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10 Grand Seiko sotto i 5.000 € da comprare subito prima del boom dei prezzi

2025: 10 Grand Seiko “Grammar of Design” ancora sotto i 5.000 €

2025: 10 Grand Seiko “Grammar of Design” ancora sotto i 5.000 € (prima del boom)

Grand Seiko, la divisione di prestigio di Seiko, ha saputo forgiare fin dagli anni ’60 un’identità estetica unica, codificata dal famoso “Grammar of Design” di Taro Tanaka. Oggi, nel 2025, mentre la speculazione infuria sul mercato orologiero, restano ancora alcune referenze Grand Seiko emblematiche di questo stile – e sorprendentemente abbordabili, sotto la soglia dei 5.000 € – la cui quotazione potrebbe presto impennarsi. Quali sono questi custodi del tempio stilistico nipponico? Perché incarnano il DNA Grand Seiko? E soprattutto, meritano che un collezionista esperto vi si interessi prima che sia troppo tardi (e che i loro prezzi esplodano)? Risposte di un esperto appassionato, attraverso una selezione meticolosa di dieci modelli “Grammar of Design” dal forte potenziale.

Affissione pubblicitaria giapponese del 1969 che presenta un Grand Seiko e un King Seiko, simbolo di precisione
Affissione pubblicitaria giapponese del 1969 che presenta in coppia un Grand Seiko (GS) e un King Seiko (KS). In basso si legge lo slogan “Fruit of Precision and Style” (frutto della precisione e dello stile). A quell’epoca, Grand Seiko cercava di imporsi sugli svizzeri attraverso l’eccellenza tecnica e estetica (quadrante pulito, lancette sfaccettate, cassa brillante). Questa affissione illustra bene l’atmosfera ovattata e raffinata che il marchio voleva associare a GS.

Il “Grammar of Design”: nove comandamenti dello stile Grand Seiko

Nel 1962, un giovane designer di Seiko di nome Taro Tanaka pose le basi del “Grammar of Design”, letteralmente una grammatica del design destinata a definire l’identità visiva di Grand Seiko. Fino ad allora, i primi GS (apparsi nel 1960) erano tecnicamente impressionanti ma restavano esteticamente sobri, senza una firma forte. Tanaka, osservando gli orologi svizzeri nelle vetrine del quartiere di Ginza, capì che Grand Seiko doveva catturare lo sguardo con una lucentezza e una nettezza superiori. Formulò allora tre principi fondamentali:

  • Innanzitutto, tutte le superfici e gli angoli della cassa, del quadrante, delle lancette e degli indici devono essere piatti e geometricamente perfetti (nessuna curvatura complessa), al fine di riflettere la luce come uno specchio.
  • In secondo luogo, le superfici devono essere il più larghe e sfaccettate possibile, massimizzando le zone piane sulla cassa e la leggibilità delle lancette e degli indici.
  • Infine, ogni superficie lucidata deve esserlo a specchio e senza distorsioni, per un gioco di luci e ombre sorprendente, ottenuto grazie alla lucidatura Zaratsu ultraprecisa.

Sulla base di questi grandi principi, Tanaka declinò nove elementi concreti noti come “Grand Seiko Style”. Si possono riassumere così:

  1. Indice a doppia larghezza a ore 12 (per un orientamento immediato del quadrante).
  2. Indici orari rettangolari multisfaccettati, brillanti e applicati.
  3. Lancette delle ore e dei minuti multisfaccettate, dal taglio impeccabile (spesso di tipo dauphine).
  4. Quadrante perfettamente piatto (evitare qualsiasi curvatura che ostacoli la lettura).
  5. Lunetta ultra-lucida, lucidata Zaratsu, con bordi netti e priva di distorsioni.
  6. Cassa con fianchi anch’essi lucidati a specchio, con bordi vivi e riflessi profondi.
  7. Cassa con fianchi curvi verso l’interno, per affinare visivamente l’orologio e giocare sui riflessi.
  8. Corona semi-incassata nella cassa, che apporta comfort al polso e una linea laterale pulita.
  9. Infine, ogni referenza dispone di una cassa specifica e originale (nessuna carrure generica riciclata da un modello all’altro). Quest’ultimo punto, spesso misconosciuto, assicurava l’unicità di ogni GS: un vero tour de force industriale.
Primo piano di un Grand Seiko 44GS del 1967, quadrante argentato e lancette dauphine
Grand Seiko 44GS rif. 4420-9000 (1967) su cuoio. Questo orologio incarna lo stile Grammar of Design iniziato lo stesso anno: cassa “Katana” angolosa (qui da 37,9 mm, tutta in piani piatti lucidati e spigoli vivi), quadrante argentato soleil con indici smussati, lancette dauphine lucidate, logo Seiko applicato e corona parzialmente incassata nel fianco. Un design tagliente e luminoso, ancora stupefacente a quasi 60 anni di distanza.

Questo stile Grand Seiko, inaugurato dalla 44GS nel 1967, è immediatamente riconoscibile e attraverserà i decenni, dal vintage ai modelli contemporanei. Esprime una filosofia giapponese dell’estetica: la bellezza nata dal contrasto tra ombra e luce su superfici pure. Un orologio Grand Seiko deve “sparkle with quality” (scintillare di qualità), riflettendo il minimo raggio di luce sulle sue sfaccettature lucidate come un paravento giapponese gioca con il sole. Tanaka l’aveva capito: combinando tradizione nipponica e rigore industriale, ha definito quello che sarebbe diventato l’DNA visivo di Grand Seiko fino ad oggi, con una atemporalità che impone rispetto (chi altro può vantare un design quasi immutato dagli anni Sessanta?).

Dettagli di un quadrante Grand Seiko 44GS vintage: indici lucidati, logo Seiko e GS applicati
Primo piano del quadrante della GS 44GS vintage precedente: si ammirano gli indici a “blocchi” lucidati a specchio, leggermente ingialliti dagli anni, i loghi Seiko e Grand Seiko applicati (Seiko in alto, GS in basso accompagnato dall’emblema stellato del cronometro). La leggibilità è esemplare nonostante l’assenza di luminova. Questo livello di dettaglio artigianale (ma prodotto in serie) è stato a lungo ignorato al di fuori del Giappone, prima che i collezionisti si rendessero conto del valore di questi GS vintage.

Fatto interessante, pochissimi modelli moderni seguono alla lettera tutti questi precetti originali. Nel corso degli anni, Grand Seiko ha introdotto altri design (casse 62GS senza lunetta, serie 56GS più arrotondata, o recentemente la collezione Evolution 9). Tuttavia, le referenze che abbiamo selezionato rispettano tutte lo spirito Tanaka nei loro codici stilistici: superfici piane generose, angoli netti, lucidatura Zaratsu, quadranti puliti con indici sfaccettati ben brillanti, spesso nessuna complicazione tranne la data – insomma, la quintessenza del Grand Seiko Style. Per alcune, è evidente al primo colpo d’occhio; per altre, è più sottile, ma l’anima del “Grammar of Design” è decisamente lì, sotto il vetro. Prima di entrare nel vivo dell’argomento (i nostri 10 orologi), una parola su come li abbiamo scelti.

Metodologia: come abbiamo selezionato questi 10 orologi?

Selezionare 10 Grand Seiko “Grammar of Design” sotto i 5.000 € nel 2025 non è un’impresa da poco. Il mercato è molto evoluto, e numerose GS classiche hanno già visto i loro prezzi salire (le riedizioni limitate come la SBGW047 “44GS” o la SBGW253 “First” superano oggi ampiamente questa soglia, per citarne solo alcune). I nostri criteri sono stati quindi rigorosi:

  • Prezzo: inferiore a 5.000 € al momento della stesura. Ci basiamo sui prezzi di transazione constatati tra il 2022 e il 2025 su piattaforme come Chrono24, Catawiki, eBay, ecc., nonché durante vendite all’asta (Yahoo! Japan Auctions, ad esempio). Le valute sono state convertite (USD, JPY, SGD in EUR) al tasso medio attuale (1 € ≈ 1,08 $ ≈ 150 ¥ ≈ 1,45 S$). Naturalmente, il mercato fluttua, ma le nostre stime per il 2025 per ogni modello vogliono essere realistiche, escluse le pièces da collezione full-set in condizioni New Old Stock.
  • Disponibilità: abbiamo escluso le edizioni ultra-limitate introvabili o i pezzi venduti unicamente in Giappone senza alcuna presenza sul mercato internazionale dell’usato. Gli orologi selezionati sono, come minimo, scambiabili tramite commercianti specializzati o forum, o apparsi in vendite pubbliche.
  • Identità “Grammar of Design”: ogni referenza scelta sfoggia chiaramente (o discretamente) diversi elementi dello stile Tanaka sopra elencati. È soggettivo, ma giustifichiamo per ogni pezzo in cosa rappresenta questa estetica. Non si tratta di includere un modello Sport o Evolution 9 fuori tema, anche se sotto i 5.000 €.
  • Potenziale di investimento: è un criterio un po’ “sgarbato” per un amatore sincero, ma siamo franchi: l’articolo si intitola “prima del boom”. Selezioniamo quindi GS il cui prezzo è rimasto stabile o è progredito poco negli ultimi 10 anni e che, secondo noi, potrebbero vedere aumentare significativamente la loro quotazione nei prossimi 5-10 anni (rarità crescente, appeal internazionale per i GS vintage, ecc.). Ciò esclude ad esempio la famosa SBGA211 “Snowflake” o la recente “White Birch” già molto apprezzate, ma include modelli oggi un po’ sottovalutati.

Per spirito di trasparenza, precisiamo che non deteniamo nessuno di questi orologi in stock né abbiamo alcun interesse finanziario diretto nel loro aumento di valore (ahimè!). Il nostro approccio è innanzitutto passionale e culturale: mettere in luce segnatempo ingiustamente snobbati o misconosciuti. Detto questo, anche l’amatore più romantico ha un conto in banca da gestire: tanto vale unire l’utile al dilettevole puntando su pezzi che potrebbero prendere valore!

Top 10 dei Grand Seiko “Grammar of Design” da conoscere (e a meno di 5.000 €)

Entriamo nel vivo del soggetto con la nostra selezione di dieci referenze Grand Seiko. Ciascuna sarà presentata con la sua scheda tecnica sommaria, il richiamo del suo prezzo nel 2015 vs 2025 (per misurare la traiettoria della sua quotazione), il suo CAGR (tasso di crescita annuo composto stimato) sul periodo, e la nostra analisi del potenziale futuro. Non si tratta di un consiglio finanziario (gli orologi non possono essere ridotti a questo), ma di un parere informato, sincero e un po’ soggettivo di un amante del marchio che osserva questi modelli evolvere da anni. Spazio alla classifica – senza un ordine particolare, perché ognuna ha i suoi punti di forza.

1. Grand Seiko SBGW231 (Cal. 9S64) – Eleganza intramontabile, calibro manuale

Grand Seiko SBGW231, quadrante avorio pulito e cassa in acciaio da 37,3 mm
Il Grand Seiko SBGW231 offre un design purista: cassa in acciaio da 37,3 mm con finiture Zaratsu impeccabili, quadrante avorio opaco (leggera grana a guscio d’uovo) con indici lucidi sfaccettati e lancette dauphine ultra-taglienti. Niente data, niente fronzoli: l’ora, quella vera, in uno scrigno di sobrietà che ricorda furiosamente i GS degli anni Sessanta. Il calibro 9S64 (manuale, 3 giorni di riserva) si ammira attraverso il fondello in zaffiro.

Scheda tecnica: Lanciata nel 2018 per il mercato internazionale, la SBGW231 si unisce alla collezione “Elegance”. Monta il calibro di manifattura 9S64 a carica manuale (24 rubini, 72 ore di riserva di carica, 28.800 alt/ora), alloggiato in una cassa in acciaio da 37,3 mm di diametro per 11,6 mm di spessore. Impermeabile fino a 30 m, protetta da un vetro zaffiro “box shape” (bombato stile plexi vintage), è fornita su un cinturino in coccodrillo nero con fibbia ad ardiglione. Il suo quadrante spoglio (nemmeno la dicitura “Diashock” o “Ja” del Giappone, scritta in caratteri piccolissimi in basso) mostra un semplice “Grand Seiko” sotto l’indice doppio a ore 12, e la discreta indicazione “JAPAN 9S64 …” in basso. Il fondello avvitato è in zaffiro, svelando il movimento decorato (côtes de Genève radiali, lancetta del bilanciere azzurrata). Il design è una quasi copia modernizzata di un Grand Seiko del 1967 (il 4420-9000 44GS) in versione senza data. In mano, colpisce la nettezza degli spigoli della cassa, la massima leggibilità del quadrante color crema e la dolcezza di carica del 9S64. È un pezzo che non dà nell’occhio per il neofita, ma che incarna la quintessenza dello stile GS per l’iniziato.

Vista laterale della SBGW231, che mostra la bombatura del vetro zaffiro e la corona semi-incassata
Vista di profilo della SBGW231: si osserva la dolce curvatura della cassa e del vetro zaffiro (che ricorda i vecchi “glassbox”), i fianchi lucidi che catturano la luce, e la corona siglata “GS” parzialmente incassata nel fianco. Questa integrazione della corona è un’eredità diretta del Grammar of Design, così come la nettezza dello spigolo superiore della cassa che separa la lucidatura a specchio dalla satinatura. Un concentrato di savoir-faire nipponico in un pezzo apparentemente semplice.

Prezzo 2015 vs 2025: Questo modello non esisteva nel 2015. Ma si può considerare il suo equivalente spirituale dell’epoca, la SBGW033 (riedizione del 2011 di una GS del 1964 da 38 mm), che si vendeva intorno ai 3.500 € nel 2015. Nel 2025, la SBGW231, ormai esaurita nuova (il suo prezzo di listino era di 4.300 $ USA nel 2018), si trova usata intorno ai 3.000 € (circa 3.200 $) in ottime condizioni e completa. CAGR stimato: +1-2%/anno su 10 anni (progressione apparentemente debole, ma bisogna ricordare che l’euro si è indebolito nel periodo). Soprattutto, la SBGW231 ha svalutato pochissimo dalla sua uscita, segno di un interesse sostenuto da parte dei collezionisti.

Analisi del potenziale: La SBGW231 è ciò che si definisce un “future classic” – quasi un pleonasmo, tanto il suo design è già un classico del passato. Il suo punto di forza? Offre il fascino e le proporzioni di un Grand Seiko vintage (37 mm, quadrante pulito) con l’affidabilità e la finitura di oggi. Prodotta solo per pochi anni, non è ufficialmente limitata ma relativamente rara sul mercato. Il suo movimento manuale le conferisce un’aura da “orologio da purista” molto apprezzata attualmente, e la sua assenza di data rafforza la simmetria del quadrante (alcuni la preferiscono alla recente SBGW291 “Oruri” con quadrante blu, giudicata esteticamente meno autentica). Francamente, come resistere a questo pezzo che potrebbe essere il “GS unico” di una collezione? Scommettiamo che entro 5 anni sarà introvabile sotto i 5.000 €: il suo potenziale di apprezzamento è moderato ma certo, diciamo +50% nel prossimo decennio. A questo prezzo, è quasi regalata per un orologio di questo calibro (gioco di parole facile!).

Il Grand Seiko SBGW231 è disponibile qui su Catawiki (esplora le aste per modelli rari e grandi opportunità).

2. Grand Seiko SBGR001 (Cal. 9S55) – La rinascita meccanica del 1998

Scheda tecnica: La SBGR001, introdotta nel 1998, è la prima Grand Seiko meccanica dell’era moderna. Dopo 20 anni di interruzione (GS aveva prodotto solo quarzi dal 1975 al 1988, poi più nulla fino al 1998), segna la resurrezione del savoir-faire tradizionale. Il suo calibro 9S55 automatico (prima generazione, 28.800 alt/ora, 50 ore di riserva, 25 rubini) era allora nuovissimo e ambizioso, capace di una precisione regolata di -3/+5 sec/giorno – ossia un livello da cronometro. Per quanto riguarda la cassa, troviamo un acciaio da 37 mm di diametro per ~13 mm di spessore, impermeabile fino a 100 m, con un vetro zaffiro piatto. Il design è tipico dello stile GS: carrure piuttosto spessa, lunetta sottile e lucida, ampio quadrante argentato con indici a bastone lucidi, doppio indice a ore 12, datario a ore 3 e lancetta dei secondi centrale. Degno di nota, il quadrante porta due loghi: “Seiko” applicato a ore 12 e “GS Grand Seiko” a ore 6 (epoca in cui GS era ancora una sotto-linea di Seiko). Ciò le conferisce un fascino particolare per gli aficionados, essendo la doppia firma sinonimo di un periodo preciso della storia GS (fino al 2017).

La SBGR053 (identica alla SBGR001 ma con iscrizione Chronometer) illustra lo stile della cassa GS di fine anni '90
La SBGR053 (2016, qui in foto) è praticamente identica nell’aspetto alla SBGR001 del 1998 (tranne per l’assenza della dicitura “Chronometer” su quest’ultima). Si distingue la cassa da 37 mm spessa e massiccia, che alterna lucidatura e satinatura, tipica della fine degli anni ’90. Il quadrante nero della 053 mette in risalto i riflessi sugli indici e sulle lancette, identici sulla SBGR001 in versione con quadrante argentato. La lunetta stretta e il vetro a filo conferiscono una grande apertura del quadrante.

Prezzo 2015 vs 2025: Nel 2015, una SBGR001 usata si trovava intorno ai 1.800-2.000 €. Molti esemplari giravano in Giappone, alcuni presentavano segni del tempo (vetro graffiato, luminescenza spenta delle lancette luminescenti sui primi lotti). Nel 2025, la quotazione resta modesta: contate circa 2.500 € per un esemplare completo in buono stato (spesso importato dal Giappone, prevedere l’IVA). Si può dedurre un CAGR ~ +3%/anno su 10 anni, quasi l’inflazione. In altre parole, il suo prezzo reale non si è mosso – il che la rende un affare se si pensa agli aumenti degli orologi svizzeri di quel periodo.

Analisi del potenziale: A prima vista, la SBGR001 non ha nulla di straordinario – è proprio questa la sua forza. Incarna la continuità tra il vintage e il moderno, essendo la primissima a riportare in auge il Grammar of Design. La sua cassa non è la più sottile né la più raffinata della linea, ma pone le basi. Per molto tempo è rimasta nell’ombra, con i collezionisti che le preferivano le evoluzioni successive (SBGR051 nel 2010, SBGR253 nel 2017). Tuttavia, la SBGR001 gode di un vantaggio inestimabile: è “la prima GS meccanica” moderna. A questo titolo, inizia a suscitare la bramosia degli appassionati che si interessano alla storia del marchio. Inoltre, il suo quadrante con doppio logo Seiko/GS, lungi dall’essere un difetto, diventa al contrario un affascinante elemento vintage (un futuro oggetto di studio, chi lo sa?). Attualmente economica, offre un rapporto qualità-prezzo imbattibile (movimento 9S affidabile, design elegante, finitura GS) rispetto ai concorrenti svizzeri. Il suo potenziale di rialzo è reale ma probabilmente lento: si può ipotizzare che raddoppi di valore entro 10 anni se l’hype per i Grand Seiko vintage continua. Con essa si acquista anche un pezzo di storia. Insomma, un pezzo da possedere per ogni patito di GS che vuole capire da dove è partita la rinascita, e che un giorno potrebbe pentirsi di non averla acquistata a un prezzo irrisorio.

Scopri il Grand Seiko SBGR001 su Catawiki (un’occasione per trovare questo modello storico all’asta).

3. Grand Seiko SBGX059 (Cal. 9F62) – Eleganza Quarzo Heritage 37 mm

Grand Seiko SBGX059 (equivalente alla SBGX263 moderna illustrata qui): quarzo 9F da 37 mm, quadrante crema e data
La SBGX059 è un modello emblematico della collezione quarzo Heritage di GS. Non illustrata ufficialmente perché JDM, è molto simile visivamente alla SBGX263 globale (foto): cassa in acciaio da 37 mm con ampie sfaccettature lucidate, quadrante champagne chiaro con indici applicati e lancette dauphine, datario a ore 3. Il suo design molto sobrio nasconde un movimento al quarzo 9F62 ultra sofisticato (precisione ±10 s/anno, correzione automatica del gioco della lancetta, durata 3 anni). Questa GS incarna la filosofia “Less is more”: un tre lancette con data di qualità impareggiabile, che fa sembrare rustico il Rolex Oysterquartz.

Scheda tecnica: La SBGX059 esce nel 2003 (esclusivamente per il mercato giapponese). È una Grand Seiko “Quartz Standard” per eccellenza. Cassa in acciaio da 37 mm, impermeabile fino a 100 m, spessore intorno ai 10 mm, bracciale in acciaio integrato di alta qualità (maglie piene, chiusura deployante). Il suo movimento, il calibro 9F62, è un concentrato di tecnologia: quarzo termocompensato a 5 rubini, preciso a ±10 secondi… all’anno! Dotato di funzioni uniche (doppio impulso della lancetta dei secondi per lancette larghe, e soprattutto uno sportellino di accesso rapido alla pila senza smontare tutto il movimento – un dettaglio molto Seiko), è assemblato e regolato a mano dagli orologiai GS, allo stesso titolo di un calibro meccanico di prestigio. Il quadrante della SBGX059 è di un bianco crema, finitura vellutata, con unicamente la sottile lancetta dei secondi centrale blu (non luminescente) ad animare l’insieme. Indici in rilievo e lancette sono lucidati Zaratsu, offrendo riflessi brillanti ad ogni movimento del polso. Il datario, cerchiato in metallo, mostra un disco bianco. In basso al quadrante figura la dicitura “Quartz” e il logo GS. È un pezzo che, posato su un tavolo, potrebbe essere scambiato per una GS meccanica tanto è rifinito in modo tradizionale – solo il passo ultrapreciso della lancetta dei secondi tradisce la sua natura elettronica.

Prezzo 2015 vs 2025: Nel 2015, una SBGX059 si trovava in Giappone per circa 120.000 ¥ (900 €) usata, tanto il quarzo GS era snobbato a livello internazionale. Coloro che ne acquistarono allora fecero un bell’affare: nel 2025, si negozia piuttosto intorno ai 1.500 € (circa 1.600 $ / 225.000 ¥ / 2.400 S$) in condizioni prossime al nuovo, ovvero praticamente il suo prezzo nuovo dell’epoca. CAGR stimato: +5%/anno circa su 10 anni (ma partito da un livello molto basso). Ciò resta molto ragionevole e la rende una delle GS più accessibili sul mercato.

Analisi del potenziale: La SBGX059 è un po’ la “GS da tutti i giorni” ideale. Il suo formato contenuto (37 mm) e il suo movimento esente da manutenzione (sostituire la pila ogni 3 anni, e ancora) la rendono l’orologio piacere per eccellenza. Per molto tempo, le GS al quarzo hanno sofferto di una mancanza di riconoscimento (i puristi giuravano solo per il meccanico). Ma le cose stanno cambiando: l’attuale generazione di collezionisti inizia a comprendere l’incredibile valore tecnico del 9F e il suo interesse storico (Seiko ha messo tanta cura nei suoi 9F quanta nei suoi 9S). La SBGX059 è una delle incarnazioni più “pure GS” di questo lato al quarzo. Non ha nulla per attirare i flipper o gli speculatori rapidi: è un tre lancette senza edizione limitata, prodotto in quantità modesta ma su più anni. Eppure, scommetto che la sua quotazione finirà per salire notevolmente, man mano che Grand Seiko guadagnerà prestigio. Quando una GS al quarzo varrà quanto una meccanica, alcuni cadranno dalla sedia… Meglio acquistarla finché resta a un prezzo quasi irrisorio rispetto alle sue qualità. A 1.500 €, è un furto: cassa e bracciale degni di orologi da 10.000 €, precisione astronomica e design intramontabile. Il suo potenziale su 5-10 anni? Probabilmente un aumento moderato (+50% forse), perché l’offerta JDM ne propone parecchi. Ma anche senza esplosione di valore, che oggetto geniale da indossare, soprattutto quando si conosce il suo pedigree!

Trova il Grand Seiko SBGX059 su Catawiki (dai un’occhiata alle offerte per questo elegante quarzo Heritage).

4. Grand Seiko SBGR253 (Cal. 9S68) – Automatico moderno, il ritorno ai 37 mm

La SBGR253 (solo logo GS) al polso: un'eleganza classica, tra Rolex Datejust e GS vintage
La Grand Seiko SBGR253 è stata lanciata nel 2017 per celebrare l’indipendenza del marchio (il logo Seiko scompare dal quadrante). È un orologio cardine: riprende la cassa tradizionale da 37 mm delle SBGR ma con il solo monogramma GS a mezzogiorno. Questa foto la mostra al polso, lasciando apprezzare la sua sobrietà tutta giapponese. Alcuni la paragonano a una Rolex Datejust da 36 mm (ma più sottile e meglio rifinita!). In ogni caso, è una “piccola” GS che ha tutto di una grande: movimento 3 giorni 9S68, qualità di fabbricazione impeccabile e stile GS affermato (indici smussati, alternanza di satinato e lucido Zaratsu sulla cassa).

Scheda tecnica: La SBGR253 esce nel 2017 nella collezione Heritage. È animata dal calibro 9S68, evoluzione del 9S65 con una frequenza abbassata a 4 Hz per una riserva portata a 72h. Questo movimento automatico (possibilità di carica manuale) visualizza ore, minuti, secondi e data, con una precisione dichiarata di -3/+5 sec/g (in condizioni ideali). La cassa misura 37 mm di diametro per ~13 mm di spessore e 44 mm di lunghezza da ansa ad ansa. È piuttosto massiccia, il che le conferisce presenza nonostante le piccole dimensioni. Impermeabile fino a 100 m e antimagnetica 4.800 A/m, è versatile. Il quadrante della SBGR253 è disponibile in nero o bianco sporco (la nostra è nera, riflettendo profondamente la luce). Sfoggia con orgoglio il solo logo “GS” a mezzogiorno, la scritta Grand Seiko per esteso sotto, e il classico “AUTOMATIC” sopra le 6h (più la graduazione “Japan … 9S68” in basso). Gli indici applicati sono molto simili a quelli della SBGR001 o 051, così come le lancette dauphine. Il datario è a ore 3, senza lente (uffa). Il tutto protetto da un vetro zaffiro piatto con trattamento antiriflesso su entrambi i lati. La SBGR253 è stata prodotta dal 2017 a circa il 2021 (sostituita poi dalle referenze equivalenti con calibro 9S65 non hi-beat nella gamma Heritage). Rappresentava l’ingresso di gamma meccanico del nuovo Grand Seiko “senza Seiko”.

Prezzo 2015 vs 2025: Non esistendo nel 2015, si può guardare alla sua sorella maggiore SBGR051 (stesse caratteristiche, con doppio logo), che nuova valeva ~4.500 € e si rivendeva a 3.000 € nel 2015. La SBGR253 nuova costava circa 4.200 € nel 2018, e oggi si trova usata intorno ai 3.300 € completa (spesso intorno ai 3.500 $ USA, o 500.000 ¥). Il suo CAGR su 10 anni è quindi quasi nullo: è tipicamente una GS il cui valore è rimasto piatto, vittima collaterale dell’entusiasmo tardivo per il marchio (e della miriade di referenze simili che la competono).

Analisi del potenziale: La SBGR253 è probabilmente la meno “eccitante” di questa lista agli occhi di uno speculatore, proprio perché è molto classica e recente. Eppure, è una delle mie preferite personali (eh sì!). Perché? Perché incarna l’ideale quotidiano. Volete una GS automatica, di dimensioni ragionevoli, look intramontabile e per niente appariscente? Eccola. Distilla tutto ciò che amiamo in GS: dimensioni contenute, leggibilità esemplare, robustezza comprovata (conosco persone che fanno il bagno con la loro SBGR). Inoltre, ha quel valore sentimentale di essere una delle prime “vere” Grand Seiko indipendenti dal nome. A termine, questo conterà nello spirito dei collezionisti. Il suo potenziale di rialzo a breve termine è debole (l’offerta resta abbondante in Asia, dove era un modello di ingresso gamma abbastanza venduto). Invece, a lungo termine, chi lo sa? Quando GS avrà conquistato tanti fan quanto Omega o Rolex, la gente si ritufferà negli archivi e riscoprirà queste referenze fondatrici. Con un prezzo attuale intorno ai 3.000 €, è uno dei migliori affari qualitativi in orologi di lusso. La vedo bene raggiungere i 5.000 € nel 2030 (ovvero +4-5%/anno) se Grand Seiko continua la sua ascesa. Non abbastanza per diventare ricchi, ma abbastanza per portare con orgoglio un pezzo che prenderà valore invece di perderne. E poi, come non cedere al suo fascino discreto? È tipicamente la GS che oggi sottovalutiamo e che domani adoreremo.

La Grand Seiko SBGR253 vi aspetta su Catawiki (controllate le vendite per trovare questo classico moderno).

5. Grand Seiko SBGH001 / SBGH005 (Cal. 9S85) – Hi-Beat 36.000, classici del 2010

La Grand Seiko Hi-Beat SBGH005 (quadrante nero) da un'angolazione che rivela le sue finiture
La Grand Seiko Hi-Beat SBGH001 (quadrante argentato) e la sua gemella SBGH005 (quadrante nero, foto) furono lanciate nel 2009-2010 per il 50o anniversario di GS. Sono le prime GS moderne ad Alta Frequenza (36.000 alt/ora) dagli anni ’70. Troviamo una cassa da 40 mm che sembra più larga grazie a una lunetta sottile e un’apertura importante. Le finiture sono esemplari: alternanza di lucidatura a specchio Zaratsu e satinatura sulla carrure, indici multisfaccettati e molto luminosi. La SBGH005 in foto rivela bene l’effetto quasi liquido del suo quadrante laccato nero e la brillantezza “specchio nero” delle lancette. Il suo design è un bell’equilibrio tra tradizione (lancette dauphine, indici GS classici) e modernità (dimensioni più imponenti).

Scheda tecnica: Le SBGH001 (quadrante argentato soleil) e SBGH005 (quadrante nero) sono le referenze di lancio del calibro 9S85 Hi-Beat. Questo movimento automatico da 5 Hz (36.000 vph) offre 55 ore di riserva di carica grazie a un bariletto ottimizzato, e una precisione teorica di -1/+8 sec/giorno in uso reale (ossia un livello Grand Seiko Special). La cassa, in acciaio, è più grande delle precedenti: 40,2 mm di diametro per 13 mm di spessore, circa 47 mm da ansa ad ansa. Resta comunque confortevole grazie ad anse leggermente curve verso il basso. La corona è avvitata, garantendo un’impermeabilità di 100 m, e l’orologio è dotato di un fondello in zaffiro che espone il rotore dorato GS. Il design d’insieme è ampiamente ispirato alla 61GS del 1968 (prima hi-beat GS) con ad esempio la disposizione della data a ore 3 senza lente e il solo logo “Seiko” a ore 12, “GS Automatic Hi-Beat 36000” sopra le 6. Ebbene sì: nel 2010, GS era ancora marchiata Seiko – bisognerà attendere il 2017 perché le SBGH001/005 passino a SBGH201/205 firmate solo GS. Questi orologi hanno un fascino pazzesco: il quadrante argentato della SBGH001 è percorso da riflessi dorati al sole, mentre la SBGH005 gioca sulla profondità abissale. Entrambe hanno lancette e indici molto dettagliati (quelli delle ore e dei minuti sono sfaccettati e satinati su un lato, lucidati sull’altro, creando lampi di luce tipici). La lancetta dei secondi è sottile e si muove di 10 passi al secondo, dando l’impressione di una scivolata fluida. Su bracciale in acciaio, l’insieme ha il suo peso ma respira qualità.

Dettaglio del quadrante nero SBGH005: indici scanalati sulla parte superiore e logo Seiko applicato
Zoom sul quadrante della SBGH005: si intravede la texture radiale quasi impercettibile del fondo nero, gli indici sfaccettati la cui sommità è scanalata (per catturare meglio la luce da tutte le angolazioni), la bella lancetta dei secondi affusolata e il logo Seiko riportato in acciaio lucido. Sotto certe illuminazioni, le lancette e gli indici si trasformano in sottili lame brillanti, per poi scomparire nel nero ruotando. È tutta l’arte GS dello “sparkle of quality” dove ogni dettaglio del quadrante è pensato per giocare con la luce.

Prezzo 2015 vs 2025: Nel 2015, questi hi-beat si negoziavano usati intorno ai 4.000 € (il prezzo nuovo si aggirava sui 6.500 € all’epoca). Essendo Grand Seiko ancora di nicchia, non c’era la corsa… Nel 2025, la SBGH001 o 005 (in versione doppio logo Seiko) si può trovare intorno ai 3.000 € – 2.800 € per un esemplare senza scatola, fino a 3.500 € per un full set mint. Cifra notevolmente inferiore alla versione più recente SBGH201 (solo logo GS) che si aggira sui 4.500 €. Quindi, in 10 anni, queste referenze si sono mosse pochissimo (+1-2%/anno al massimo). Fanno parte delle GS la cui quotazione è rimasta addormentata a lungo. CAGR stimato: +2%/anno, e anche meno.

Analisi del potenziale: Ecco forse i Grand Seiko più sottovalutati del mercato attuale. Pensateci: un orologio ad alta frequenza, degno rivale dei Rolex Daytona del suo tempo in termini di prodezza tecnica, rifinito a mano, edito in quantità ragionevole (qualche migliaio di esemplari comunque), che celebra un giubileo importante… eppure scambiabile intorno ai 3.000 €. È quasi assurdo. Ricordo che alla loro uscita, questi SBGH0xx avevano impressionato la stampa specializzata (e me per primo): GS dimostrava di saper rifare i 36.000 alternanze/ora in modo affidabile, là dove gli svizzeri (Zenith a parte) avevano rinunciato. Ahimè, il loro design un po’ austero e le loro dimensioni da 40 mm, grandi per una GS, hanno forse frenato alcuni. Non importa, sono rocce di qualità. La domanda è: la loro quotazione decollerà un giorno? Ne sono convinto. Innanzitutto perché sono magnifici, e perché chi li possiede inizia a sbandierarlo sui forum (il famoso “glossy dial” della 005 fa girare la testa). Poi perché l’hi-beat è diventato un emblema di GS (i modelli nuovi hi-beat partono da oltre 8.000 €). Quando i collezionisti si chineranno sull’albero genealogico del 9S85, si renderanno conto che questi SBGH001/005 ne sono il ceppo originale. Infine, la loro relativa rarità fuori dal Giappone (poco distribuiti in Occidente all’epoca) giocherà a loro favore. La mia opinione netta: è un sleeper assoluto. A 3.000 € oggi, ne comprerei due se potessi. Entro il 2030, non mi sorprenderei di vederli flirtare con i 6-7 k€. Il loro potenziale è quindi elevato (nota di investimento 8/10, vedi sezione tabella). E nel frattempo, che goduria indossarli… quel ticchettio frenetico dell’hi-beat, che si sente debolmente quando lo si avvicina all’orecchio, è la musica del futuro che gira già nel presente.

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6. Grand Seiko SBGA001 / SBGA003 (Cal. 9R65) – Spring Drive “Gen 1” classico

Grand Seiko Spring Drive SBGA003 (variante quadrante nero della Snowflake qui in foto)
La SBGA001 (quadrante crema) e la SBGA003 (quadrante nero) furono tra i primi Spring Drive Grand Seiko introdotti già nel 2004. Sebbene si presenti spesso la SBGA211 “Snowflake” (quadrante neve) come la star, le SBGA001/003 offrono un’estetica più tradizionale GS. L’orologio in foto è una SBGA211 dalle tinte simili alla SBGA001, che mostra la cassa da 41 mm in titanio e l’emblematico quadrante testurizzato. La SBGA001, invece, era in acciaio lucido, con quadrante avorio liscio. Vi si ritrovano la sottile lancetta dei secondi scorrevole azzurrata (firma Spring Drive), il discreto indicatore di riserva di carica a ore 8 e una cassa sulla scia delle 44GS (spigoli vivi, carrure inclinata). Questi Spring Drive di prima generazione sono oggi classici ricercati.

Scheda tecnica: Le SBGA001 (quadrante avorio, lancette dauphine in acciaio) e SBGA003 (quadrante nero, lancette in acciaio) segnano nel 2004 l’ingresso di Grand Seiko nell’era Spring Drive. Questo movimento rivoluzionario 9R65 combina una molla motrice tradizionale e un regolatore elettronico al quarzo per fornire una lancetta dei secondi dallo scorrimento perfettamente fluido (e una precisione di ±15 s/mese). Con una frequenza di 32.768 Hz lato quarzo, offre 72 ore di riserva tramite un unico bariletto. Sul quadrante, ciò si traduce in una lancetta dei secondi che scorre senza scatti e un discreto indicatore di riserva di carica (ventaglio graduato) tra le 7 e le 8. La cassa in acciaio misura 40,5 mm di diametro per circa 12,5 mm di spessore, con una lunetta sottile molto lucida, un vetro zaffiro bombato e una corona avvitata che assicura 100 m di impermeabilità. Il suo design è un abile mix di tradizione (forma generale che ricorda la 44GS) e modernità (fondello in zaffiro che esibisce il calibro ornato da un rotore firmato). Gli indici sono quelli della gamma Heritage: sobri ma superbamente lucidati. La finitura globale dà un’impressione di robusta eleganza. Da notare, la SBGA001 aveva una cassa in acciaio e un quadrante “cream” leggermente champagne, mentre la SBGA003 offriva un quadrante nero profondo e una cassa in acciaio. Nel 2010, queste referenze saranno sostituite dalle SBGA101/103, poi dall’emblematica SBGA211 in titanio (Snowflake). Ma le SBGA001/003 conservano lo status di “pioniere” dello Spring Drive Grand Seiko.

Prezzo 2015 vs 2025: Verso il 2015, una SBGA001 o 003 si scambiava intorno ai 3.000 € in buone condizioni, la domanda non essendo folle per questo tipo di modello (lo Spring Drive restava una curiosità per molti). Nel 2025, paradossalmente, si possono ancora trovare intorno ai 2.700 € – 3.000 € (alcune offerte provenienti dal Giappone le mettono addirittura a 2.500 €). Invece, il loro equivalente più recente (SBGA201/203 del 2017) vale piuttosto 3.500 €. Il CAGR su 10 anni è quindi quasi nullo, o addirittura leggermente negativo (-1%/anno). In altre parole, il loro valore non ha seguito l’impennata della Snowflake, ad esempio.

Analisi del potenziale: Si potrebbero chiamare queste SBGA001/003 le “dimenticate dello Spring Drive”. Hanno tutto per piacere: la poesia di una lancetta dei secondi silenziosa che scivola come il tempo stesso, un design molto equilibrato, un movimento tecnicamente sbalorditivo. Eppure, non hanno la fanfara mediatica della Snowflake (SBGA211) né il tocco di eccentricità degli ultimi Spring Drive (quadranti testurizzati, lancette sportive…). Risultato: i loro prezzi ristagnano, per la gioia dell’acquirente astuto. Perché ve lo dico senza mezzi termini: questi orologi sono straordinari da indossare. Lo Spring Drive dà una sensazione zen indescrivibile, si passa il tempo a guardare questa lancetta dei secondi scivolare – è ipnotico (ho bisogno di convincervi di più?). Dal punto di vista dell’investimento, non vedo queste referenze esplodere improvvisamente, ma è probabile che inizino a salire lentamente, sulla scia del successo globale di GS. A lungo termine, quando lo Spring Drive avrà acquisito le sue lettere di nobiltà tra i grandi brevetti orologieri, i primi del genere prenderanno valore. Diciamo un potenziale moderato di +50% entro 10 anni, che resta comunque un ottimo bonus. Ma anche senza questo, si acquista qui un’esperienza unica del tempo. PS: Se ne trovate una, verificate solo che la revisione sia stata fatta di recente (lo Spring Drive necessita di una revisione ogni ~10 anni presso un centro GS), per stare tranquilli. A parte questo, buttatevi – è un’opera d’arte tecnologica sottovalutata.

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7. Grand Seiko SBGX061 (Cal. 9F62) – L’eleganza nera solare (quarzo)

Scheda tecnica: La SBGX061 è la sorella gemella della SBGX059, con un quadrante nero laccato invece che chiaro. Uscita anch’essa a metà degli anni 2000 (modello JDM), riprende la cassa da 37 mm in acciaio, il movimento 9F62 ultra preciso e il design spoglio caro a GS. Il suo quadrante nero brillante offre un contrasto sorprendente con gli indici e le lancette lucidate, garantendo una leggibilità esemplare. Di notte, niente lume – il quarzo GS punta sull’eleganza pura. La SBGX061 porta anche il doppio logo Seiko/GS sui primi millesimi, poi solo GS a fine produzione (dopo il 2017). Su bracciale in acciaio, sa essere versatile, dall’abito alla polo del fine settimana. Insomma, una Grand Seiko “Heritage Quartz” classica, versione con quadrante scuro per chi la preferisce alla chiara SBGX059.

Prezzo 2015 vs 2025: Simile alla 059, si trovava nel 2015 intorno ai 900 € in Giappone. Nel 2025, contate 1.500 € circa per un bell’esemplare (alcuni collezionisti sono disposti a pagare un piccolo sovrapprezzo per il quadrante nero più raro). Il suo CAGR è quindi dello stesso ordine della 059, ~+5%/anno. Niente di folgorante, ma una progressione lenta e sicura.

Analisi del potenziale: La SBGX061 beneficia di tutto ciò che abbiamo detto per la 059: affidabilità, qualità, discrezione. Il suo quadrante nero le conferisce una presenza un po’ più sportiva/sobria a seconda della luce. È tipicamente l’orologio unico che si può indossare per 20 anni senza stancarsi né doverlo coccolare eccessivamente. Dal punto di vista dell’investimento, condivide il destino dell’altra: ancora ignorata al di fuori della cerchia dei conoscitori, ma dotata di tutte le qualità per sedurli. La sua relativa rarità (se ne vedono passare meno rispetto ai quadranti chiari) può giocare leggermente a favore di un aumento più marcato. Ma siamo realisti: si tratta di quarzo, e di un aumento dolce. Forse se un influencer famoso iniziasse a vantare i quarzi GS, le cose cambierebbero? Chissà. In ogni caso, la consiglio più per il piacere di possederla che per un puro scopo di plusvalenza. E in più, avrete la soddisfazione di indossare quello che io chiamo un “cavallo di Troia”: un orologio che da lontano assomiglia a un qualsiasi tre lancette, ma che racchiude un calibro d’eccezione. Vedere la faccia degli appassionati di orologi quando gli dite che il vostro semplice “Seiko” (perché molti non notano nemmeno il GS sul quadrante) ha una precisione annuale di 10 secondi e un movimento rifinito a mano… non ha prezzo (o quasi).

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8. Grand Seiko SBGW253 (Cal. 9S64) – Edizione limitata “First” 1960 in acciaio

Scheda tecnica: La SBGW253 è un’edizione limitata uscita nel 2017 (1.960 esemplari) per commemorare il primissimo modello Grand Seiko del 1960. È una reinterpretazione fedele della referenza originale (GS 3180) in una cassa d’acciaio da 38 mm, animata dal calibro manuale 9S64. Il suo design è puro vintage: nessuna lancetta dei secondi, un quadrante opalino bombato ornato dal logo Grand Seiko vintage (scrittura corsiva e stella dorata a ore 6, segno di precisione Cronometro come sull’antenato). La cassa sfoggia anse sottili, un profilo tutto curve aggraziate (diverso dallo stile spigoloso 44GS – siamo su un “Grammar of Design” ante litteram, più dolce). Consegnata su alligatore marrone, questa SBGW253 fu venduta nuova a ~5.300 € e andò a ruba immediatamente. Oggi è quasi un graal per i fan, che combina un’estetica mid-century irresistibile e un movimento moderno affidabile.

Prezzo 2015 vs 2025: Nessun confronto per il 2015 (non esisteva). Nel 2025, il suo valore sul mercato grigio raggiunge i 6.000-7.000 € (ben oltre la nostra soglia dei 5k). Tecnicamente, non dovrebbe figurare qui, ma la cito per memoria perché ancora nel 2018 si poteva trovare a 4.800 € usata in Giappone. Il suo CAGR su 5 anni è spettacolare, > +10%/anno – prova che i bei modelli GS finiscono per volare. 🡆 Fuori classifica ufficiale.

Analisi del potenziale: (Fuori classifica).

9. Grand Seiko SBGM221 (Cal. 9S66) – GMT classico crema

Scheda tecnica: Introdotta nel 2016-2017, la SBGM221 ha immediatamente sedotto gli amanti degli orologi da viaggio. Adotta una cassa Elegance da 39,5 mm in acciaio, piuttosto sottile (13,7 mm) e arrotondata, molto diversa dalle casse “Grammar of Design” pure. Tuttavia, merita il suo posto qui per le sue finiture e il suo stile decisamente GS: magnifico quadrante color crema laccato, indici lucidati, lancette dauphine + sottile lancetta GMT azzurrata, e datario tono su tono. Il suo calibro 9S66 offre una complicazione GMT “flyer” (lancetta delle ore saltante) – una rarità in casa GS. Con il suo vetro “box” e il fondello in zaffiro, respira un lusso discreto. Soprannominata talvolta “Grand Seiko Paris” per il suo lato chic, è un pezzo amato dai conoscitori.

Prezzo 2015 vs 2025: Nuova ~5.500 €, si trova nel 2025 intorno ai 4.200 €. Ha quindi svalutato gentilmente per poi riprendere un po’ di valore (dopo il suo ritiro dal catalogo). Su 10 anni, forse -1%/anno. Niente di folle, poiché venduta nuova fino a poco tempo fa.

Analisi del potenziale: La SBGM221 non è un prodotto “Tanaka” rigoroso – la sua cassa arrotondata, la sua lente interna sulla data, tutto ciò la rende quasi “europea” nello stile. Ma che orologio! Chi ne possiede uno non lesina elogi sulla sua versatilità. Inizia a essere ben conosciuta (Hodinkee l’ha elogiata), il che potrebbe farne salire il prezzo. Il suo potenziale mi sembra corretto, senza infamia e senza lode, perché da allora sono arrivati molti GMT GS (i quarzi GMT 9F, gli Spring Drive GMT, ecc.). Resta comunque un futuro classico. E come spesso accade, è quando sarà introvabile che ne piangeremo il prezzo passato…

Cercate il Grand Seiko SBGM221 su Catawiki (un’eccellente opportunità per trovare questo classico GMT con il suo quadrante color crema).

10. Grand Seiko 4420-9000 “44GS” (Cal. 4420) – L’originale del 1967

Scheda tecnica: Come non concludere questa top 10 con l’orologio che ha dato il via al Grammar of Design: il Grand Seiko 44GS del 1967? Referenza 4420-9000, montava un calibro 4420B a carica manuale, 18.000 alt/ora, certificato Cronometro. La sua cassa in acciaio da 37,9 mm x 11 mm stabiliva i codici Tanaka: lunghe sfaccettature piane sui fianchi, angoli vivi, superficie della carrure lucidata a specchio, ecc. Quadrante argentato sunburst, indici in acciaio ultra-angolati, doppio indice a ore 12, lancette dauphine, niente data per la purezza (le versioni 44GS con data hanno la ref. 4421). Corona piatta siglata “GS”, fondello avvitato ornato da un medaglione con leone in oro. Prodotta in ~36.000 esemplari tra il ’67 e il ’69, è un pezzo storico di grande importanza.

Grand Seiko 44GS originale su cinturino in pelle, design di Taro Tanaka nel 1967
Esemplare d’epoca del Grand Seiko 44GS (rif. 4420-9000) con quadrante originale e medaglione del fondello intatto. La sua bellezza appare semplice al primo sguardo, ma ogni dettaglio è eseguito alla perfezione: lucidature senza deformazioni, allineamenti degli indici rigorosi, tipografia elegante. L’assenza della data e la finezza delle lancette conferiscono una purezza assoluta. Questo preciso modello è stato restaurato da Fratello per il suo 55° anniversario, a testimonianza della robustezza e del fascino intatto dei GS vintage.

Prezzo 2015 vs 2025: Nel 2015, se ne potevano trovare in Giappone per 1.500 € (a volte con quadrante ritoccato o cassa rilucidata). Nel 2025, per un bell’esemplare originale, preventivate piuttosto 3.000 € (e di più se completo di scatola/documenti rari). CAGR ~ +6%/anno su 10 anni, ma la progressione si è accelerata dopo il 2020. Gli esemplari molto belli partono a prezzi elevati durante vendite specializzate (4-5k€).

Analisi del potenziale: La 44GS originale è l’ultima “Grammar of Design” da cogliere finché è abbordabile. La sua importanza storica è enorme (è letteralmente l’orologio manifesto dello stile GS). Certo, è vintage: 36.000 esemplari non sono ultra rari, ma quanti in buone condizioni oggi? Molti hanno sofferto (quadranti macchiati, casse lucidate male che hanno perso gli spigoli). I collezionisti giapponesi più esigenti si contendono quelli in condizioni pari al nuovo. A mio parere, entro il 2030, la quotazione delle 44GS degli anni ’60 seguirà quella dei King Seiko Chronometer o dei cronografi Zenith vintage: una bella impennata non appena l’offerta si rarefarà. Bisogna anche ricordare che Seiko/GS ha prodotto numerose riedizioni (in oro, in acciaio, ecc.), che hanno un effetto lente d’ingrandimento sull’originale – è quando si vede la riedizione a 8.000 € che ci si dice “e l’originale quanto vale? solo 3.000 €?”. Questo fenomeno di vasi comunicanti spingerà, credo, la 4420-9000 verso vette più alte. Il suo potenziale è quindi molto elevato (ma bisogna accettare i vincoli del vintage, quindi non è per tutti). Personalmente, la considero un graal da ottenere se ci si professa fan di GS – e non mi sorprenderei se triplicasse di valore in 15 anni. Dopotutto, un certo Submariner del 1967 valeva 1.500 € nel 2005… Guardate il suo prezzo adesso (non paragoniamo GS e Rolex, ma comunque!). La 44GS è per Grand Seiko ciò che lo Speedmaster 321 è per Omega: un pilastro fondatore, ampiamente sottovalutato per troppo tempo.

Il mitico Grand Seiko 44GS (rif. 4420-9000) è da cacciare su Catawiki (osservate le aste per questo storico pezzo Grammar of Design).

Tabella riassuntiva: 10 modelli GS “Grammar of Design”, prezzi stimati 2025 e potenziale

Modello (Referenza) Prezzo stimato 2025 (EUR) USD JPY SGD Potenziale di investimento
SBGW231 (2018) 3.000 € $3.250 450.000 ¥ 4.500 $S ★★★☆☆ (7/10)
SBGR001 (1998) 2.500 € $2.700 375.000 ¥ 3.800 $S ★★★★☆ (8/10)
SBGX059 (2003) 1.500 € $1.600 225.000 ¥ 2.400 $S ★★★☆☆ (6/10)
SBGX061 (2003) 1.500 € $1.600 225.000 ¥ 2.400 $S ★★★☆☆ (6/10)
SBGR253 (2017) 3.300 € $3.500 500.000 ¥ 4.950 $S ★★★☆☆ (7/10)
SBGH001 / 005 (2010) 3.000 € $3.250 450.000 ¥ 4.500 $S ★★★★☆ (8/10)
SBGA001 / 003 (2004) 2.700 € $2.900 405.000 ¥ 4.050 $S ★★★☆☆ (6/10)
SBGM221 (2017) 4.200 € $4.550 630.000 ¥ 6.300 $S ★★★☆☆ (6/10)
44GS vintage 4420 (1967) 3.000 € $3.250 450.000 ¥ 4.500 $S ★★★★★ (9/10)
SBGW253 (2017, LE) 6.500 € $7.050 975.000 ¥ 10.000 $S Non applicabile
Tabella riassuntiva dei 10 orologi trattati (più l’edizione limitata SBGW253 in bonus). I prezzi stimati sono quelli constatati a fine 2024 – inizio 2025 sul mercato dell’usato. Potenziale di investimento indicato secondo il parere dell’autore: ★★★★★ = eccellente, ★★★★☆ = buono, ★★★☆☆ = medio, ★★☆☆☆ = debole… La SBGW253 non ha una nota perché già ben oltre i 5.000 € e molto speculativa.

Confronto: performance dei modelli “Grammar of Design” vs altre collezioni GS

Alla luce di questo panorama, ci si può chiedere come evolvono i valori dei Grand Seiko “classici” rispetto agli altri segmenti del marchio (collezioni Evolution 9 recenti, linea Sport, edizioni limitate atipiche, ecc.). In generale, si osserva che i modelli che ereditano il Grammar of Design (quindi tipicamente i modelli Heritage / Elegance con quadranti sobri e casse Zaratsu stile 44GS o 62GS) hanno avuto un’evoluzione di valore relativamente stabile ma positiva nell’ultimo decennio. Non hanno conosciuto l’esplosione improvvisa di alcune edizioni limitate (es: una “Kira-Zuri” SBGH269 della serie 2019, con quadrante testurizzato rosso, ha raddoppiato il prezzo in 2 anni), ma non sono nemmeno crollati. Formano una base sicura, un po’ come i Rolex Datejust nell’universo Rolex: nessuna speculazione folle, ma un apprezzamento regolare legato al crescente riconoscimento della qualità GS.

Al contrario, le collezioni più recenti come l’Evolution 9 (apparsa nel 2021) hanno visto valori fluttuanti. Esempio concreto: la tanto mediatizzata SLGH005 “White Birch”, con il suo quadrante betulla bianca e il suo design Evolution 9 (cassa da 40 mm con anse larghe, nuove lancette più massicce), è stata venduta al di sopra del prezzo al dettaglio per un anno, poi è brevemente salita al di sopra con l’hype, per poi stabilizzarsi intorno al prezzo di boutique. In parole povere, nessuna plusvalenza folle per il momento (contate ~9.000 € nel 2025, vs 9.300 € nuovo) per questo modello comunque coperto di premi. Idem per i vari Spring Drive Evolution 9 (Snowflake rivisitata, ecc.): l’entusiasmo iniziale ha fatto salire i prezzi sul mercato grigio, ma la produzione ha seguito e i prezzi si sono calmati. Siamo lontani dagli scenari Patek Nautilus in cui la quotazione triplica… E questo è un bene per l’amatore sano di mente.

Grand Seiko SLGH005 “White Birch” (Evolution 9, 2021)
La “White Birch” SLGH005 incarna il nuovo stile Evolution 9 di GS: cassa più larga con fianchi e anse ridisegnati, quadrante testurizzato spettacolare, lancette e indici più imponenti. Sebbene premiata Orologio dell’Anno 2021, la sua performance sul mercato secondario è rimasta misurata. Si vende intorno al prezzo al dettaglio, prova che Grand Seiko regola la sua offerta e che la speculazione resta contenuta. Tuttavia, a lungo termine, questo pezzo farà storia e potrebbe vedere aumentare la sua quotazione una volta ritirato dal catalogo.

Quanto ai modelli Sport (vari GMT, cronografi Spring Drive, subacquei 200m), la loro valorizzazione è molto eterogenea. I subacquei “Marinemaster” (SBGX115/117 da 37,5 mm, o i grandi SBGA229) hanno una svalutazione notevole sull’usato, segno che non hanno (ancora) la quotazione presso i collezionisti esigenti. Al contrario, alcune edizioni speciali come la SBGE249 (Spring Drive GMT “Skyflake”) o la SLGA001 (subacqueo 50° anniversario in titanio) si mantengono bene o addirittura si vendono più care del nuovo, trainate dalla loro rarità e da un forte appeal estetico. Ma globalmente, è il segmento Heritage/Elegance – cioè gli orologi allineati ai codici Grammar of Design – che sembra offrire il miglior binomio stabilità/progressione. C’è una ragione semplice: questi orologi invecchiano bene, sia fisicamente che mentalmente. Una SBGR251 o una SBGW231 nel 2035 sarà sempre altrettanto elegante e pertinente che nel 2015, mentre alcune GS molto caratterizzate (quadrante molto colorato, design sportivo massiccio) potrebbero passare “di moda”. Si torna sempre alla massima nella collezione: i classici sono un valore sicuro.

In definitiva, i Grand Seiko Grammar of Design hanno avuto una performance di valorizzazione calma ma positiva, e soprattutto formano il cuore del marchio – il che tende a renderli desiderabili nel tempo. Le altre collezioni offrono talvolta picchi di valorizzazione, ma anche maggiore volatilità. A titolo di esempio, un collezionista che ha acquistato una SBGH001 nel 2015 la avrà ancora oggi con forse un +0% di guadagno, ma anni di piacere intatto. Chi ha acquistato un’edizione limitata molto speculativa ha potuto fare un +50% rapido… o ritrovarsi con un orologio invendibile perché troppa hype uccide l’hype. Difficile non vedere un parallelo con il mondo degli alcolici o dell’arte: ci sono i grandi cru intramontabili che si degustano senza preoccuparsi della quotazione, e le mode che vanno e vengono. Grand Seiko, per il suo posizionamento, attira fortunatamente più appassionati che investitori opportunisti – e questo è un bene.

Conclusione: Acquistare e manutenere bene il proprio Grand Seiko “Grammar of Design” (checklist)

In conclusione, se la lettura di questo articolo vi ha fatto venire voglia di fare il grande passo e acquistare uno di questi bellissimi Grand Seiko stile Tanaka, ecco una piccola checklist di acquisto e manutenzione, frutto delle mie esperienze e (alcuni) errori:

  • Autenticità e completezza: verificate il numero di serie inciso sul retro, l’eventuale presenza dei documenti originali (rari sui vintage, più comuni sui moderni). Il logo GS del quadrante deve essere applicato (non dipinto tranne che sui modelli molto vecchi) e corrispondere all’epoca. Sui vintage, diffidate dei quadranti ridipinti troppo nuovi.
  • Lucidatura: privilegiate una cassa non rilucidata o lucidata a regola d’arte. Lo Zaratsu è un’arte difficile: una cattiva rilucidatura arrotonderà gli spigoli e rovinerà l’effetto specchio. Meglio qualche micrograffio d’uso che un “restauro” mal riuscito. In caso di dubbio, un centro assistenza GS potrà rifare la lucidatura di fabbrica (ma il costo è elevato, circa 500 €).
  • Coerenza del modello: assicuratevi che il bracciale sia quello originale (per i modelli in acciaio), che la corona sia siglata GS (dopo il 1966) e corrispondente, che la lancetta dei secondi abbia la forma giusta… I frankenwatch sono rari da GS, ma sui vintage si sono visti matrimoni cassa/movimento KS/GS presso venditori poco scrupolosi. Un occhio attento e la consultazione di cataloghi d’epoca (disponibili online) dissiperanno i dubbi.
  • Manutenzione del movimento: un calibro GS, che sia 9S meccanico, 9F al quarzo o Spring Drive, merita una revisione ogni 5-10 anni a seconda dell’uso. Grand Seiko garantisce la manutenzione dei suoi calibri per almeno 25 anni dalla fine della produzione (spesso di più). Non esitate a inviare l’orologio al Centro Assistenza ufficiale: non è economico, ma il lavoro è impeccabile e rilucidano cassa e bracciale se richiesto. Evitate orologiai terzi non formati da GS per gli Spring Drive e i 9F (tecnologia proprietaria).
  • Porto e conservazione: una GS “Grammar” si indossa come un orologio elegante, anche i modelli sportivi hanno un’eleganza che si vorrà preservare. Evitate urti violenti (soprattutto sugli spigoli vivi lucidati). Per i vintage, pensate a far cambiare le guarnizioni se volete indossarlo quotidianamente (l’impermeabilità originale non tiene più). Conservate l’orologio al riparo dall’umidità e dalla magnetizzazione (i 9F sono sensibili ai magneti, nonostante la loro protezione; idem per i vecchi modelli).
  • Dogana e importazione: se acquistate in Giappone, anticipate il ~20% di IVA+spese all’arrivo. A volte, anche con questo, l’affare resta buono. Ma fate i vostri calcoli con calma (ho visto acquirenti eBay piangere di sorpresa per le spese DHL… quasi dilettanti!). In Europa, pagherete l’IVA nel vostro paese, ma nessuna doppia imposizione se l’IVA giapponese è già stata assolta (tramite la procedura di rimborso se acquisto professionale).

Rispettando questi pochi punti, partirete con il piede giusto nell’universo Grand Seiko. Sono orologi fatti per durare generazioni, quindi trattateli con l’amore e il rispetto che meritano. Lungi dalle follie speculative di altri marchi, vi procureranno una soddisfazione orologiera pura, duratura – e chissà, un giorno la quotazione premierà la vostra lungimiranza nell’aver acquistato queste meraviglie prima del boom. Nel frattempo, godeteveli, collezionateli, ammirate questi giochi di luce sulle lancette ad ogni raggio di sole… È anche questo, il “Grammar of Design”: principi che fanno dialogare l’orologio e la luce, per il piacere di chi lo indossa. Buona caccia ai Grand Seiko stile Tanaka – e non dimenticate, come dicono i nostri amici nipponici: 「腹八分目」 (harahachibunme, letteralmente “lo stomaco pieno all’8/10” – in orologeria, significa che bisogna sempre lasciare un po’ di spazio per il prossimo GS nella propria collezione…).

Valery

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