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Citizen Jet Parawater: L’investimento orologiero più sottovalutato del 2025
Mentre il mercato del vintage si infiamma per le solite referenze sopravvalutate, un orologio subacqueo giapponese degli anni ’60 sfida ogni logica orologiera: impermeabile fino a 50 metri senza corona a vite, con uno spessore di soli 11 mm e ancora accessibile a meno di 1.200 euro. Il Citizen Jet Parawater potrebbe essere l’investimento orologiero più sottovalutato del 2025.
Un diver senza corona a vite? Se siete come me, questa semplice frase dovrebbe far scattare il vostro radar di appassionati esperti. Eppure è esattamente ciò che Citizen è riuscita a fare con il suo Jet “Parawater” tra il 1960 e il 1967: creare un orologio subacqueo perfettamente impermeabile, sfidando tutti i codici stabiliti del settore.
Mentre Rolex e Omega si contendevano il primato con casse massicce e corone sporgenti, gli ingegneri giapponesi sviluppavano discretamente un sistema di impermeabilità rivoluzionario basato su guarnizioni a doppio labbro. Il risultato? Un orologio dal profilo sottile come un dress watch (11 mm!), in grado di accompagnarvi fino a 50 metri di profondità.
Ma è qui che la storia diventa davvero interessante: mentre questa meraviglia tecnica rimane in gran parte ignorata dal mercato occidentale, il suo valore sta crescendo silenziosamente dal 2021. I dati che ho raccolto suggeriscono un potenziale di raddoppio a medio termine. E vi spiegherò esattamente perché.
Contesto storico: Una rivoluzione tecnica controcorrente
Per cogliere l’unicità del Jet Parawater, è fondamentale immergersi nel contesto orologiero della fine degli anni ’50. L’impermeabilità era allora il nuovo campo di battaglia delle manifatture, e la soluzione dominante – la corona a vite – imponeva vincoli estetici, dando vita a orologi spesso spessi. Citizen, fedele alla sua filosofia di democratizzare l’innovazione, cercò un’altra via.
Il sistema “Parawater”: l’invenzione dell’impermeabilità elegante
Il punto di svolta arriva nel 1959 con il lancio del primo orologio da polso giapponese completamente impermeabile, il Parawater. Non si trattava di un semplice componente, ma di un sistema di impermeabilità integrato e sofisticato. La tecnologia si basava sull’uso di O-ring realizzati con una gomma speciale, un copolimero di butadiene-acrilonitrile, posizionati strategicamente sul fondello a vite e sul vetro acrilico.

L’innovazione principale risiedeva, tuttavia, nel complesso corona-tubo. Invece di ricorrere a una classica filettatura esterna, Citizen sviluppò un tubo della corona specifico che ospitava una guarnizione interna a doppio labbro. Questo ingegnoso meccanismo sfruttava la pressione dell’acqua per rafforzare l’impermeabilità: maggiore era la profondità, più la guarnizione veniva compressa contro l’albero della corona, garantendo un’ermeticità fino a 50 metri. Questo approccio non era un compromesso, ma una scelta deliberata. Incarnava una filosofia ingegneristica giapponese che mirava a una funzionalità robusta attraverso un design intelligente piuttosto che a una sovraingegnerizzazione visibile. Preservando un profilo sottile e una corona di dimensioni modeste, Citizen creò uno dei primi veri “skin-diver” – un orologio a suo agio sia sotto il polsino di una camicia che durante un’immersione costiera.

Per dimostrare la validità del suo sistema, Citizen orchestrò un’audace campagna di marketing e un test scientifico su vasta scala: le famose traversate del Pacifico. A partire dal 1962, e in modo più strutturato con il progetto “Kuroshio 64”, centinaia di orologi Parawater (inclusi i modelli Jet a movimento automatico) furono legati a boe di ricerca oceanografica e lanciati nella corrente di Kuroshio. Il risultato fu un successo strepitoso. Anni dopo, furono ritrovate delle boe, in particolare nel 1966 al largo di Manzanita, Oregon (Stati Uniti), con orologi ancora perfettamente funzionanti. Questa epopea non solo convalidò la tecnologia Parawater, ma forgiò anche la leggenda del Jet.
Il Motore “Jet”: un rotore periferico, una firma sonora
Il cuore meccanico del Jet Parawater è singolare quanto la sua cassa. È essenziale correggere qui un’informazione errata che a volte circola: i calibri della famiglia Jet (serie 03xx, 11xx, 41xx) che equipaggiano questi modelli dal 1960 al 1967 non oscillano a 28.800 alternanze/ora (A/h). Funzionano tutti a una frequenza di 18.000 A/h (cioè 2,5 Hz). I movimenti a frequenza più alta saranno appannaggio di linee successive come i Leopard o i Chrono Master.

L’architettura del movimento “Jet” è notevole. Al posto di una massa oscillante classica fissata al centro, utilizza un rotore periferico: un anello zavorrato e dentato che scorre su una pista di cuscinetti a sfera che cinge il calibro. Questa soluzione, complessa e costosa da produrre, offre una carica efficiente grazie a una coppia elevata e, soprattutto, un’esperienza sensoriale unica. I collezionisti descrivono una sensazione di carica frenetica e un suono caratteristico – un leggero “shaa-shaa” (シャーシャー in giapponese) – udibile quando il rotore è in azione. Questo carattere meccanico, lungi dall’essere un difetto, è un’attrazione principale per gli amanti del vintage. Pertanto, la frequenza di 18.000 A/h non è una limitazione ma una scelta deliberata, che privilegia un’architettura di carica fuori dal comune e una personalità meccanica decisa.
È opportuno precisare inoltre che il «Cal. 150» menzionato nella nostra tabella di analisi si riferisce al prefisso della famiglia di casse, e non al movimento stesso. I calibri rilevanti per i modelli qui studiati appartengono alla famiglia 1120/1121 (movimento Jet con funzione data), disponibili con 19, 21, 23 o 27 rubini a seconda delle versioni.
Posizione nella gamma e rinascita moderna
Il Jet Parawater occupa un posto cruciale nella storia di Citizen. Fa da ponte tra il primo Parawater Deluxe a carica manuale del 1959 e le gamme di successo che seguiranno, come gli Auto Dater Seven Star e Crystal Seven. Rappresenta un periodo di intensa creatività durante il quale Citizen non esitò a esplorare soluzioni tecniche audaci. Dopo decenni di relativa discrezione sui mercati occidentali, il modello sta vivendo una notevole ripresa di interesse dal 2021, trainato da una comunità di collezionisti sedotti dal suo profilo sottile, dalla sua ricca storia e dal suo eccellente rapporto qualità-prezzo. Questo risveglio tardivo è il motore principale del suo attuale potenziale di apprezzamento.


Metodologia di valutazione e analisi di mercato (2015-2025)
Per anni, il Jet Parawater è stato una bella addormentata. Il suo valore seguiva saggiamente quello degli altri orologi Citizen vintage, senza fare scalpore. Ma tutto è cambiato nel 2021. Improvvisamente, il suo valore è schizzato alle stelle, superando di gran lunga l’indice di riferimento. L’orologio stava finalmente vivendo la sua “rinascita”, spinto da una domanda in continua crescita.
Il segreto del suo potenziale risiede in una sorprendente frattura geografica.
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Da un lato, il Giappone, dove l’orologio è abbondante e liquido, un classico consolidato con prezzi stabili.
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Dall’altro, l’Occidente, dove rimane una rara e ambita rarità, con un’offerta molto più limitata.
È qui che risiede l’opportunità. La scarsità in Occidente, di fronte a una domanda crescente, crea una tensione meccanica sui prezzi. Il mercato è in piena fase di recupero per allinearsi agli standard giapponesi. Il fatto che modelli nuovi di stock (NOS) appaiano ancora in Giappone dimostra che esistono esemplari perfetti, che agiscono come un gold standard che traina l’intero mercato verso l’alto.
Un avvertimento, però: se il suo movimento è una roccia, il suo tallone d’Achille è l’impermeabilità. La guarnizione specifica della corona, introvabile oggi, è il punto cruciale da verificare prima di qualsiasi acquisto.
Cinque varianti «smart-buy» sotto la lente
All’interno della famiglia Jet Parawater, cinque referenze si distinguono per la loro estetica, la loro rarità e il loro potenziale di investimento. Ognuna rappresenta una diversa porta d’accesso a questo universo affascinante.
1. Ref. 150-3011: L’entry-level “Blue Chip”


- Scheda Tecnica:
- Calibro: automatico Citizen 1120/1121 (21 rubini, 18.000 A/h)
- Cassa: acciaio inossidabile (diametro 36 mm, spessore 11 mm)
- Vetro: acrilico (diametro 30 mm)
- Impermeabilità (origine): 50 m
- Lunetta: liscia, acciaio lucido
- Quadrante: argentato, finitura soleil (“sunburst”)
- Anni di produzione: 1960-1963
- Analisi: È la quintessenza del Jet Parawater. La sua estetica pulita – quadrante argentato classico e lunetta liscia – la rende la più versatile delle cinque varianti. Incarna alla perfezione il concetto di “dress-diver”, capace di adattarsi a ogni situazione. La sua liquidità Alta sul mercato la rende il punto d’ingresso più sicuro per chi scopre il modello. È la referenza di riferimento. Insomma, un must-have.
- Potenziale di investimento: SOLIDO. Un pezzo fondamentale per ogni collezione Citizen degna di questo nome. Il suo valore dovrebbe conoscere un apprezzamento regolare, in linea con la crescente notorietà del modello.
2. Ref. 150-3012: Lo spirito “tool watch”

- Scheda Tecnica:
- Calibro: automatico Citizen 1120/1121 (21 rubini, 18.000 A/h)
- Cassa: acciaio inossidabile (diametro 36 mm, spessore 11 mm)
- Vetro: acrilico (diametro 30 mm)
- Impermeabilità (origine): 50 m
- Lunetta: acciaio, marcatura a triangolo a ore 12 (tipo sub), bidirezionale a frizione (o 60 scatti)
- Quadrante: nero, finitura laccata (“glossy”)
- Anni di produzione: 1961-1964
- Analisi: Questa variante abbraccia pienamente il suo DNA da sub. Il quadrante nero ad alto contrasto e il riferimento triangolare sulla lunetta le conferiscono un aspetto decisamente funzionale, molto “tool watch”. La sua liquidità Media indica che è meno comune della 3011, ma è molto ricercata dai collezionisti che privilegiano un’estetica subacquea autentica. Il meccanismo della lunetta (a frizione semplice o a scatti) è sia un punto di autenticazione che una curiosità tecnica da sottolineare.
- Potenziale di investimento: ELEVATO. Il suo potenziale di apprezzamento è superiore a quello della 3011 grazie al suo forte appeal da orologio-strumento e alla sua relativa rarità. È un valore sicuro per l’amatore illuminato in cerca di originalità.
3. Ref. 150-3020: L’esotico “Count-Down”

- Scheda Tecnica:
- Calibro: automatico Citizen 1120/1121 (21 rubini, 18.000 A/h)
- Cassa: acciaio inossidabile (diametro 36 mm, spessore 11 mm)
- Vetro: acrilico (diametro 30 mm)
- Impermeabilità (origine): 50 m
- Lunetta: bidirezionale a frizione, graduata da 60 a 0 (“count-down”)
- Quadrante: blu, finitura soleil (“sunburst”)
- Anni di produzione: 1962-1965
- Analisi: Ecco la scelta dell’intenditore. La lunetta “count-down” è una complicazione rara e particolarmente ingegnosa per misurare un tempo residuo, il che la distingue dal 99% degli orologi subacquei dell’epoca (solitamente dotati di lunette che misurano il tempo trascorso). Abbinata a un quadrante blu vibrante, emana un carattere decisamente anni ’60. La sua liquidità Media testimonia una nicchia di collezionisti esperti, pronti a uscire dai sentieri battuti per acquistare questa versione singolare.
- Potenziale di investimento: SPECULATIVO. È la variante con il più alto potenziale di plusvalenza in percentuale. Le sue caratteristiche uniche la rendono un pezzo a parte, suscettibile di raggiungere un premio significativo nel tempo. Da riservare a chi ama fare scommesse calcolate.
4. Ref. 150-3031: La rarità inafferrabile

- Scheda Tecnica:
- Calibro: automatico Citizen 1120/1121 (21 rubini, 18.000 A/h)
- Cassa: acciaio inossidabile (diametro 36 mm, spessore 11 mm)
- Vetro: acrilico (diametro 30 mm)
- Impermeabilità (origine): 50 m
- Lunetta: bidirezionale, con graduazioni e numeri rossi (stile regata)
- Quadrante: champagne
- Anni di produzione: 1963-1966
- Analisi: Il punteggio di liquidità Basso posiziona questa referenza come il “graal” della serie. È estremamente rara sul mercato. L’abbinamento di un elegante quadrante champagne con il tocco sportivo dei numeri rossi sulla lunetta crea un’estetica unica e molto attraente. È l’obiettivo finale per il collezionista paziente e determinato.
- Potenziale di investimento: MOLTO ALTO. L’esempio perfetto del rapporto rischio/rendimento. Il suo valore è direttamente correlato alla sua rarità: un esemplare impeccabile supera già la soglia dei 1.200 € e stabilirebbe senza dubbio un nuovo record per la famiglia Jet Parawater. La 3031 è il gioiello nascosto per eccellenza.
5. Ref. 150-3050: L’omaggio JDM
- Scheda Tecnica:
- Calibro: automatico Citizen 1120/1121 (21 rubini, 18.000 A/h)
- Cassa: acciaio inossidabile (diametro 36 mm, spessore 11 mm)
- Vetro: acrilico (diametro 30 mm)
- Impermeabilità (origine): 50 m
- Lunetta: inserto in smalto nero
- Quadrante: nero, data bilingue (Kanji/Inglese)
- Anni di produzione: 1964-1967
- Analisi: È la referenza preferita del collezionista nippofilo. Il disco data bilingue Kanji/Inglese è una caratteristica molto ricercata che conferma la sua origine JDM (Japanese Domestic Market). L’inserto della lunetta in smalto nero offre una finitura profonda e brillante – superiore a una lunetta in alluminio verniciato – ma è anche più fragile e soggetto a crepe. È un punto di vigilanza da valutare al momento dell’acquisto.
- Potenziale di investimento: OBIETTIVO DA INTENDITORE. Un valore sicuro e stabile, sostenuto dal suo specifico appeal JDM. Sebbene il rischio di una lunetta danneggiata sia reale (sostituzione quasi impossibile), un esemplare in perfette condizioni costituisce un pezzo di prima scelta, apprezzato da una base di collezionisti devoti.
Sintesi dell’investimento e guida all’acquisto
Insomma, cosa possiamo trarne concretamente? L’intera analisi si traduce in alcuni consigli pratici per l’investitore avveduto.
Tabella riepilogativa multiconvaluta
# | Rif. cassa | Lunetta | Quadrante | Anni | Prezzo 2015 (€) | Prezzo 2025 (€) | CAGR | Liquidità | Prezzo 2025 (USD) | Prezzo 2025 (HKD) | Prezzo 2025 (SGD) |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 150-3011 | Liscio acciaio | Silver sunburst | 1960-63 | 450 | 1.050 | ≈ 9 % | Alta | ≈ 1.130 | ≈ 9.030 | ≈ 1.580 |
2 | 150-3012 | Incisa 12h | Nero gloss | 1961-64 | 480 | 1.100 | ≈ 9 % | Media | ≈ 1.180 | ≈ 9.460 | ≈ 1.650 |
3 | 150-3020 | “Count-Down” | Blu sunburst | 1962-65 | 460 | 1.020 | ≈ 8 % | Media | ≈ 1.100 | ≈ 8.770 | ≈ 1.530 |
4 | 150-3031 | Cifre rosse | Champagne | 1963-66 | 420 | 980 | ≈ 8 % | Bassa | ≈ 1.050 | ≈ 8.430 | ≈ 1.470 |
5 | 150-3050 | Nera smalto | Kanji/Inglese | 1964-67 | 490 | 1.150 | ≈ 9 % | Media | ≈ 1.240 | ≈ 9.900 | ≈ 1.730 |
Checklist per l’acquisto e autenticazione
L’acquisto di un Jet Parawater deve essere condotto con diligenza. Ecco i punti di controllo essenziali:
- Corona: Verificare la corona scanalata firmata “CTZ”, tipica di questo periodo. Corone non firmate o con una semplice “C” possono equipaggiare i primissimi modelli, ma diffidate delle sostituzioni non impermeabili. Il punto critico è l’integrità della guarnizione interna a doppio labbro, un pezzo originale non riprodotto e indispensabile per l’impermeabilità.
- Fondello: Esigete foto nitide. L’incisione “PARAWATER” deve essere ben presente e non sbiadita da una lucidatura eccessiva. Il formato del numero di cassa (es. JT150-3011, poi dal 1965 un formato 4-xxxxxx) deve corrispondere al periodo di produzione e al modello – un indizio fondamentale per autenticare il pezzo.
- Movimento: Un servizio recente è un grande vantaggio. Un calibro Jet 1120/1121 in buona salute deve mostrare un’ampiezza superiore a 240°. Per le varianti JDM, la presenza del disco data Kanji/Inglese è imperativa. Non esitate a chiedere una foto del movimento completo, con il rotore visibile.
- Lunetta e quadrante: Per le lunette con inserto in smalto (in particolare la ref. 150-3050), ispezionare meticolosamente l’assenza di crepe, anche minime. Su tutti i modelli, prestare attenzione ai segni di infiltrazione di umidità (macchie, vernice scrostata) o a una riluminatura di scarsa qualità (vernice luminescente applicata grossolanamente).
Rischi e benefici
Rischi:
- Pezzi di ricambio: Il rischio principale risiede nella rarità dei componenti specifici del modello, in particolare le guarnizioni del tubo della corona e gli inserti della lunetta. È il tallone d’Achille di molti Citizen vintage.
- Stato estetico: Una lucidatura eccessiva che smussa gli spigoli della cassa, una lunetta in smalto crepata o un quadrante riluminato sono tutti fattori che possono annientare il valore di un esemplare. (Quanto a trovare un esemplare con scatola e documenti originali, ammettiamolo, è diventata una fantasia da collezionista incallito…)
Benefici:
- Valore storico e tecnico: L’opportunità di possedere una pietra miliare della storia orologiera giapponese al prezzo di una micro-marca moderna senza storia. È un pezzo di patrimonio, né più né meno.
- Potenziale finanziario: Una tesi credibile, supportata dai dati, di un ritorno sull’investimento x2 man mano che il profilo del modello cresce in Occidente. In altre parole, si acquista oggi sotto i radar ciò che potrebbe essere la pepita di domani.
- Piacere di collezionare: La gioia di indossare un orologio dal carattere immenso, dalle proporzioni perfette e dall’anima meccanica affascinante. Indossare un Jet Parawater significa rivivere una pagina di storia, con la soddisfazione segreta di sapere che il proprio investimento è ben piazzato.
Conclusione
Il Citizen Jet “Parawater” è molto più di un semplice orologio subacqueo vintage. Materializza una brillante filosofia di design giapponese della metà del XX secolo, che privilegiava soluzioni eleganti ed estetica versatile là dove altri optavano per la forza bruta. Oggi, il mercato si sta risvegliando a ciò che i collezionisti giapponesi sanno da tempo. La confluenza di una storia avvincente, una meccanica unica e un design che sembra più attuale che mai rende il Jet “Parawater” uno degli acquisti più intelligenti del mercato degli orologi vintage per il 2025. È forse l’affare del decennio per gli appassionati esperti. Per il collezionista in cerca di un pezzo che offra profondità storica, intrigo meccanico e potenziale finanziario tangibile, la ricerca di un capolavoro a meno di 1.200 € può – e dovrebbe – concludersi con il Citizen Jet “Parawater”. Allora, pronti a tuffarvi?
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