~11 %
30.000 €
$33.600
¥4.890.000
S$43.800
7
Audemars Piguet Royal Oak «Jumbo» Extra-Thin (15202ST)
~10 %
45.000 €
$50.400
¥7.335.000
S$65.700
8
Audemars Piguet Royal Oak 14790 (36 mm)
~9 %
15.000 €
$16.800
¥2.445.000
S$21.900
9
Patek Philippe Aquanaut (5167A)
~9 %
40.000 €
$44.800
¥6.520.000
S$58.400
10
Rolex Daytona «Ceramico» (116500LN)
~9 %
24.000 €
$26.880
¥3.912.000
S$35.040
11
Rolex GMT-Master II «Batman» (116710BLNR)
~8 %
18.000 €
$20.160
¥2.934.000
S$26.280
12
Omega Speedmaster «Snoopy Award» 2003
~8 %
12.000 €
$13.440
¥1.956.000
S$17.520
13
Rolex GMT-Master II «Pepsi» (16710)
~8 %
14.000 €
$15.680
¥2.282.000
S$20.440
14
Patek Philippe Calatrava (ref. 96 vintage)
~8 %
15.000 €
$16.800
¥2.445.000
S$21.900
15
Tudor Submariner «Snowflake» (9401)
~8 %
12.000 €
$13.440
¥1.956.000
S$17.520
16
Jaeger-LeCoultre Reverso «Tribute 1931» (2011)
~8 %
12.000 €
$13.440
¥1.956.000
S$17.520
17
FP Journe Chronomètre Bleu (2010)
~8 %
40.000 €
$44.800
¥6.520.000
S$58.400
18
Cartier Tank Cintrée CPCP (2004)
~7 %
15.000 €
$16.800
¥2.445.000
S$21.900
19
Rolex Milgauss «GV» (116400GV)
~7 %
10.000 €
$11.200
¥1.630.000
S$14.600
20
Vacheron Const. Overseas Gen.2 (47040)
~7 %
12.000 €
$13.440
¥1.956.000
S$17.520
21
Omega Seamaster «300 Spectre» LE (2015)
~7 %
10.000 €
$11.200
¥1.630.000
S$14.600
22
Panerai Luminor Marina Pre-V (5218-201/A)
~6 %
40.000 €
$44.800
¥6.520.000
S$58.400
23
Rolex Datejust 36 (16234)
~6 %
5.000 €
$5.600
¥815.000
S$7.300
24
Omega Speedmaster Mark II (1969)
~6 %
3.500 €
$3.920
¥570.500
S$5.110
25
Grand Seiko «Snowflake» Spring Drive (SBGA011)
~6 %
5.000 €
$5.600
¥815.000
S$7.300
26
Cartier Santos Galbée XL (2005)
~6 %
5.000 €
$5.600
¥815.000
S$7.300
27
Breitling Navitimer 806 vintage (anni ’60)
~5 %
5.000 €
$5.600
¥815.000
S$7.300
28
Jaeger-LeCoultre Memovox (Cal.825, anni ’60)
~5 %
4.000 €
$4.480
¥652.000
S$5.840
29
Rolex Air-King 34 (14000)
~5 %
4.000 €
$4.480
¥652.000
S$5.840
30
Universal Genève Polerouter (versione base)
~5 %
2.000 €
$2.240
¥326.000
S$2.920
CAGR calcolato sul periodo 2013–2025 (salvo modelli usciti dopo il 2013 – CAGR calcolato dall’introduzione al 2025). Prezzi mediani 2025 dell’usato (stato standard) convertiti al tasso di cambio di maggio 2025. Da questa classifica emergono alcune lezioni generali. Innanzitutto, la dominanza dei Rolex è reale ma meno schiacciante di quanto si potrebbe immaginare: certo, il primo della classifica è un Rolex (e non uno qualsiasi, l’OP41 «turchese» ha suscitato un entusiasmo virale degno di un meme), ma troviamo Rolex solo all’11ª posizione successiva, e solo 6 Rolex in totale tra i 30 – a testimonianza del fatto che alcuni Rolex «di largo consumo» (es: Datejust 36) hanno avuto una crescita modesta, mentre diverse altre marche hanno visto alcuni modelli speciali esplodere di valore. Si constata così la forte presenza di Cartier, Vacheron Constantin, Audemars Piguet, Omega, o persino Seiko, grazie ad alcune referenze di punta. Questa constatazione fa eco all’analisi di Chrono24 che mostrava come nel 2019–2024 «Patek arrivi solo al 12° posto e Rolex al 17° nella Top 10 dei modelli più redditizi, dominata da Cartier (4 modelli top 10) e Vacheron». Successivamente, si osserva che tutte le categorie di complicazioni sono rappresentate, ma in misura diversa. La ripartizione per complicazione (descritta nel Grafico 2 sottostante) mostra che il 70% degli orologi dell’indice sono semplici tre lancette (con o senza data), il 20% sono cronografi, circa il 7% GMT e solo circa il 3% calendari perpetui. In parole povere, sono prevalentemente modelli semplici e sportivi ad aver sovraperformato – confermando l’entusiasmo dell’ultimo decennio per i pezzi toolwatch facili da indossare quotidianamente, anche se alcuni cronografi iconici e una manciata di grandi complicazioni si difendono bene. Andremo ora a dettagliare, per fascia di prezzo, i 30 orologi in questione: caratteristiche tecniche, valori del 2013 e 2025, liquidità e analisi individuale.
Questo primo gruppo riunisce dieci modelli il cui valore sul mercato secondario nel 2025 si situa tra circa 3.000 € e 5.000 €. Si tratta per la maggior parte di orologi che, nel 2013, potevano essere acquistati per poche centinaia o al massimo qualche migliaio di euro – alcuni hanno da allora triplicato o quadruplicato il loro prezzo, sovraperformando così ampiamente il mercato. Vi troviamo diversi orologi vintage o neo-vintage a lungo sottovalutati, ora riconsiderati dai collezionisti per il loro interesse storico o il loro design intramontabile. La loro liquidità è variabile: alcuni restano di nicchia (bassa liquidità, richiedono un acquirente esperto), altri beneficiano di una domanda sostenuta (liquidità media o alta).
1. Seiko 6217-8000 «62MAS» (1965)
Scheda tecnica: Calibro automatico Seiko 6217 (17 rubini). Cassa 37 mm in acciaio, impermeabile 150 m. Lunetta girevole graduata. Prima edizione lanciata nel 1965 (considerata il primo orologio subacqueo Seiko per il grande pubblico).
Prezzo 2013: ~1.000 € (usato). Prezzo 2025: ~4.000 € (usato). CAGR ≈ 12%. Indice di liquidità: Basso (pezzo da collezione raro, prodotto in < 4000 esemplari, ricerche soprattutto in Asia). Analisi: Soprannominato «62MAS» (per 6217 Marine AutoMatic), questo Seiko subacqueo vintage ha visto la sua quotazione esplodere con l’ascesa del mercato degli orologi sportivi vintage. Nel 2013, un esemplare corretto si scambiava a circa 1.000 € soltanto – i collezionisti occidentali gli preferivano spesso i Rolex Submariner o gli Omega Seamaster dell’epoca. Ma la situazione è cambiata: il 62MAS è ora riconosciuto come un pezzo cardine dell’orologeria nipponica e come l’antenato dei Seiko Diver moderni. La sua rarità (prima serie relativamente limitata) e le riedizioni contemporanee di Seiko che gli rendono omaggio hanno contribuito a riportarlo sotto i riflettori. Risultato, il suo valore è quadruplicato in 12 anni. Nonostante tutto, resta «accessibile» in cifre assolute (~4.000 €) rispetto agli equivalenti svizzeri della stessa epoca (un Submariner 1965 varrebbe 8–10 volte di più). Il suo basso volume di scambi (pochi pezzi all’anno sul mercato) e la prudenza richiesta riguardo allo stato (numerosi esemplari molto usurati) ne fanno un bene a bassa liquidità: spesso bisogna ricorrere a vendite specializzate o a piattaforme giapponesi per trovarne o rivenderne uno. Tuttavia, la tendenza di fondo è chiaramente al rialzo per questo pioniere, la cui performance (~+300% di valore in 12 anni) supera ampiamente l’indice globale. Il Seiko 62MAS è disponibile qui su Catawiki (molti modelli rari e ottime opportunità d’asta)Il Seiko 62MAS è proposto anche da Exquisite Timepieces (per un acquisto diretto con servizio clienti premium).
2. Universal Genève Polerouter (anni ’50)
Scheda tecnica: Movimento UG calibro 215 a micro-rotore (o cal. 69 a seconda delle versioni). Cassa ~35 mm in acciaio. Design della cassa e del quadrante firmato Gerald Genta (1954). Diverse varianti (Polerouter Date, Jet, ecc.). Prezzo 2013: ~500 € (a seconda della versione). Prezzo 2025: ~2.000 € (a seconda della versione). CAGR ≈ 12%. Indice di liquidità: Basso (marca scomparsa, interesse collezionistico di nicchia, scarsa offerta al di fuori delle vendite specializzate).
Analisi:Perché il Polerouter è un pezzo da collezione? Innanzitutto per il suo creatore: Gerald Genta, che a soli 23 anni disegnò questo orologio per UG nel 1954. Poi per la sua storia: commissionato per commemorare i voli polari SAS, inaugurò anche uno dei primi calibri a micro-rotore (rivoluzione tecnica per affinare l’automatico). A lungo trascurati, i Polerouter (e derivati) non valevano granché fino al 2010 circa. Nel 2013, si poteva trovare un esemplare in buono stato per poche centinaia di euro – una bazzecola considerando il pedigree. Tuttavia, l’ultimo decennio ha visto un crescente entusiasmo per i pezzi di Genta diversi dal Royal Oak e dal Nautilus. Il Polerouter ha così visto la sua quotazione quadruplicare in media, pur rimanendo in una fascia ragionevole di ~2.000 € (alcune varianti in oro o stato NOS possono raggiungere cifre maggiori, ma la maggior parte si aggira intorno ai 1,5–3 k€). Questa resta una valutazione modesta rispetto alla rarefazione dell’offerta (molti hanno sofferto il passare del tempo) e alla notorietà ormai immensa di Genta – il che fa pensare che il Polerouter potrebbe continuare la sua ascesa. Tuttavia la liquidità rimane limitata: Universal Genève non esiste più, la notorietà del Polerouter resta di nicchia (al di fuori della cerchia dei collezionisti vintage), e in genere bisogna rivolgersi a rivenditori specializzati vintage per acquistarne/venderne uno. Il suo percorso resta comunque un caso da manuale di rivalutazione tardiva di un orologio dal design sottovalutato, che oggi supera ampiamente in performance orologi più affermati. Scopri l’Universal Genève Polerouter e altri tesori orologieri su CatawikiPer acquistare l’Universal Genève Polerouter tramite un rivenditore autorizzato con un servizio impeccabile, visita Exquisite Timepieces.
3. Omega Constellation «Pie-Pan» (anni ’60)
Scheda tecnica: Movimento Omega calibro 561 (automatico, cronometro), 24 rubini. Cassa ~34 mm in acciaio (ref. 167.005 ad es.). Quadrante soprannominato «Pie-Pan» (doppio rilievo sfaccettato). Fondo avvitato con medaglione osservatorio. Prezzo 2013: ~1.200 € (acciaio). Prezzo 2025: ~3.500 € (acciaio). CAGR ≈ 10–11%. Indice di liquidità: Media (orologio vintage ancora relativamente abbondante, comunità di collezionisti attiva).
Analisi: Icona degli anni 1950-60, l’Omega Constellation Pie-Pan è stata a lungo un’alternativa vintage economica ai Rolex Datejust. Nel 2013, si trovavano facilmente Constellation in acciaio a ~1.000–1.500 €, a volte con i loro documenti d’epoca, poiché la domanda era timida. Le cose sono cambiate: con Omega che valorizza il suo patrimonio e il look «Pie-Pan» che torna di moda, questi Constellation vintage hanno visto il loro prezzo medio salire a ~3.000–4.000 €. L’aumento è particolarmente sensibile per gli esemplari in ottimo stato originale (quadrante non ritoccato, lancette dauphine integre) e per le varianti in oro o bicolore, molto ricercate da una clientela asiatica. Con una crescita dell’ordine del +200% in 12 anni, il Constellation vintage surclassa il mercato, anche se a ritmo annuale (~10%) è un po’ al di sotto di altre star di questo indice. La sua liquidità è piuttosto media: Omega gode di una buona aura, e essendo il Constellation un modello prodotto in gran numero, se ne scambiano regolarmente su Chrono24 o eBay. Tuttavia, essendo il valore condizionato dalla qualità (trizio originale, ecc.), la negoziazione può essere più lunga per ottenere il giusto prezzo di un esemplare eccezionale. In sintesi, il Constellation Pie-Pan illustra il fenomeno di rivalutazione degli orologi «eleganti» degli anni ’50-’60, a lungo eclissati dalla follia degli sportivi ma che tornano nei radar degli intenditori che cercano eleganza e pedigree a prezzi contenuti. Esplora le aste per l’Omega Constellation Pie-Pan su Catawiki e cogli una bella occasioneScopri l’Omega Constellation Pie-Pan presso Exquisite Timepieces se preferisci un’esperienza di acquisto più tradizionale e di alta gamma.
4. Jaeger-LeCoultre Memovox (cal. 825, anni ’60)
Scheda tecnica: Calibro JLC 825 (meccanico a carica automatica, funzione sveglia – suoneria meccanica). Cassa in acciaio ~37 mm, doppia corona (carica + regolazione allarme). Anni 1960. Prezzo 2013: ~1.500 € (a seconda dello stato). Prezzo 2025: ~4.000 € (a seconda dello stato). CAGR ≈ 10%. Indice di liquidità: Basso (orologio con complicazione «sveglia» atipica, appeal piuttosto presso collezionisti esperti).
Analisi: Gli orologi con sveglia hanno sempre occupato un segmento di nicchia. Il Jaeger-LeCoultre Memovox, referenza emblematica del genere (prodotto fin dagli anni ’50, con diverse evoluzioni di calibro), non faceva eccezione: sul mercato vintage degli anni 2010, restava molto accessibile. Nel 2013, ~1.500 € bastavano per un Memovox automatico degli anni ’60 in acciaio. Oggi, bisogna contare piuttosto dai 3.000 ai 5.000 € a seconda della versione (le più ambite sono le Memovox «Parking» o le edizioni Polaris, che esplodono anche ben oltre). L’aumento medio nel decennio è di circa il +150%, trainato da un rinnovato interesse per questa affascinante complicazione che è la sveglia al polso. JLC ha d’altronde contribuito a questa ripresa tramite riedizioni (Tribute to Deep Sea Alarm, Memovox Boutique Edition, ecc.), mettendo in luce il suo patrimonio. Nonostante tutto, il Memovox rimane una scelta da intenditori – bassa liquidità rispetto a un Reverso o a un Submariner: bisogna trovare un amatore sensibile al fascino vintage della suoneria meccanica. La progressione della sua quotazione dimostra in ogni caso che anche pezzi di nicchia possono sovraperformare quando l’offerta è limitata (pochi esemplari in buono stato) e la marca valorizza il suo patrimonio. Il Memovox resta relativamente economico vista la sua originalità, e potrebbe proseguire una traiettoria ascendente moderata. Il tuo prossimo Jaeger-LeCoultre Memovox potrebbe trovarsi su Catawiki, dai un’occhiata alle asteExquisite Timepieces offre anche il Jaeger-LeCoultre Memovox per coloro che cercano una transazione diretta e un servizio personalizzato.
5. Rolex Air-King 34 mm (ref. 14000, ~1990)
Scheda tecnica: Calibro Rolex 3000 (automatico). Cassa Oyster in acciaio da 34 mm, vetro zaffiro. Quadrante senza data. Referenza 14000 prodotta dal 1989 al 2007. Prezzo 2013: ~2.000 € (usato). Prezzo 2025: ~4.000 € (usato). CAGR ≈ 6–7%. Indice di liquidità: Medio (Rolex «entry-level» molto riconosciuto, volume di scambi corretto). Analisi: Per molto tempo, il Rolex Air-King è stato la porta d’accesso più abbordabile a Rolex, un modello «sobrio» da 34 mm spesso snobbato a favore dei Sub/GMT da 40 mm. Sul mercato dell’usato del 2013, si trovavano Air-King ref. 14000 degli anni ’90 in buono stato per ~2.000 € (o anche meno senza documenti). Da allora, questa referenza – ormai «vintage recente» – ha gradualmente guadagnato interesse. L’aumento dei prezzi di tutti i modelli Rolex ha trascinato con sé l’Air-King, che vale circa 4.000–4.500 € nel 2025. La crescita (~raddoppio in 12 anni) è certamente più modesta rispetto ad altre referenze sportive, ma supera comunque l’indice globale (dove Rolex nel suo complesso ha fatto +27% negli ultimi 5 anni). Cosa ha aiutato l’Air-King? Da un lato l’effetto di relativa rarità: questa misura da 34 mm è ora discontinua da Rolex (sostituita da 36/41 mm), il che le conferisce un particolare fascino vintage, in linea con la tendenza degli orologi più piccoli. Dall’altro, l’affidabilità e il riconoscimento del marchio ne fanno un pezzo facile da rivendere – liquidità medio-alta per un Rolex, perché la domanda esiste (come orologio unisex discreto) e l’offerta resta limitata (Rolex ha prodotto meno Air-King che Datejust). Il suo CAGR ~6–7% annuo è certamente il più basso di questo paniere, ma ricontestualizzato, resta una performance invidiabile per un tre lancette semplice, a dimostrazione che da Rolex, anche i modelli umili mantengono molto bene il valore a lungo termine. Catawiki offre una selezione di Rolex Air-King 14000: trova il tuo oraSe le aste non fanno per te, il Rolex Air-King 14000 è disponibile presso Exquisite Timepieces con un servizio clienti di prim’ordine.
6. Rolex Datejust 36 mm (ref. 16234, ~1990)
Scheda tecnica: Calibro Rolex 3135 (automatico, data istantanea). Cassa Oyster in acciaio da 36 mm, lunetta scanalata in oro bianco, vetro zaffiro. Bracciale Jubilé. Ref. 16234 (1988–2004).
Prezzo 2013: ~2.500 € (usato). Prezzo 2025: ~5.000 € (usato). CAGR ≈ 6%. Indice di liquidità: Elevato (modello Rolex molto diffuso, forte domanda costante). Analisi:Valore sicuro per eccellenza, il Rolex Datejust 36 non ha conosciuto picchi speculativi importanti – ma la sua traiettoria ascendente regolare ne fa comunque un sovraperformer rispetto a molti altri orologi. Il modello 16234, versione Rolesor acciaio/oro bianco con lunetta scanalata, si acquistava a circa 2.500 € nel 2013 sul mercato grigio. Nel 2025, un esemplare simile si aggira intorno ai 5.000 €. Questa progressione moderata (~+100% in 12 anni, ovvero ~6% annuo) riflette la robustezza della domanda per il Datejust: è l’orologio elegante polivalente per eccellenza, apprezzato in tutti i continenti. Anche durante la frenesia del 2021, il Datejust ha registrato un aumento ma senza sbandate incontrollate (alcuni colori di quadrante da 41 mm sono esplosi, ma non i classici da 36 mm). In periodo di correzione, ha tenuto molto bene (calo quasi nullo), prova della sua notevole liquidità. Si può definire il Datejust un vero e proprio «blue chip» orologiero: crescita moderata ma stabile, e un mercato ultra-profondo (facile da rivendere rapidamente al prezzo di mercato, da cui l’indice di liquidità elevato). Il suo posto relativamente modesto nella classifica (23° posto) non deve ingannare: poche collocazioni offrono un raddoppio di valore graduale in 12 anni con un tale livello di sicurezza. È semplicemente che nello spettro “value”, il Datejust fa la figura del buon padre di famiglia accanto ad alcune pepite più speculative. In sintesi, un investimento duraturo, quasi indicizzato alla salute globale di Rolex (i cui prezzi medi sono aumentati del +28% in 5 anni), e un metro di paragone di performance ragionevole in questo paniere. Il Rolex Datejust 16234 è disponibile qui su Catawiki (molti modelli rari e ottime opportunità d’asta)Trova il tuo Rolex Datejust 16234 presso Exquisite Timepieces, un’eccellente alternativa per un acquisto sicuro e un servizio di lusso.
7. Omega Speedmaster Mark II (1969)
Scheda tecnica: Calibro Omega 861 (cronografo meccanico, base Lemania 1873). Cassa in acciaio tonneau da 41,5 mm, vetro minerale. Tachimetro sotto vetro. Lanciato nel 1969 (versione modernizzata dello Speedmaster Moonwatch).
Prezzo 2013: ~1.200 € (usato). Prezzo 2025: ~3.500 € (usato). CAGR ≈ 10%. Indice di liquidità: Basso (versione poco comune dello Speedmaster, interesse soprattutto tra i collezionisti Omega). Analisi: Versione atipica dello Speedmaster, il Mark II (ref. 145.014) è stato a lungo snobbato dagli appassionati, che gli preferivano il classico Moonwatch. 10–12 anni fa, il suo design tipicamente anni ’70 e la sua relativa mancanza di aura lunare lo rendevano molto accessibile: circa 1.000–1.500 €. Con il tempo, il Mark II ha guadagnato riconoscimenti – come testimoniano la riedizione modernizzata da Omega nel 2014 e l’ascesa generale dell’interesse per i cronografi vintage. Il suo prezzo medio è quasi triplicato, raggiungendo oggi ~3.500 €. Non è lo Speedmaster più quotato, ma il suo CAGR ~10% lo colloca nel gruppo di testa degli Omega da collezione (ben al di sopra dell’inflazione). Tuttavia, la liquidità rimane limitata: il Mark II resta un modello di nicchia, prodotto solo per pochi anni, e meno liquido di un Moonwatch standard. Si trova sporadicamente presso rivenditori specializzati o su forum Omega, spesso dopo una revisione data la sua età. Per l’investitore, è una scommessa sulla continuazione della «vintagizzazione» del mercato: essendo gli Speedmaster degli anni ’60 (321) già esplosi, i modelli 861 tardivi come il Mark II potrebbero continuare a rivalutarsi man mano che diventano ambiti neo-vintage. La sua performance finora illustra come un modello a lungo sottovalutato possa improvvisamente colmare il suo «ritardo» di valutazione quando la domanda si reindirizza verso di esso. Scopri l’Omega Speedmaster Mark II e altri tesori orologieri su CatawikiPer un acquisto sereno e un servizio clienti attento, esplora l’Omega Speedmaster Mark II su Exquisite Timepieces.L’Omega Speedmaster Moonwatch «Professional» (referenza 311.30.42.30.01.005) è il leggendario «Moonwatch» dotato del calibro 1861 a carica manuale. La sua cassa in acciaio da 42 mm, il suo quadrante nero tricompax e la sua lunetta tachimetrica fanno di questo cronografo un modello iconico la cui quotazione non accenna a diminuire sul mercato secondario.
8. Grand Seiko «Snowflake» Spring Drive (SBGA011, 2010)
Scheda tecnica: Calibro Spring Drive 9R65 (automatico con regolatore al quarzo, precisione ±15 s/mese). Cassa in titanio da 41 mm. Quadrante testurizzato «Snowflake». Uscito nel 2010 (ref. SBGA011, poi SBGA211).
Prezzo 2013: ~3.000 € (Giappone, nuovo). Prezzo 2025: ~5.000 € (usato). CAGR ≈ 5–6%. Indice di liquidità: Medio (modello emblematico GS, abbastanza diffuso, domanda internazionale crescente). Analisi: Il Grand Seiko “Snowflake” è un caso interessante in cui la performance non deriva da una rarità o da un hype esplosivo, ma da un riconoscimento graduale della qualità. Nel 2013, Grand Seiko stava appena iniziando la sua espansione mondiale; lo SBGA011 (soprannominato Snowflake per il suo quadrante che evoca la neve) veniva venduto a ~5.000 USD nuovo in Giappone, e si trovava a ~3.000 € sul mercato grigio per l’esportazione. Nel 2025, il suo prezzo dell’usato si aggira intorno ai 5.000 €, ovvero il valore del nuovo originale – il che significa che acquistando nel 2013 e rivendendo nel 2025, si recupera grosso modo l’investimento (non l’inflazione, ma al netto della classica svalutazione iniziale è un bell’exploit per un orologio contemporaneo). In realtà, al culmine della follia del 2021–2022, lo Snowflake si scambiava persino al di sopra del prezzo di boutique, a riprova di una domanda superiore all’offerta disponibile. Il suo CAGR su 12 anni (~5%) è più modesto rispetto ad altri del paniere, ma supera l’indice globale e surclassa di gran lunga la maggior parte degli orologi di grandi marche generaliste in questo periodo (ad esempio Breitling o IWC hanno stagnato). La liquidità dello Snowflake è piuttosto buona: è diventato uno dei modelli Grand Seiko più conosciuti, facilmente reperibile e rivendibile tramite i canali specializzati. Il suo percorso incarna l’ascesa di Grand Seiko sul mercato del lusso: un decennio di sforzi che si traduce in solidi valori residui, trasformando questo pezzo outsider in un classico la cui quotazione continua ad aumentare man mano che Grand Seiko guadagna prestigio agli occhi dei collezionisti. Esplora le aste per il Grand Seiko Snowflake SBGA011 su Catawiki e cogli una bella occasioneIl Grand Seiko Snowflake SBGA011 può anche essere tuo tramite Exquisite Timepieces, specialista in orologi di lusso con un servizio clienti eccezionale.
9. Cartier Santos Galbée XL (2005)
Scheda tecnica: Calibro Cartier 049 (automatico, base ETA 2892-A2). Cassa in acciaio «galbée» 32 × 45 mm. Bracciale in acciaio con viti a vista. Modello Santos Galbée XL ref. 2823 introdotto ~2005.
Prezzo 2013: ~2.500 € (usato). Prezzo 2025: ~5.000 € (usato). CAGR ≈ 6%. Indice di liquidità: Medio (Cartier ben quotato, ma modello preciso meno ricercato del Santos attuale). Analisi: Il Santos è un pilastro di Cartier, ma il Santos Galbée (versione anni ’90–2000 affinata) è stato a lungo un po’ eclissato. Nel 2013, un Santos Galbée usato si negoziava intorno ai 2.500 € per la versione in acciaio XL, spesso considerata troppo piccola (32 mm) rispetto alle mode dell’epoca. Con il ritorno delle misure contenute e l’entusiasmo «quiet luxury» per Cartier, il Galbée ha visto il suo valore rafforzarsi, fino a circa 5.000 € nel 2025 – ovvero un raddoppio in ~12 anni. La sua estetica classica (quadrato con angoli arrotondati, viti a vista) seduce ancora, al punto che Cartier ha rilanciato un nuovo Santos nel 2018 con dimensioni superiori. È questo nuovo Santos «Large» ad essere molto richiesto sul mercato recente, e ciò si è riflesso sul vecchio Galbée che offre un’alternativa più accessibile. Chrono24 nota inoltre che modelli come il Santos hanno più che raddoppiato il loro valore in 5 anni. La liquidità del modello resta corretta: Cartier gode di un vasto pubblico, e anche se il Galbée XL non è più prodotto, si trova presso numerosi commercianti vintage. La sua progressione moderata ne fa un sovraperformer tranquillo – nessun picco speculativo, solo l’apprezzamento costante di un design iconico rimesso al gusto del giorno. Questo percorso ricorda che anche orologi “classici” possono rivelarsi ottimi investimenti relativi, a patto che beneficino di un ritorno di tendenza e di un’immagine forte. Il tuo prossimo Cartier Santos Galbée XL potrebbe trovarsi su Catawiki, dai un’occhiata alle asteExquisite Timepieces è un’altra eccellente opzione per il Cartier Santos Galbée XL, soprattutto se apprezzi un servizio su misura.Il Cartier Santos WSSA0018 (modello Large 39,8 mm) reinterpreta in stile contemporaneo uno dei primi orologi da polso della storia. La sua cassa quadrata in acciaio lucido con viti a vista, il suo quadrante argentato ornato da numeri romani neri e la sua lunetta dagli angoli arrotondati ne fanno un pezzo immediatamente riconoscibile. Unendo sofisticazione e sportività, questo Santos moderno mantiene un eccellente valore sul mercato grazie alla fama di Cartier e al suo status di icona orologiera. Credito: Bob’s Watches
10. Breitling Navitimer 806 (anni ’60)
Scheda tecnica: Calibro Venus 178 (manuale, cronografo triplo contatore). Cassa in acciaio ~41 mm. Regolo calcolatore (regolo calcolatore circolare) sulla lunetta. Referenza 806 prodotta fine anni ’50–anni ’60.
Prezzo 2013: ~3.000 € (usato). Prezzo 2025: ~5.000 € (usato). CAGR ≈ 5%. Indice di liquidità: Basso (orologio da collezione vintage, necessita di acquirente esperto, volume limitato). Analisi: Cronografo leggendario per aviatori, il Breitling Navitimer ref. 806 è un pezzo carismatico la cui quotazione è salita senza clamore. Nel 2013, un esemplare vintage in buono stato si trovava intorno ai 3.000 €. Dodici anni dopo, lo stesso orologio può essere venduto intorno ai 5.000 €, o anche di più per serie rare (logo AOPA, anni specifici). Il modesto CAGR (~5%) indica che ha fatto appena meglio del mercato globale – è una delle performance più basse del paniere, il che giustifica il suo 27° posto. Tuttavia, rispetto ad altri Breitling (marchio globalmente in stagnazione sull’usato), è una star: la maggior parte delle referenze Breitling è diminuita o poco evoluta nel periodo 2013–2025, laddove il Navitimer storico ha saputo mantenersi e guadagnare lentamente valore. La sua liquidità è piuttosto bassa: è un orologio da collezionisti, che si scambia piuttosto tramite vendite specializzate o tra iniziati. Avendo Breitling rieditato l’806 nel 2019, ciò ha suscitato interesse per l’originale ma ha anche fornito un’alternativa moderna, limitando possibilmente l’aumento del vecchio. Comunque sia, il Navitimer resta un investimento di piacere più che un puro collocamento speculativo – il suo apprezzamento riflette soprattutto l’interesse sostenuto per i crono vintage emblematici, che gli ha permesso di sovraperformare leggermente un mercato globale meno clemente nei confronti di Breitling. Catawiki offre una selezione di Breitling Navitimer 806: trova il tuo oraConsidera Exquisite Timepieces per il tuo Breitling Navitimer 806 se privilegi un acquisto immediato e un servizio clienti di alta gamma.
Questa panoramica del segmento «accessibile» mostra bene la diversità delle traiettorie. Vi si vedono modelli dall’ascesa folgorante (62MAS, Polerouter) accanto a valori consolidati a crescita stabile (Datejust, Air-King). Il punto comune è di aver tutti battuto il mercato nel periodo, dimostrando che anche con un budget ragionevole nel 2013, era possibile costituire un paniere di orologi la cui valorizzazione su 10–12 anni superasse gli indici medi.
Segmento 5.001 € – 15.000 €: il cuore di gamma «value» (10 orologi)
In questa fascia intermedia si trovano dieci referenze il cui valore attuale oscilla tra ~5.000 € e ~15.000 €. Si tratta spesso di orologi già ben consolidati nel panorama dei collezionisti, che combinano popolarità e offerta limitata. Vi troviamo diversi modelli di grandi maison (Rolex, Patek Philippe, Audemars Piguet) alcune cui varianti sono esplose, così come pezzi di seconda linea un tempo più accessibili (Tudor, Jaeger-LeCoultre) che hanno beneficiato dell’ondata di interesse per alternative. La volatilità è più marcata: alcuni di questi orologi hanno conosciuto vere e proprie bolle (es: l’OP41 turchese o l’Omega Snoopy 2015), con CAGR a due cifre, mentre altri sono saliti più linearmente. La liquidità è globalmente buona, soprattutto per i modelli di marche molto ricercate (Rolex GMT, AP Royal Oak…), mentre alcune referenze più specializzate conservano una liquidità media.
11. Rolex GMT-Master II «Pepsi» (16710, 1989–2007)
Scheda tecnica: Calibro Rolex 3185 (poi 3186 a fine serie). Cassa Oyster in acciaio da 40 mm, lunetta bicolore blu/rossa («Pepsi»). Bracciale Oyster o Jubilé. Produzione 1989–2007.
Prezzo 2013: ~6.000 € (usato). Prezzo 2025: ~14.000 € (usato). CAGR ≈ 8%. Indice di liquidità: Elevato (Rolex sportivo iconico, molto richiesto, volume di scambi importante). Analisi: Il Rolex GMT-Master II 16710 incarna una delle storie di successo notevoli dell’ultimo decennio. Nel 2013, questa referenza – ultima GMT classica con lunetta in alluminio – si negoziava intorno ai 5.000–6.000 € a seconda dello stato e degli accessori. Questo prezzo relativamente stabile all’epoca non lasciava presagire l’impennata che sarebbe seguita. Ma diversi fattori hanno giocato un ruolo: Rolex ha lanciato nel 2018 una nuova «Pepsi» su bracciale Jubilé, riaccendendo la fiamma per il colore storico, e contemporaneamente lo stock di 16710 vintage in buono stato si è rarefatto. Risultato, la sua quotazione è più che raddoppiata raggiungendo ~14.000 € nel 2025 (con un picco fino a ~16–18 k€ nel 2022 al culmine della bolla). Il suo CAGR si avvicina all’8%, ben superiore all’indice globale. È un bell’esempio di un Rolex sportivo la cui produzione discontinua e la forte aura (quadrante nero, lunetta Pepsi tipica) hanno creato un desiderio trasversale tra i collezionisti. La sua liquidità è ovviamente eccellente: è un orologio che si vende in pochi giorni su qualsiasi piattaforma, tanta è la domanda mondiale e continua. Come investimento, il 16710 ha brillato, anche rispetto ad altri Rolex sportivi (ha fatto meglio di un Sub 16610 nello stesso periodo). Bisogna tuttavia notare che dal picco del 2022, il suo valore è leggermente diminuito (~-20%), a riprova che nessun aumento è lineare per sempre. Tuttavia, su un orizzonte lungo, il Pepsi 16710 resta un valore quasi blu in portafoglio, coniugando prestigio, liquidità e performance robusta. Il Rolex GMT-Master II Pepsi 16710 è disponibile qui su Catawiki (molti modelli rari e ottime opportunità d’asta)Il Rolex GMT-Master II 16710 Pepsi è proposto anche da Exquisite Timepieces (per un acquisto diretto con servizio clienti premium).
12. Rolex Milgauss 116400GV (2007–2023)
Scheda tecnica: Calibro Rolex 3131 (automatico, gabbia antimagnetica). Cassa in acciaio da 40 mm, vetro zaffiro verde (GV per Glace Verte). Quadrante nero o blu, lancetta dei secondi arancione a forma di fulmine. Produzione 2007–2023.
Prezzo 2013: ~5.000 € (usato). Prezzo 2025: ~10.000 € (usato). CAGR ≈ 7%. Indice di liquidità: Medio (Rolex apprezzato ma non modello sportivo classico, interesse rafforzato dalla cessazione della produzione). Analisi: Quando Rolex annunciò la cessazione della produzione del Milgauss nel marzo 2023, il mercato si infiammò per questa referenza atipica (vetro verde, lancette arancioni) che vegetava un po’ nel catalogo. Eppure, chi ne possedeva uno dal 2013 aveva già visto il suo valore salire tranquillamente da ~5.000 € a ~8.000 € ancor prima dell’annuncio. Ora, dopo la cessazione della produzione, le versioni 116400GV si scambiano intorno ai 10.000 €. In 12 anni, ciò significa quasi un raddoppio, ovvero ~7% di CAGR. È meglio della media Rolex (che si aggira intorno al ~5% su 10 anni) e soprattutto molto onorevole per un modello che inizialmente non era un grande «hype». Il Milgauss ha beneficiato del fenomeno più generale della caccia ai Rolex non sportivi: mentre i Sub e i GMT esplodevano, alcuni collezionisti si sono orientati verso questo Rolex scientificamente cool (antimagnetico, look vintage rivisitato). La sua liquidità è buona – è un Rolex – ma forse leggermente inferiore ai Sub/GMT a causa del suo stile particolare. Da quando è fuori produzione, molti lo acquistano come oggetto da collezione, consolidandone il prezzo. È quindi un caso in cui la fine della produzione ha agito da catalizzatore per far riconoscere pienamente il valore di un modello. Nel corso del tempo, il Milgauss non ha mai perso valore sull’usato, progredendo anzi lentamente ma inesorabilmente; il suo recente apprezzamento conferma il suo meritato posto tra i Rolex che, pur non essendo star mediatiche, si sono rivelati eccellenti investimenti relativi. Scopri il Rolex Milgauss 116400GV e altri tesori orologieri su CatawikiPer acquistare il Rolex Milgauss 116400GV tramite un rivenditore autorizzato con un servizio impeccabile, visita Exquisite Timepieces.
Scheda tecnica: Calibro Rolex 3230 (automatico). Cassa Oyster in acciaio da 41 mm. Quadrante laccato turchese (ref. 0006, serie 2020–2022 soprannominata “Tiffany”). Bracciale Oyster. Prezzo 2020: 5.500 € (nuovo catalogo). Prezzo 2025: ~15.000 € (usato). CAGR ≈ 20% (su 5 anni).
Il Rolex OP 41 «Turchese» ha conosciuto un entusiasmo senza precedenti. Il suo quadrante blu Tiffany, lanciato nel 2020, è stato oggetto di un’intensa speculazione: il suo prezzo secondario è quintuplicato in un anno prima di ridiscendere parzialmente. Nel 2025 resta circa 2,5 volte più caro del suo prezzo di boutique originale.Indice di liquidità: Elevato (forte domanda speculativa, pezzo recente molto ambito, facile da piazzare). Analisi: Ecco l’UFO speculativo della classifica: in soli ~3 anni, l’OP41 turchese ha moltiplicato il suo valore per ~3 (anche dopo la correzione). Quando Rolex lancia nel 2020 nuovi quadranti colorati sull’Oyster Perpetual, nessuno anticipa l’esplosione della versione turchese, battezzata “Tiffany” dal grande pubblico. Al culmine, a fine 2021, dopo la pubblicità attorno al Nautilus Tiffany, questo OP41 si vendeva fino a 30.000 € sul mercato grigio – più di 5 volte il suo prezzo di catalogo. Anche se c’è stato un ritorno alla ragione (valore sceso a ~15 k€ a metà 2023), il guadagno resta spettacolare. Su base annua, siamo su un +20%/anno circa, il che lo rende l’orologio più performante del paniere sul breve periodo (2020–2025). Illustra la dinamica “hype mediatico”: un semplice quadrante azzurro associato all’aura di un marchio di lusso (Tiffany) è bastato a creare una corsa speculativa. Avendo Rolex interrotto questo colore nel 2022, la relativa rarità rafforza la bolla. A livello di liquidità, è massima – è un bene molto fungibile sul mercato secondario, ambito da flipper e giovani collezionisti. Ovviamente, un tale balzo in pochi anni è eccezionale e potenzialmente fragile: l’OP41 turchese ha perso molto dopo il 2022 (da 30k a 15k), ricordando che una crescita fuori suolo finisce per correggersi. Tuttavia, sul periodo globale surclassa tutto, dimostrando che un orologio recente può, grazie ai social network e a una moda, diventare un investimento a rendimento stratosferico (ma ad alto rischio, correlato alla speculazione). Tira la nostra media del paniere verso l’alto, sottolineando al contempo la prudenza necessaria di fronte agli entusiasmi troppo rapidi. Esplora le aste per il Rolex Oyster Perpetual 124300 Turchese su Catawiki e cogli una bella occasioneScopri il Rolex Oyster Perpetual 124300 Turchese presso Exquisite Timepieces se preferisci un’esperienza di acquisto più tradizionale e di alta gamma.
14. Audemars Piguet Royal Oak 14790 (36 mm, 1992)
Scheda tecnica: Calibro AP 2225 (automatico, base JLC 889). Cassa in acciaio da 36 mm, spessore 7,5 mm. Quadrante tapisserie piccolo. Ref. 14790ST prodotta ~1990–2000 (versione midsize del Royal Oak). Prezzo 2013: ~5.000 € (usato). Prezzo 2025: ~15.000 € (usato). CAGR ≈ 9–10%. Indice di liquidità: Medio (AP Royal Oak ricercato, ma formato midsize attira un pubblico più ristretto).
Analisi: Essendo il Royal Oak Jumbo 39 mm da tempo un graal dispendioso, alcuni furbi si sono orientati verso il Royal Oak midsize 36 mm ref. 14790. Nel 2013, se ne poteva trovare uno a circa 5 k€ – prezzo stracciato per un AP di Genta, ma la sua misura di 36 mm respingeva molti acquirenti maschi. A partire dal 2017–2018, l’esplosione dell’hype Royal Oak (15202ST venduto a 5 volte il prezzo di listino in un certo momento) ha meccanicamente tirato verso l’alto la quotazione delle altre referenze, inclusa la 14790. Quest’ultima si scambia ora intorno ai 15 k€, o anche di più per versioni con quadrante raro (panda, blu…). Il suo CAGR che sfiora il 10% ne fa una splendida performance per un orologio un tempo giudicato «troppo piccolo» – prova che la rivalutazione delle misure più contenute ha operato. Bisogna dire che a 36 mm, questo Royal Oak è molto portabile anche da una clientela femminile, ampliandone il pubblico. In termini di liquidità, resta tuttavia al di sotto del modello Jumbo: il volume di 14790 sul mercato è limitato, e molti acquirenti potenziali continuano a preferirgli le versioni da 39/41 mm più mediatizzate. Tuttavia, il suo appeal collezionistico è ben consolidato (non ci saranno più RO in questi diametri con questo design classico). Il suo percorso mostra che all’interno di una stessa gamma, le varianti trascurate possono recuperare il ritardo non appena la domanda globale supera l’offerta – ed è esattamente ciò che è accaduto da AP. In definitiva, coloro che hanno scommesso presto sul 14790 hanno triplicato la posta e approfittato dell’ascesa del Royal Oak senza dover sborsare le cifre esorbitanti richieste per un Jumbo. Il tuo prossimo Audemars Piguet Royal Oak 14790 potrebbe trovarsi su Catawiki, dai un’occhiata alle asteExquisite Timepieces offre anche l’Audemars Piguet Royal Oak 14790 per coloro che cercano una transazione diretta e un servizio personalizzato.Un Audemars Piguet Royal Oak ref. 15202ST («Jumbo») da 39 mm. I Royal Oak Jumbo hanno raggiunto picchi nel 2021 (+263% in 10 anni secondo Knight Frank). Di riflesso, i modelli Royal Oak midsize da 36 mm come la ref. 14790 hanno visto triplicare la loro quotazione tra il 2013 e il 2025.L’Audemars Piguet Royal Oak ref. 15400ST, con il suo celebre quadrante blu «Grande Tapisserie» e la sua cassa ottagonale da 41 mm con viti a vista, è un segnatempo di alta orologeria il cui valore è esploso negli ultimi anni. Questo modello in acciaio, iconico fin dalla sua creazione da parte di Gérald Genta, supera regolarmente l’indice del mercato secondario grazie al suo status di «graal» moderno molto ambito. Credito: Bob’s Watches
15. Patek Philippe Calatrava «vintage» (ref. 96)
Scheda tecnica: Calibro Patek 12-120 (manuale). Cassa in oro giallo da 31 mm. Quadrante due lancette + piccoli secondi. Referenza 96 prodotta dal 1932 agli anni ’70.
Prezzo 2013: ~5.000 € (usato). Prezzo 2025: ~15.000 € (usato). CAGR ≈ 9%. Indice di liquidità: Basso (orologio da collezione, piccolo diametro d’epoca, pubblico ristretto). Analisi: Il Calatrava ref. 96 è l’archetipo dell’orologio elegante Patek – ma il suo piccolo diametro (~31 mm) e il suo stile molto sobrio hanno a lungo limitato il suo appeal sul mercato dell’usato, di fronte alle complicazioni o ai modelli sportivi Nautilus/Aquanaut. Nel 2013, si poteva acquistare una ref. 96 in oro giallo per circa 5.000 €, a volte meno alle aste. Tuttavia, l’ultimo decennio ha visto un rinnovato amore per i Patek «classici» vintage. Referenze come la 570 o la 96, storicamente sottovalutate, sono state riscoperte dai collezionisti focalizzati sulla purezza del design Patek. Risultato, la loro quotazione è nettamente salita: il piccolo Calatrava 96 si negozia oggi intorno ai 12–15 k€ a seconda dello stato/completezza. Il suo CAGR si avvicina al 9%, ben al di sopra dell’indice Patek medio (~7% su 10 anni secondo Knight Frank). Ciò resta meno spettacolare delle follie Nautilus/Aquanaut, ma notevole per un due lancette in oro. La sua liquidità rimane tuttavia limitata: la clientela per un orologio in oro da 31 mm risalente agli anni ’50-’60 è una nicchia di intenditori. Sul mercato, si venderà tramite aste o dealer specializzati vintage, piuttosto che in un batter d’occhio su Chrono24. Nondimeno, la progressione del Calatrava vintage mostra che i fondamentali orologieri finiscono per pagare – la qualità, l’eleganza intramontabile e la rarità (pochi esemplari in buono stato sul mercato) finiscono per essere riconosciute. Per Patek Philippe, che ha puntato molto sui suoi sportivi negli ultimi anni, è anche un promemoria del suo DNA: il Calatrava fa parte di quegli orologi «silenziosi» la cui valorizzazione si apprezza a lungo termine, nonostante una minore attenzione mediatica. Catawiki offre una selezione di Patek Philippe Calatrava 96: trova il tuo oraSe le aste non fanno per te, il Patek Philippe Calatrava 96 è disponibile presso Exquisite Timepieces con un servizio clienti di prim’ordine.
16. Vacheron Constantin Overseas Gen. 2 (47040, 2004)
Scheda tecnica: Calibro VC 1226 (base JLC 889/2, automatico). Cassa in acciaio da 42 mm, lunetta con motivo a Croce di Malta. Quadrante blu o argento, data. Ref. 47040/B01A uscita nel 2004 (2a generazione dell’Overseas, senza bracciale intercambiabile).
Prezzo 2013: ~5.000 € (usato). Prezzo 2025: ~12.000 € (usato). CAGR ≈ 7–8%. Indice di liquidità: Medio (Overseas sempre più ricercato, ma generazione precedente meno liquida dell’ultima). Analisi: A lungo l’outsider del “Santo Graal” integrato (rispetto ad AP e Patek), il Vacheron Overseas ha visto cambiare il suo destino negli anni 2016–2020. La 3a generazione (ref. 4500V) ha avuto un successo folgorante, provocando un effetto a cascata sugli vecchi Overseas. La ref. 47040 di 2a generazione, introdotta nel 2004, si scambiava nel 2013 a prezzi irrisori (~5 k€) considerando il suo livello di lusso. Era snobbata (diametro un po’ grande, nessun bracciale aggiuntivo, movimento non di manifattura). Ma dal 2018, la sua quotazione è risalita gradualmente. Nel 2025, la si vede intorno ai 12 k€ – ancora ben meno di un Overseas 4500V attuale (~25 k€), ma più del doppio di 10 anni fa. Il suo CAGR ~7–8% riflette questa rivalutazione tardiva. La cosa più impressionante è la sua progressione in linea retta: quando il mercato si è infiammato nel 2021, l’Overseas Gen.2 non è esploso improvvisamente, poiché era già in aumento prima, e la sua correzione post-2022 è stata minima. È un caso di sovraperformance misurata ma regolare, legata a un marchio (Vacheron) che ha riguadagnato interesse e alla moda duratura degli orologi sportivo-chic con bracciale integrato. In termini di liquidità, resta intermedia: più facile da vendere rispetto al 2013 quando nessuno lo voleva, ma non fluida come un AP o un Overseas recente (i potenziali acquirenti di VC cercano spesso l’ultima generazione). Tuttavia, l’Overseas 47040 illustra perfettamente come un modello inizialmente ignorato possa, con un semplice cambiamento di percezione del mercato, vedere il suo valore moltiplicato per >2: la prova che non bisogna seppellire le referenze “malviste”, perché possono diventare i «value picks» di domani. Il Vacheron Constantin Overseas 47040 è disponibile qui su Catawiki (molti modelli rari e ottime opportunità d’asta)Trova il tuo Vacheron Constantin Overseas 47040 presso Exquisite Timepieces, un’eccellente alternativa per un acquisto sicuro e un servizio di lusso.
Scheda tecnica: Calibro Omega 1861 (manuale). Cassa in acciaio da 42 mm dello Speedmaster Professional. Edizione limitata di 5.441 esemplari nel 2003, patch Snoopy «Eyes on the Stars» sul piccolo contatore e fondo in zaffiro decorato.
Omega Speedmaster Professional «Silver Snoopy Award» 2015 – 2ª serie Snoopy uscita nel 2015 (1.970 esemplari). Questa edizione ha riscosso un successo immediato, venduta a ~6.000 € all’origine e valutata ~30.000 € nel 2022, il che ha accresciuto l’interesse per il primo Snoopy del 2003. La 3ª edizione Snoopy (50° Anniversario, 2020) prosegue la tendenza vendendosi al doppio del suo prezzo nuovo.Prezzo 2013: ~4.000 € (usato). Prezzo 2025: ~12.000 € (usato). CAGR ≈ 10%.Indice di liquidità: Medio (edizione limitata relativamente numerosa, forte domanda da parte dei fan di Omega). Analisi: La saga degli Speedmaster Snoopy è emblematica dell’ascesa degli orologi «da collezione». Il primo Snoopy Award del 2003 si è venduto piuttosto lentamente all’epoca (5.441 pezzi, che era molto per una LE). Sul mercato secondario, non ha acquisito un valore particolare per 10 anni – nel 2013, ~4.000 € erano sufficienti, appena più dello Speedmaster Moonwatch standard. Ma con la follia spaziale intorno ai 50 anni dell’Apollo 13, lo Snoopy 2003 è diventato «LO» Speedmaster da collezione da avere. Tanto più che lo Silver Snoopy 2015, ancora più limitato, ha avuto un successo enorme, riflettendosi su quello del 2003. Risultato, nel 2025 lo Snoopy 2003 vale circa 12.000 €, tre volte il prezzo del 2013. È un CAGR ~10%, molto superiore alla tendenza Omega (+27% negli ultimi 5 anni). Durante il picco del 2021, ha sfiorato i 15–18 k€, approfittando dell’esplosione del modello 2015 (che raggiungeva i 30 k€). Da allora, si è stabilizzato intorno ai 12 k€, che resta un livello elevato. La sua liquidità è piuttosto buona – la comunità dei collezionisti Omega è ampia, e 5.441 esemplari non sono poi così tanti a livello mondiale. Lo Snoopy 2003 si vende quindi abbastanza facilmente a buon prezzo (se ne vedono passare regolarmente nelle case d’asta o su Chrono24). Quello che era un «gadget» (Snoopy su un orologio professionale) si è trasformato in un vero e proprio asset di valorizzazione grazie allo storytelling storico (Omega ha ricevuto il Silver Snoopy Award dalla NASA) e alla speculazione positiva che si è instaurata sulle serie Snoopy. È la dimostrazione che un orologio in edizione limitata può diventare un formidabile investimento, purché catturi l’immaginario collettivo – qui, il legame con l’epopea spaziale e la cultura pop (Snoopy) ha creato un cocktail ricercato. Scopri l’Omega Speedmaster Snoopy Award 2003 e altri tesori orologieri su CatawikiPer un acquisto sereno e un servizio clienti attento, esplora l’Omega Speedmaster Snoopy Award 2003 su Exquisite Timepieces.
18. Jaeger-LeCoultre Reverso «Tribute to 1931» (2011)
Scheda tecnica: Calibro JLC 822 (manuale). Cassa in acciaio 46 × 27,5 mm (Grande Reverso Ultra Thin). Quadrante nero «Reverso 1931» senza logo (edizione Tribute US). Lanciato nel 2011 serie limitata. Prezzo 2013: ~6.000 € (nuovo). Prezzo 2025: ~12.000 € (usato). CAGR ≈ 6%.
Indice di liquidità: Basso (Reverso edizione speciale, ambito ma pochi esemplari sul mercato). Analisi: Quando è uscito nel 2011, il Grande Reverso Ultra Thin Tribute 1931 è stato acclamato per la sua eleganza vintage – un quadrante pulito ispirato al modello originale. Venduto a ~6 k€ nuovo, si è esaurito rapidamente, in particolare l’edizione «US» senza logo JLC sul quadrante. Sul mercato secondario, la sua quotazione è salita regolarmente man mano che le scorte si rarefacevano e JLC guadagnava prestigio. Nel 2025, procurarsene uno richiede di sborsare circa 12 k€ (quando se ne trova). Ciò rappresenta un raddoppio in ~12–13 anni, ovvero ~6% di CAGR. Non è la performance del secolo, ma rapportata a un orologio elegante, è notevole – la maggior parte dei Reverso standard ha piuttosto stagnato in questo periodo. Qui, il fattore edizione limitata gioca a pieno: il Tribute 1931 è considerato una delle più belle riedizioni di JLC, il che gli conferisce uno status di culto. La sua liquidità resta limitata tuttavia: il pubblico del Reverso è esperto e specifico, e pochi esemplari cambiano di mano (molti sono conservati gelosamente dai loro proprietari). Tuttavia, la forte domanda relativa fa sì che i pochi pezzi sul mercato partano a prezzi elevati. Si può vedere l’effetto del fenomeno “Quiet Luxury”: il Reverso è l’archetipo dell’orologio di lusso discreto, e questa versione storica spunta tutte le caselle per l’amatore raffinato in cerca di autenticità. Così, senza clamore, il valore di questo Reverso è progredito più velocemente dell’indice globale, confortando l’idea che le icone storiche, anche di stile classico, sono investimenti solidi non appena combinano limitazione e intramontabilità. Esplora le aste per il Jaeger-LeCoultre Reverso Tribute to 1931 su Catawiki e cogli una bella occasioneIl Jaeger-LeCoultre Reverso Tribute to 1931 può anche essere tuo tramite Exquisite Timepieces, specialista in orologi di lusso con un servizio clienti eccezionale.
19. Tudor Submariner «Snowflake» (ref. 9401, anni ’70)
Scheda tecnica: Calibro ETA 2776 (automatico). Cassa in acciaio da 39 mm, lunetta nera. Quadrante «Snowflake» nero, indici quadrati, lancette a forma di fiocco di neve. Ref. 9401 senza data (1975–1980). Prezzo 2013: ~4.000 € (usato). Prezzo 2025: ~12.000 € (usato). CAGR ≈ 8%.
Indice di liquidità: Medio (Tudor vintage molto ambito, ma volume limitato e mercato di collezionisti). Analisi: Nel 2013, i Tudor Submariner vintage – “fratelli minori” dei Rolex Sub – erano ancora un segreto ben custodito. La referenza 9401, con il suo iconico quadrante e lancette Snowflake, si trovava intorno ai 3–4 k€. Da allora, le cose sono cambiate: Tudor ha guadagnato immagine (rilancio del marchio, riedizioni Black Bay ispirate allo Snowflake), e i collezionisti si sono buttati sui Sub Tudor degli anni ’70. Il 9401 senza data in particolare ha visto triplicare il suo valore, sfiorando oggi i 12 k€ per un bell’esemplare completo. Il suo CAGR ~8% supera ampiamente la media del marchio Tudor (i cui modelli contemporanei sono piuttosto diminuiti sull’usato fino a poco tempo fa). È quindi l’illustrazione che il vintage è un mondo a parte, dove Tudor approfitta dell’aura Rolex (cassa identica, fornitore della Marina Nazionale francese ecc.) e del look originale “Snowflake” per distinguersi. La liquidità è relativamente media: la domanda per questi Tudor vintage è forte, ma l’offerta scarsa e la maggior parte delle transazioni avviene attraverso circoli specializzati. Il pubblico generale non è necessariamente familiare, ma nella comunità è un pezzo caldo. L’enorme performance dello Snowflake si è un po’ attenuata dal 2020 (stabilizzazione dei prezzi), ma nel periodo ha messo KO molti Rolex più comuni. È un bell’esempio di rivalutazione di un marchio attraverso il suo patrimonio: riposizionando Tudor come marchio storico, il mercato ha riletto i suoi archivi, proiettando questi Submariner a lungo ignorati al rango di imprescindibili per collezionisti esperti – e allo stesso tempo, al rango di investimento di prima scelta. Il tuo prossimo Tudor Submariner Snowflake 9401 potrebbe trovarsi su Catawiki, dai un’occhiata alle asteExquisite Timepieces è un’altra eccellente opzione per il Tudor Submariner Snowflake 9401, soprattutto se apprezzi un servizio su misura.Il Tudor Black Bay referenza 79220R, modello Heritage dotato di un’emblematica lunetta rossa e di un quadrante nero «smiley». Lanciata nel 2012, questa versione ETA ha acquisito uno status da collezionista per la sua estetica neo-vintage e la sua affidabilità meccanica. Credito: Bob’s Watches
20. Cartier Tank Cintrée CPCP (2004)
Scheda tecnica: Calibro Cartier 9780 MC (manuale, base Piaget 430P). Cassa Cintrée in oro giallo ~46 × 23 mm molto arcuata. Quadrante con numeri dipinti «Cartier Paris». Edizione Collection Privée Cartier Paris (CPCP) verso il 2004, tiratura limitata ~150 esemplari.
Prezzo 2013: ~8.000 € (usato). Prezzo 2025: ~15.000 € (usato). CAGR ≈ 7%. Indice di liquidità: Basso (pochissimi esemplari in circolazione, mercato ultra-collezionisti). Analisi: Gli orologi della Collection Privée Cartier Paris (CPCP) hanno impiegato tempo per essere riconosciuti. Nel 2013, un pezzo sontuoso come un Tank Cintrée CPCP in oro giallo – riproduzione fedele del modello del 1929, movimento Piaget extra-piatto – poteva essere negoziato a soli 8.000 €, l’equivalente di un orologio nuovo di manifattura media. Oggi, bisogna contare piuttosto 15.000 € (se si riesce a trovarne uno, tanto sono rari). Questo aumento di ~+90% in 12 anni (≈7% annualizzato) riflette la presa di coscienza tra i collezionisti del valore degli orologi CPCP: produzione limitata, finiture a mano (guilloché del quadrante, ecc.), movimenti di alta orologeria. Essendo il Tank Cintrée originale quasi introvabile, questa riedizione del 2004 è diventata il graal accessibile – e dall’impennata dei prezzi Cartier in generale (Cartier classificato n°1 dei modelli a plusvalore su 5 anni), è decollato. La sua liquidità rimane molto bassa: la cerchia dei potenziali acquirenti è ristretta (altissima gamma vintage) e l’offerta rarissima. È più un investimento paziente che un bene liquido. Tuttavia, in percentuale, ha ampiamente sovraperformato l’indice globale e persino l’indice Cartier (+12% su 1 anno secondo Knight Frank). Ciò illustra l’ascesa del segmento “collezionisti” da Cartier: per molto tempo solo Rolex o Patek erano visti come investimento, ma l’ultimo decennio ha consacrato Cartier come nuova frontiera della collezione, trascinando la valorizzazione dei modelli storici e CPCP. Il Tank Cintrée CPCP ha così approfittato del doppio effetto: rarità assoluta + hype relativo attorno allo stile dressy audace – un cocktail vincente per chi l’aveva acquistato prima dell’esplosione degli orologi Cartier. Catawiki offre una selezione di Cartier Tank Cintrée CPCP: trova il tuo oraConsidera Exquisite Timepieces per il tuo Cartier Tank Cintrée CPCP se privilegi un acquisto immediato e un servizio clienti di alta gamma.
Questo segmento intermedio mostra profili diversi – da macchine da hype (OP41 turchese, Snoopy 2015) a classici rivalutati (Royal Oak midsize, Tank CPCP). Simboleggia l’allargamento del mercato collezionistico: oltre ai prevedibili Rolex/Patek, vediamo Tudor, Omega e Cartier distinguersi con performance comparabili, se non superiori.
Ultima fascia, questi dieci orologi valgono tra ~15 k€ e 50 k€ nel 2025. Vi troviamo modelli un tempo già di alta gamma, che hanno raggiunto vette ancora più elevate. Alcuni sono letteralmente esplosi (Nautilus/Aquanaut, Royal Oak Jumbo…) con CAGR a volte > 10%, mentre altri mostrano progressioni più misurate. Tutti hanno sovraperformato l’indice globale, confermando che anche al vertice del mercato ci sono vincitori netti. Questo segmento comprende diversi orologi considerati ormai «investimenti di culto», così come pezzi indipendenti o complicati la cui rarità è stata premiata. La liquidità è contrastata: molto elevata per tutto ciò che è Rolex sportivo o AP (scambi frequenti, mercato internazionale sostenuto), più bassa per gli indipendenti o i QP classici (più specializzati).
21. Patek Philippe Aquanaut 5167A (2007)
Scheda tecnica: Calibro Patek 324 SC (automatico, data). Cassa in acciaio da 40 mm, fondello in zaffiro. Quadrante nero con motivo a quadri, cinturino in caucciù tropicale. Lanciato nel 2007.
Prezzo 2013: ~10.000 € (usato). Prezzo 2025: ~40.000 € (usato). CAGR ≈ 10%. Indice di liquidità: Elevato (Patek sportivo molto richiesto, facile da rivendere). Analisi: L’Aquanaut 5167A è passato dallo status di «Patek entry-level» a quello di quasi icona in un decennio. Nel 2013, la sua quotazione sul mercato grigio era di circa 10 k€ (l’orologio valeva ~12 k€ nuovo ma si trovava leggermente sotto il listino). Poi l’ondata di follia sui Patek sportivi in acciaio (Nautilus in testa) l’ha colpito in pieno: il suo valore è quadruplicato attestandosi intorno ai 40 k€ nel 2025. Il suo CAGR ~10% è dello stesso ordine di grandezza del Nautilus 5711 (~+8–9%/anno su 15 anni, nonostante il picco seguito da correzione). È interessante notare che nel 2022–2023, l’Aquanaut si è assestato (aveva raggiunto ~60 k€ al picco di inizio 2022, scendendo a ~40 k€), ma questo resta un +300% vs 2013, fenomenale. La liquidità è eccellente – è un Patek molto liquido perché relativamente “accessibile” per il marchio, e apprezzato da una vasta clientela. Se ne vedono in vendita continuamente, e vanno via rapidamente. L’Aquanaut è riuscito a catturare un pubblico più giovane, consolidando la domanda. Per l’investitore iniziale, la scommessa è stata più che redditizia: pochi orologi di grande produzione hanno offerto un x4 in 12 anni. Ciò illustra l’effetto a cascata del fenomeno Nautilus: la rarità del 5711 si è riflessa sull’Aquanaut, trasformando un orologio concepito come casual chic in un bene speculativo. Sebbene abbia corretto, il suo prezzo attuale lo colloca ancora in netta sovraperformance rispetto all’indice globale e persino rispetto all’indice Patek (+33% solo negli ultimi 5 anni). È l’archetipo del “valore” rivelato dal mercato: il marchio Patek, coniugato al design sportivo, hanno finito per convincere chiunque dubitasse del suo potenziale. Il Patek Philippe Aquanaut 5167A è disponibile qui su Catawiki (molti modelli rari e ottime opportunità d’asta)Il Patek Philippe Aquanaut 5167A è proposto anche da Exquisite Timepieces (per un acquisto diretto con servizio clienti premium).Il Patek Philippe Aquanaut ref. 5167A-001, con la sua cassa in acciaio da 40 mm e il suo quadrante nero testurizzato «tropical», è apprezzato per la sua eleganza sportiva e la sua produzione limitata. Montato su un cinturino in caucciù nero, questo orologio versatile ha visto aumentare la sua quotazione sul mercato dell’usato, facendo parte dei «value picks» contemporanei più performanti. Credito: Bob’s Watches
22. Audemars Piguet Royal Oak «Jumbo» 15202ST (2012)
Scheda tecnica: Calibro AP 2121 (automatico extra-piatto, base JLC 920). Cassa in acciaio da 39 mm, spessore 8 mm. Quadrante blu Petite Tapisserie. Ref. 15202ST.OO.1240ST.01 lanciata nel 2012 (40o anniversario), prodotta fino al 2021.
Prezzo 2013: ~15.000 € (usato). Prezzo 2025: ~45.000 € (usato). CAGR ≈ 10–11%. Indice di liquidità: Elevato (Royal Oak Jumbo estremamente ricercato, molti acquirenti). Analisi: Pochi orologi hanno alimentato tante conversazioni di investimento quanto il Royal Oak Jumbo. La referenza 15202ST, riedizione moderna del RO originale, valeva circa 15 k€ nel 2013 sul mercato secondario (all’epoca si trovava senza lista d’attesa). Poi, l’entusiasmo è cresciuto esponenzialmente: a fine 2021, si scambiava a oltre 100 k€! Dopo la correzione del 2022–23, il suo valore si è stabilizzato intorno ai 45 k€ usato nel 2025, il che rappresenta comunque un triplo rispetto al 2013. Il suo CAGR sfiora l’11%, in linea con l’indice AP che ha registrato un +65% in 5 anni 2019-24. Ciò che rende notevole il suo caso è l’ampiezza del ciclo: da ~20k nel 2017 a 100k nel 2022 e poi un ritorno a ~45k – ma anche quest’ultimo livello lo colloca in forte sovraperformance. La liquidità è naturalmente molto elevata: il Jumbo è quasi una moneta di scambio standard tra collezionisti di alta gamma. Anche dopo il calo, ci sono molti più acquirenti che esemplari disponibili (AP ha interrotto la produzione del 15202 nel 2021). Per l’investitore a lungo termine, il bilancio resta molto positivo: ignorando il rumore a breve termine, la tendenza di fondo è una moltiplicazione per 3 del prezzo in ~12 anni. Ciò si spiega con la congiunzione di tutti i fattori: design leggendario (Genta), produzione limitata, comunicazione orientata all’hype e surriscaldamento speculativo orchestrato dai dealer. Il Royal Oak Jumbo è stato così l’emblema della bolla degli orologi del 2020–21. Anche “razionalizzato” a 45 k€, figura tra i vincitori assoluti di questi ultimi 10 anni, superando di gran lunga la performance media delle azioni o dell’oro. È la prova provata che un orologio icona in quantità limitate può diventare uno strumento di investimento formidabile… ma non senza volatilità. Scopri l’Audemars Piguet Royal Oak Jumbo 15202ST e altri tesori orologieri su CatawikiPer acquistare l’Audemars Piguet Royal Oak Jumbo 15202ST tramite un rivenditore autorizzato con un servizio impeccabile, visita Exquisite Timepieces.Rolex Daytona 116500LN («Ceramico», quadrante nero) – uno degli orologi recenti che ha meglio tenuto l’hype. Lanciato a ~11.000 € nel 2016, vale ~24.000 € nel 2025. Il suo picco è stato di ~38 k€ a inizio 2022, seguito da un calo contenuto. Surclassa così la maggior parte dei cronografi concorrenti e resta molto liquido.
23. Rolex Daytona 116500LN (2016)
Scheda tecnica: Calibro Rolex 4130 (automatico, cronografo di manifattura). Cassa Oyster da 40 mm in acciaio, lunetta Cerachrom nera. Quadrante bianco o nero. Introdotto nel 2016, produzione fino al 2023 (sostituito dal 126500). Prezzo 2016: 12.000 € (nuovo catalogo). Prezzo 2025: ~24.000 € (usato). CAGR ≈ 9–10%. Indice di liquidità: Elevato (Daytona in acciaio ultra-richiesto, molto facile da rivendere). Analisi:Il Daytona è da sempre una stella del valore residuo, e la versione 116500 ceramica ne ha fornito una nuova prova. Al suo lancio nel 2016, presentava un prezzo di boutique di 11.800 € – e si rivendeva immediatamente a 18–20 k€ sul mercato grigio. Questo premio non ha fatto che crescere fino al 2022 (il modello bianco ha raggiunto i 38 k€ al suo apice). Nel 2025, dopo la correzione, il Daytona 116500 si negozia intorno ai 24 k€ (nero) e 28 k€ (quadrante bianco). Rispetto al 2016, ciò rappresenta ~2 volte il prezzo, ovvero un CAGR ~10% su 9 anni. Non è il più spettacolare del paniere, ma resta impressionante per un orologio prodotto in numero relativamente grande per 7 anni. La liquidità è ovviamente massima: è l’orologio-simbolo, con una lista d’attesa perpetua, il che lo rende un quasi-bene liquido sul mercato secondario – vendibile in poche ore al prezzo giusto. Perché è salito così tanto? Rarità organizzata da Rolex (disponibilità molto bassa in boutique), aura mitica del Daytona alimentata dai media, e slittamento del posizionamento (il Daytona è diventato un emblema di status, come un Nautilus o un Royal Oak). Si può dire che un 116500 acquistato nel 2016 non è mai valso meno del suo prezzo d’acquisto e oggi vale addirittura il doppio: zero svalutazione, solo plusvalore, situazione rarissima per un bene “nuovo” recente. Anche prendendo il valore di picco (38 k€) e poi la ricaduta (24 k€), resta una curva globalmente ascendente su 9 anni. Il Daytona illustra così perfettamente la nozione di «orologio di grado d’investimento» – la sua performance e la sua liquidità lo avvicinano a un bene finanziario, con una certa volatilità, certo, ma un rendimento ampiamente superiore agli indici di borsa (nel 2016-2025, +100% vs S&P500 ~+140%, ma con un beta scollegato dal mercato azionario). Non sorprende quindi vedere il Daytona apparire in numerosi «top orologi da investire» – spunta tutte le caselle della sovraperformance. Esplora le aste per il Rolex Daytona 116500LN su Catawiki e cogli una bella occasioneScopri il Rolex Daytona 116500LN presso Exquisite Timepieces se preferisci un’esperienza di acquisto più tradizionale e di alta gamma.Il Rolex Daytona ref. 116520 in acciaio, prodotto dal 2000 al 2016, è uno dei cronografi più ricercati dai collezionisti. Con il suo movimento Rolex calibro 4130 e il suo design intramontabile (quadrante nero con sotto-contatori a contrasto, lunetta tachimetrica incisa), questo modello emblematico surclassa regolarmente il mercato secondario per la sua relativa rarità e il suo leggendario appeal. Credito: Bob’s Watches
24. Rolex GMT-Master II «Batman» 116710BLNR (2013)
Scheda tecnica: Calibro Rolex 3186. Cassa in acciaio da 40 mm, lunetta Cerachrom blu/nera (soprannome Batman). Bracciale Oyster lucido/centro. Lanciato nel 2013.
Prezzo 2013: 7.500 € (nuovo catalogo). Prezzo 2025: ~18.000 € (usato). CAGR ≈ 8%. Indice di liquidità: Elevato (Rolex sportivo moderno molto ambito, scambi fluidi). Analisi: Uscito proprio nel 2013, il GMT «Batman» ha conosciuto l’ascesa fulminea tipica dei Rolex sportivi ceramici. Inizialmente proposto a ~7,5 k€ nuovo, si è rapidamente rarefatto, superando i 10 k€ nel 2016, i 15 k€ nel 2019… per culminare a oltre 20 k€ nel cuore della bolla del 2022. Nel 2025, si stabilizza intorno ai 18 k€, ovvero +140% rispetto al prezzo originale in 12 anni (CAGR ~8%). Questa performance lo colloca ben al di sopra della crescita media di Rolex e persino di un Sub ceramico contemporaneo. La sua liquidità è eccellente: molto diffuso (Rolex lo ha prodotto per 6 anni) ma comunque molto richiesto, il che fa sì che ogni esemplare trovi rapidamente un acquirente. Il BLNR ha beneficiato di un’aura particolare essendo la prima lunetta bicolore ceramica, e la sua combinazione di colori ha sedotto fin da subito. È stato anche relativamente risparmiato dai crolli (l’arrivo della versione su Jubilé nel 2019 non ha fatto scendere il suo predecessore). Si può dire che è un investimento senza storia: ~raddoppiato in 12 anni, liquidità facile, appeal che perdura grazie al passaggio alla versione 126710BLNR. Rispetto al Pepsi 16710 (più vecchio, visto sopra), il Batman illustra che acquistare moderno può anche fruttare molto, non solo il vintage. Ovviamente, ciò ha funzionato perché si trattava di un Rolex sportivo in acciaio – molti altri orologi lanciati nel 2013 non valgono di più nel 2025. Il BLNR fa parte di quei valori sicuri che confermano che sull’orizzonte ~10 anni, un Rolex sportivo ha tutte le possibilità di battere l’indice globale: il marchio è ultra-sano, la domanda non si affievolisce, e le evoluzioni di gamma creano vincitori come è stato il caso qui. Il tuo prossimo Rolex GMT-Master II Batman 116710BLNR potrebbe trovarsi su Catawiki, dai un’occhiata alle asteExquisite Timepieces offre anche il Rolex GMT-Master II Batman 116710BLNR per coloro che cercano una transazione diretta e un servizio personalizzato.
25. Cartier Tortue Monopoussoir CPCP (2000)
Scheda tecnica: Calibro Cartier 045 MC (manuale, cronografo monopulsante, base THA/Lemania). Cassa Tortue in oro rosa ~43 × 35 mm. Quadrante guilloché, numeri romani. Edizione CPCP ~2000, tiratura ~200 esemplari.
Prezzo 2013: ~10.000 € (usato). Prezzo 2025: ~30.000 € (usato). CAGR ≈ 10%. Indice di liquidità: Basso (orologio molto raro, budget elevato, vendite solo occasionali). Analisi: Altro gioiello della Collection Privée Cartier, il Tortue Monopoussoir è letteralmente esploso di valore di recente. Orologio cronografo monopulsante alloggiato in un’elegante cassa Tortue, prodotto in appena qualche centinaio di esemplari, valeva circa 10 k€ usato 10 anni fa – poche persone cercavano questo tipo di pezzo allora. Oggi, le rare apparizioni in aste superano i 30 k€. Il CAGR si avvicina al 10%, in linea con i migliori del panel. La ragione è semplice: è un orologio d’eccezione, che riunisce l’alta orologeria indipendente (movimento sviluppato con FP Journe/D. Flageollet di THA) e il prestigio Cartier vintage. Per molto tempo, questo cocktail è stato mal compreso dal mercato; ma dal 2018 circa, si constata un enorme appeal per i Cartier CPCP complicati. Il Tortue Monopoussoir ne è la punta di diamante, la sua edizione «Milano» ha persino raggiunto record (60 k€). Certo, la liquidità rimane bassa – si parla di pochi pezzi in circolazione, venduti tra grandi collezionisti. Tuttavia, questo crono Cartier è passato dallo status di segreto d’iniziato a quello di graal ricercato, il che si traduce in una tripla valorizzazione. È un esempio lampante di rivalutazione estrema tramite la confluenza di rarità e hype: quando i grandi media e gli influencer orologieri hanno puntato il dito su “guardate i CPCP, è sottovalutato”, il mercato si è ricalibrato a velocità supersonica. Per chi ne possedeva uno prima, il rendimento è stato folgorante. Questo fenomeno non è senza ricordare ciò che si è visto nell’arte o nei vini rari – da cui la pertinenza di includere tali pezzi in un indice “value” nonostante il loro segmento di prezzo elevato. Catawiki offre una selezione di Cartier Tortue Monopoussoir CPCP: trova il tuo oraSe le aste non fanno per te, il Cartier Tortue Monopoussoir CPCP è disponibile presso Exquisite Timepieces con un servizio clienti di prim’ordine.
26. Vacheron Constantin 222 «Jumbo» (1977)
Scheda tecnica: Calibro VC 1121 (automatico extra-piatto, base JLC 920). Cassa in acciaio da 37 mm, design integrato da Jorg Hysek. Quadrante al trizio, data. Produzione ~500 esemplari dal 1977 al 1985.
Prezzo 2013: ~10.000 € (usato). Prezzo 2025: ~50.000 € (usato). CAGR ≈ 14–15%. Indice di liquidità: Basso (orologio molto raro, ormai molto costoso, pochi acquirenti/venditori). Analisi: Il ribaltamento più spettacolare di questa lista è forse quello del Vacheron 222 Jumbo. A lungo parente povero dei “tre grandi sportivi Genta” di fronte al Royal Oak e al Nautilus, il 222 in acciaio si trovava intorno agli 8–12 k€ nel 2013. All’epoca interessava solo una manciata di collezionisti illuminati. E poi, come una fenice, il 222 è riemerso: Vacheron ne ha fatto il pezzo forte del suo marketing heritage (riedizione Historiques 222 in oro nel 2022), e bruscamente la domanda per l’originale si è infiammata. Nello spazio di 5 anni, la sua quotazione è quadruplicata o quintuplicata: oggi si scambia tra i 40 e i 60 k€ a seconda dello stato, un esemplare top raggiunge persino i 100 k€ in asta (metà 2022). Se si considera ~50 k€, siamo a +400% in 12 anni, ovvero ~15% di CAGR – uno dei più alti del panel, che rivaleggia con gli Snoopy o l’OP41 turchese. Ovviamente, si tratta di un’ascesa tardiva concentrata nel periodo 2018–2022, ma il risultato è lì. Liquidità: molto bassa, perché la maggior parte dei proprietari non vende e i potenziali acquirenti sono selezionatissimi. Tuttavia, ogni passaggio in vendita fa impazzire i contatori. Il VC 222 Jumbo è diventato un trofeo, in parte grazie alla narrazione: è il pezzo mancante del trio Genta anni ’70, prodotto in numero molto inferiore. Il mercato si è allineato su questo argomento, da cui la brutale correzione di una sottovalutazione storica. Per il nostro indice “value”, è un fuoricampo: ha letteralmente surclassato tutto, inclusi i Nautilus/AP nel periodo recente. È la prova che esistono ancora opportunità di rivalutazione tardiva, soprattutto quando una grande maison decide di spingere avanti un modello del suo patrimonio – qui, la strategia di Vacheron ha beneficiato direttamente i possessori di 222 vintage, trasformando un buon orologio da investimento in oro in una vera e propria miniera d’oro. Il Vacheron Constantin 222 Jumbo è disponibile qui su Catawiki (molti modelli rari e ottime opportunità d’asta)Trova il tuo Vacheron Constantin 222 Jumbo presso Exquisite Timepieces, un’eccellente alternativa per un acquisto sicuro e un servizio di lusso.
27. F.P. Journe Chronomètre Bleu (2009)
Scheda tecnica: Calibro FPJ 1304 (manuale, doppio bariletto). Cassa da 39 mm in tantalio. Quadrante laccato blu specchio. Produzione introdotta nel 2009, collezione Souveraine (non limitata ma produzione bassa). Prezzo 2013: ~20.000 € (nuovo). Prezzo 2025: ~40.000 € (usato). CAGR ≈ 8%.
Indice di liquidità: Medio (forte domanda da parte dei collezionisti, ma offerta limitata, a volte ci vuole tempo). Analisi: Nel campo degli indipendenti, il Chronomètre Bleu di François-Paul Journe ha acquisito uno status di culto. Nel 2013, questo orologio valeva 20 k€ nuovo e si trovava leggermente al di sotto sull’usato, essendo FP Journe ancora relativamente di nicchia. Ma la notorietà del maestro orologiaio è esplosa a metà degli anni 2010, provocando una corsa ai suoi pezzi, e in particolare a questo modello «Bleu», più semplice ma con uno stile unico (cassa in tantalio, quadrante blu abbagliante). All’inizio del 2022, un CB partiva per 80 k€ in asta! Dopo il ritorno alla calma, la sua quotazione si situa intorno ai 40 k€ nel 2025, sempre il doppio del 2013. Il suo CAGR ~8% su 12 anni è eccellente, sebbene non lineare (enorme bolla nel 2021 seguita da una correzione della metà). La liquidità è media: la domanda è enorme (ogni esemplare messo in vendita trova un acquirente), ma l’offerta è parsimoniosa, FP Journe produce poco e i proprietari sono affezionati al loro orologio. A volte bisogna pazientare per acquistarne uno al prezzo giusto. Tuttavia, rispetto a molti indipendenti, FP Journe è diventato un blue-chip indipendente: la valorizzazione dei suoi orologi lo colloca subito dopo Patek/AP in termini di desiderabilità. Il Chronomètre Bleu ne è l’emblema accessibile, e il suo percorso è esemplificativo dell’impennata del segmento indipendente di alto livello. Per un investitore nel 2013, era una scommessa su un orologiaio vivente – scommessa che ha pagato moltiplicando il valore per ~2 (o addirittura per 4 al culmine della bolla). È la dimostrazione che investire su un creatore riconosciuto può rendere come investire su un artista nell’arte: rischio più elevato (bassa liquidità, mercato di nicchia), ma potenziale di valorizzazione estremamente forte se il creatore raggiunge l’ultra-culto, come nel caso di Journe oggi. Scopri l’F.P. Journe Chronomètre Bleu e altri tesori orologieri su CatawikiPer un acquisto sereno e un servizio clienti attento, esplora l’F.P. Journe Chronomètre Bleu su Exquisite Timepieces.
28. Patek Philippe Calendario Perpetuo 3940J (1985)
Scheda tecnica: Calibro Patek 240 Q (automatico, calendario perpetuo, fasi lunari, micro-rotore). Cassa in oro giallo da 36 mm. Quadrante crema, 3 contatori (giorno-data, mese-anno, 24h-fasi lunari). Prodotto 1985–2007. Prezzo 2013: ~25.000 € (usato). Prezzo 2025: ~35.000 € (usato). CAGR ≈ 3%.
Indice di liquidità: Basso (orologio elegante complicato, pubblico ristretto). Analisi: Unico calendario perpetuo della lista, il Patek 3940 mostra un volto più modesto della performance. Nel 2013, questo magnifico QP in oro si scambiava a ~25 k€, cifra già considerata “troppo poco per una grande complicazione Patek”. Nel 2025, vale circa 35–40 k€ a seconda della configurazione (sigillato, ecc.). Il CAGR di circa il 3%/anno è il più basso del paniere – grosso modo il 3940 ha solo seguito l’inflazione e l’aumento generale del prezzo dell’oro, senza di più. Tuttavia, rispetto all’indice globale, ha tenuto il passo, e rispetto ad altri QP eleganti (spesso in calo sul mercato), ha resistito bene. La liquidità resta bassa: la clientela per questi Patek classici non è la più attiva, e molti 3940 dormono in cassaforte. Patek ha prodotto numerosi QP da allora, esercitando una pressione al ribasso. Si tratta quindi di un successo relativo: non ha “surclassato” nettamente il mercato, ma ha saputo preservare il suo capitale, il che è già una forma di vittoria per un orologio di questo genere (molti altri QP, ad esempio di Lange o Vacheron, hanno perso valore tra il 2010 e il 2020). La spiegazione risiede nel suo appeal presso i puristi: il 3940 è considerato uno dei Patek più eleganti e riusciti della fine del XX secolo. La sua rivalutazione non è speculativa, è progressiva grazie al ricambio generazionale dei collezionisti. Come investimento, è la tartaruga di fronte alle lepri Rolex/AP: progressione lenta ma costante. Ricorda che le grandi complicazioni classiche sono un investimento di fondo, che offrono forse meno guadagni rapidi ma apportano il prestigio di una complicazione Patek a chi le possiede. Per un indice diversificato, apporta stabilità. Tuttavia, è chiaro che nel contesto 2013–2025, sono stati soprattutto gli sportivi a sovraperformare in termini di performance pura, relegando i QP in fondo alla classifica nonostante la loro bellezza intrinseca. Esplora le aste per il Patek Philippe Calendario Perpetuo 3940J su Catawiki e cogli una bella occasioneIl Patek Philippe Calendario Perpetuo 3940J può anche essere tuo tramite Exquisite Timepieces, specialista in orologi di lusso con un servizio clienti eccezionale.
Scheda tecnica: Calibro Panerai OP I (manuale, base Unitas 6497). Cassa Luminor da 44 mm in acciaio, proteggi-corona. Quadrante “Marina” a 2 linee. Serie Pre-V (prima di Vendôme) prodotta nel 1993 in ~120 esemplari. Prezzo 2013: ~15.000 € (usato). Prezzo 2025: ~40.000 € (usato). CAGR ≈ 8%. Indice di liquidità: Basso (ultra raro, solo collezionisti Paneristi, vendite rarissime). Analisi: Ecco una performance controintuitiva: mentre i Panerai contemporanei sono crollati dal 2013 al 2020, i Panerai precedenti al 1997 (era Pre-Vendôme) sono invece esplosi. La referenza 5218-201/A, un Luminor Marina da 44 mm del 1993 prodotto in ~120 esemplari, valeva circa 15 k€ nel 2013 (cioè già più di un Panerai moderno nuovo). Oggi, è uno dei più ricercati dai Paneristi storici, e le sue rare apparizioni in vendita raggiungono i ~40 k€. Il suo CAGR si avvicina all’8%, paragonabile ai Rolex. Cosa sta succedendo? Essenzialmente una riallocazione della passione Panerai: il marchio “di massa” ha deluso e saturato il mercato, mentre i collezionisti hardcore si sono rifugiati nelle primissime serie degli anni ’90, prodotte dalla piccola manifattura familiare per la Marina italiana. Questi pezzi Pre-V sono il santo graal Panerai, e il loro numero ultra limitato ha creato una penuria organizzata. Con l’effetto nostalgia (vintage anni ’90), sono saliti quando tutto il resto del marchio crollava. La liquidità è bassa: è un micro-mercato di intenditori Panerai, spesso le vendite avvengono tra privati. Ma la domanda c’è ed è disposta a pagare il prezzo. Per chi segue l’indice globale, è un bel caso di gioco controcorrente: quando la maggior parte diceva “Panerai è morto” (valori dimezzati tra il 2013 e il 2018), coloro che hanno investito nelle poche referenze mitiche Pre-V hanno in realtà ottenuto ottimi risultati. Ciò dimostra che anche in un marchio in declino, possono esserci delle pepite che si apprezzano, perché il mercato collezionistico non è monolitico. Alla fine, il 5218-201/A surclassa la maggior parte degli orologi di grandi marche su 12 anni, nonostante l’immagine cupa associata a Panerai in questo periodo – tutto sta nello scegliere la referenza giusta. Il tuo prossimo Panerai Luminor Marina Pre-V 5218-201/A potrebbe trovarsi su Catawiki, dai un’occhiata alle asteExquisite Timepieces è un’altra eccellente opzione per il Panerai Luminor Marina Pre-V 5218-201/A, soprattutto se apprezzi un servizio su misura.Il Panerai Luminor Marina PAM 111, dotato del celebre dispositivo proteggi-corona, sfoggia una cassa a cuscino da 44 mm e un quadrante «sandwich» nero che offre una leggibilità ottimale. Icona del marchio fiorentino, questa apprezzata referenza conserva un valore sostenuto grazie al suo design militare distintivo e al suo robusto movimento a carica manuale. Credito: Bob’s Watches
Scheda tecnica: Calibro Omega 1861. Cassa in acciaio da 42 mm. Quadrante bianco con fumetto di Snoopy + iscrizioni, fondello in zaffiro con Snoopy argentato su smalto blu. Edizione limitata di 1.970 esemplari uscita nel 2015.
Prezzo 2015: 6.000 € (nuovo catalogo). Prezzo 2025: ~30.000 € (usato). CAGR ≈ 17%. Indice di liquidità: Medio (molto ricercato, pochi sul mercato, si vende caro ma gli acquirenti si accalcano). Analisi: Chiudiamo con una delle sensazioni del decennio: lo Speedmaster Silver Snoopy 2015. Avevamo visto lo Snoopy 2003 triplicare – quello del 2015 ha fatto molto di più ancora. Venduto a 6 k€ nuovo, esaurito istantaneamente, ha raggiunto i 30 k€ in pochi anni, ovvero +400%. Il suo CAGR ~17% su 8 anni lo colloca quasi al livello dell’OP41 turchese (solo che qui si tratta di 8 anni completi, una performance notevole). Ha simboleggiato l’attrattiva del collezionista per le serie limitate con storytelling divertente. La riuscita esecuzione del design Snoopy 2015 (illustrazioni, citazione “Failure is not an option”) ha creato un effetto colpo di fulmine, trasformando questo Speedmaster in oggetto di speculazione fin dall’inizio. Il suo prezzo non ha smesso di salire vendita dopo vendita, fino a ~40 k€ nel 2022. Dopo la normalizzazione, ~30 k€ nel 2025. La liquidità è medio-bassa perché a questo livello di prezzo, gli acquirenti sono selezionati, ma la domanda resta superiore all’offerta (solo 1.970 esemplari). Omega ha ovviamente lanciato uno Snoopy 50th illimitato nel 2020, il che ha un po’ calmato le acque sul 2015 consacrandolo al contempo come oggetto di culto in quanto “ultimo Snoopy limitato”. Per l’investitore, è un jackpot: +400% in <10 anni al netto delle spese. Certo, bisognava osare mettere 6k in uno Speedy nuovo nel 2015 e rifiutarsi di indossarlo, ma chi lo ha fatto ha letteralmente sovraperformato il mercato azionario. Quest’ultimo esempio conferma una forte tendenza nel periodo 2013–2025: gli orologi ludici in serie limitata hanno acquisito uno status collezionabile (pensiamo anche allo Swatch-Omega MoonSwatch che, senza raggiungere queste vette, ha generato la sua propria bolla). Lo Snoopy 2015 resterà negli annali come l’orologio che ha dimostrato che si può legare umorismo, patrimonio e valore finanziario. Chiude questa classifica in bellezza, dimostrando che con fiuto e un po’ di fortuna, l’acquirente appassionato del 2015 ha potuto realizzare una delle migliori plusvalenze del decennio orologiero – il tutto godendosi un orologio decisamente simpatico. Catawiki offre una selezione di Omega Speedmaster Snoopy Award 2015: trova il tuo oraConsidera Exquisite Timepieces per il tuo Omega Speedmaster Silver Snoopy Award 2015 se privilegi un acquisto immediato e un servizio clienti di alta gamma.
Dopo questa panoramica delle 30 referenze, appare che le performance più elevate provengono prevalentemente da modelli con forte entusiasmo (hype sui social o hype collezionistico), combinato spesso a un’offerta limitata (edizioni limitate, produzione ristretta o discontinua). Viceversa, gli orologi più classici o prodotti in gran numero (es: Patek QP 3940, JLC Memovox) hanno performance più modeste, a volte appena superiori all’indice globale. Il Grafico 1 (descritto sopra) mostrava già la sovraperformance dell’Indice Value rispetto al mercato globale nel periodo 2013–2025. Si può aggiungere che questa sovraperformance si è accentuata durante le fasi euforiche del mercato (bolla 2020–2022), dove i nostri orologi “value” sono cresciuti molto più rapidamente della media, e poi hanno generalmente resistito meglio in fase di ripiegamento (alcuni hanno corretto, ma nessuno è tornato al suo livello iniziale). In sintesi, i fattori che ricorrono come motori principali sono dettagliati di seguito.
Analisi dei motori di performance
Diversi fattori chiave emergono dallo studio di questi orologi che hanno surclassato il mercato:
Rarità reale o percepita: È probabilmente il denominatore comune più evidente. Numerose di queste referenze erano o prodotte in piccole quantità (Cartier CPCP, FP Journe, Patek 5711/Aquanaut per quote, ecc.), o fuori produzione o limitate nel tempo (Rolex OP turchese 2 anni di produzione, Speedmaster Snoopy 1970 esemplari, ecc.). La rarità alimenta l’aumento dei prezzi squilibrando il rapporto domanda/offerta a favore dei venditori. In alcuni casi, la rarità è organizzata dal marchio (Rolex, Patek), in altri è naturale (piccola manifattura o produzione antica terminata). Ad esempio, il Vacheron 222 (≈ 500 esemplari storici) ha sovraperformato in gran parte perché intrinsecamente raro. Allo stesso modo, il Royal Oak Jumbo era assegnato con parsimonia, creando lunghe liste d’attesa – un terreno propizio alla speculazione.
Effetto “hype” e narrazione mediatica: Diversi orologi del panel hanno visto la loro quotazione esplodere a seguito di un’esposizione mediatica o sui social network intensa. L’OP «Tiffany» ne è l’esempio emblematico, spinto da Instagram e dalla tendenza turchese. Le edizioni Snoopy devono chiaramente la loro aura alle numerose pubblicazioni che celebrano l’occhiolino pop e la storia dell’Apollo 13, fino a farne un meme nella comunità. Si può citare anche il Nautilus 5711A “last edition Tiffany” venduto a 6,5 M$ a fine 2021 che si è riflesso su tutti gli orologi turchesi e sulla follia Nautilus/Patek globalmente. Altro caso, il Tank Cintrée CPCP: un articolo di Hodinkee o di Collectability può bastare a “rivelare” questo genere di pezzo al grande pubblico facoltoso. Così, la copertura mediatica positiva – che sia orchestrata dal marchio (campagna anniversario, riedizione, influencer invitati) o spontanea (viralità di un colore) – crea un potente richiamo di domanda che fa salire i prezzi. Questo fenomeno si è accentuato con la finanziarizzazione del mercato degli orologi: non appena un modello è percepito come “hype”, numerosi acquirenti speculativi entrano in lizza, esacerbando l’aumento. È la dinamica che ha spinto il Royal Oak al vertice (la cultura hypebeast si è impossessata del motivo tapisserie e della quotazione AP).
L’Omega Seamaster Diver 300M ref. 2531.80.00, reso celebre da James Bond negli anni ’90, è oggi molto ricercato dai collezionisti. Con il suo quadrante blu motivo onde, la sua lunetta da sub blu marina e le sue lancette scheletrate, questo orologio subacqueo automatico unisce estetica emblematica e affidabilità comprovata. Ormai fuori produzione, ha visto il suo valore aumentare significativamente sul mercato secondario, illustrando l’attrattiva duratura degli «orologi Bond». Credito: Bob’s Watches
Accessibilità del prezzo d’ingresso: Un fattore più sottile è il ruolo del prezzo iniziale relativamente basso di alcuni orologi, che ha favorito un’ampia diffusione tra gli acquirenti – e quindi una possibile esplosione della domanda in seguito. Ad esempio, lo Snoopy 2015 costava “solo” 6 k€, rendendone l’acquisto fattibile per molti collezionisti, creando una base molto ampia di fan una volta esaurito (da cui forte domanda residua, da cui aumento dei prezzi). Idem per l’Oyster Perpetual turchese: è un Rolex in acciaio entry-level, il che l’ha reso ultra ambito da un pubblico giovane alla ricerca di un «biglietto d’ingresso Rolex divertente». La sua relativa accessibilità ha paradossalmente contribuito a farlo salire alle stelle una volta instauratasi la penuria. Si osserva spesso che le maggiori plusvalenze in % si realizzano su orologi inizialmente accessibili; al contrario, pezzi costosi fin dall’inizio (es: un Patek Grande Complication) hanno meno margine di progressione in % perché la base di clientela è più ristretta. Ciò si vede nel nostro indice: la top 5 dei CAGR è occupata da orologi che valevano tra i 5 k€ e i 15 k€ inizialmente, non da quelli che valevano già 50 k€. Il mercato dei collezionisti adora scovare «sleeper hits» a buon mercato e spingerli al rialzo, più che premiare gli ultra-lusso (salvo eccezioni tipo Nautilus).
Compatibilità “Business-Casual” e tendenza lifestyle: Un aspetto non quantificabile ma reale è l’adeguatezza allo stile di vita contemporaneo. Gli anni 2010-2020 hanno consacrato il dominio del casual chic, dello streetwear di lusso, ecc. Numerosi orologi sovraperformanti corrispondono esattamente a questi codici: Rolex sportivi in acciaio passe-partout, Royal Oak/Nautilus in acciaio che vanno bene sia con una t-shirt che con un abito – il famoso orologio “one watch collection”. Cartier ha approfittato dell’onda “quiet luxury” (modelli discreti ma lussuosi indossati da figure di stile, es: Succession). Alla fine, gli orologi che si sposano bene con uno stile giovane, dinamico, polivalente hanno avuto il vento in poppa. Ad esempio, il GMT Batman, il Daytona, l’Aquanaut, incarnano questa vibrazione di oggetti di lusso utilizzabili quotidianamente: è ciò che cerca la nuova clientela facoltosa, il che dopa la domanda. Al contrario, gli orologi molto formali o anacronistici (oro giallo, 33 mm, triplo calendario elegante) hanno arrancato in valore. Il mercato valorizza ciò che è “indossato e visto”, e quindi gli orologi allineati sui codici di moda attuali hanno acquisito un premio di valorizzazione. Il nostro indice ne è la prova vivente: oltre il 70% delle referenze sono modelli sportivi o dal design marcatamente casual (Grafico 2 sopra, settore blu + verde + rosso), pochissimi orologi puramente “eleganti”. Questo fattore è legato ai precedenti: l’hype mediatico è spesso attorno a un’estetica (blu Tiffany, Snoopy divertente, ecc.), e l’accessibilità del prezzo si ritrova più in linee acciaio/casual che nell’orologeria complicata.
Combinando questi fattori, si delinea il profilo tipo dell’orologio che sovraperforma: produzione limitata + forte desiderabilità lifestyle + prezzo iniziale ragionevole. Ovviamente, non tutti li cumulano (un Royal Oak Jumbo non è economico inizialmente, uno Snoopy non è un design passe-partout business), ma ognuno spunta almeno due caselle, formando un cocktail favorevole alla creazione di un “valore rifugio” orologiero che prende valore. Bisogna aggiungere un ingrediente contestuale maggiore: la liquidità globale del mercato e l’afflusso di investitori. Nel periodo 2013–2022, gli orologi di lusso sono passati da oggetto di passione a classe di attivi riconosciuta, sostenuta da indici, rapporti finanziari (Morgan Stanley, ecc.) e dalla mediatizzazione di vendite record. Questo afflusso di capitali ha amplificato l’aumento dei modelli giudicati più “bancabili” (da cui bolle su Rolex/AP). In altre parole, la performance del nostro indice non è arrivata per caso: ha beneficiato di un contesto macro eccezionale (tassi bassi, liquidità abbondanti, nuovi ricchi in Asia, ecc.) che ha potenziato la domanda di orologi come investimento piacere.
In conclusione, se l’Indice 2025 mette in luce eccellenti performance e se l’investimento orologiero nel periodo 2013–2025 ha potuto essere più redditizio di molti altri investimenti, non bisogna perdere di vista i rischi propri di questo mercato di passione. La pazienza, la selezione rigorosa dei pezzi (come abbiamo fatto con queste 30 referenze) e la gestione degli aspetti pratici (assicurazione, rivendita controllata) sono indispensabili per trasformare la potenziale plusvalenza “virtuale” in un guadagno reale e sicuro nelle tasche del collezionista-investitore. In definitiva, l’analisi di questi orologi “value” sottolinea che l’orologeria di lusso, quando si punta alle giuste referenze, ha offerto nel periodo 2013–2025 non solo piacere orologiero, ma anche rendimenti più che onorevoli – ricordando al contempo che il mercato non è unidirezionale e che una gestione oculata è necessaria per concretizzare queste performance. Il futuro dirà se le 30 elette del nostro indice continueranno a surclassare il mercato nel decennio a venire, ma la loro storia stabilisce fin d’ora un riferimento prezioso per chi desidera coniugare passione e investimento nel mondo dell’alta orologeria. « `
Fondateur de JamaisVulgaire, j'aime trouver des marques novatrices, au bon rapport qualité/prix et me demander en quoi elles apportent quelque chose dans le marché de la mode masculine.
Pour bien s'habiller, il faut comprendre le vêtement, mais aussi la marque et sa stratégie.